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Bed Time di Jaume Balagueró: note di regia e dello sceneggiatore

Aspettando l’uscita in sala, note di regia e di sceneggiatura per il thriller Bed Time, ritorno al cinema di Jaume Balagueró

pubblicato 21 Giugno 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 00:30

Da noi già recensito in anteprima al Festival di Torino e atteso nei cinema italiani il prossimo 27 luglio, Bed Time di Jaume Balagueró torna su Cineblog grazie a delle interessanti note di regia e di sceneggiatura, scritte dallo stesso Balaguerò e Alberto Marini, che vi attendono dopo il saltino.

Tratto da un romanzo che ha avuto discreto successo in Spagna, Mientras duermes, questo il titolo originale del film, porterà in sala questa storia:

Tutti noi sappiamo chi sono i nostri amici, ma i nostri conoscenti? Cosa sappiamo veramente di quelle persone che hanno un ruolo minore nella nostra vita di tutti i giorni? E quanto ne sanno loro su di noi? Cesar lavora come portiere in un palazzo di Barcellona. Non sa cosa sia la felicità e si accontenta di trovare le sue ragioni di vita giorno dopo giorno. Affronta il suo lavoro quotidiano praticamente ignorato dagli inquilini del palazzo, ma lui li osserva attentamente. Conosce i dettagli più intimi delle loro vite, sa tutto di loro, specialmente di una di loro. Clara è una giovane donna spensierata e contenta, che vede sempre il lato positivo nelle cose. Il suo approccio positivo alla vita e il suo costante buon umore fanno venire a Cesar la pelle d’oca. Non sarà contento fino a quando non sarà riuscito a cancellare quel sorriso dalla faccia di lei, una volta per tutte, perché Cesar si nutre del dolore degli altri. Gode dell’infelicità e delle angosce altrui e non c’è niente che ami di più che piantare il seme della disperazione e vederlo crescere. In Clara ha trovato la vittima perfetta, e si spingerà fino al limite più estremo pur di rendere la sua vita un inferno. Ma Cesar comincia a sentirsi un po’ troppo sicuro di sé e ben presto tutti quei piani che ha studiato accuratamente cominceranno a palesarsi… Fortunatamente per lui, ha ancora un ultimo asso da giocare.

Qui vi mostrammo trailer e locandina italiana. Cliccate su continua, come promesso, per le note di regista e sceneggiatore.

NOTE DI REGIA

Dopo aver realizzato [REC] & [REC]2, il cui stile narrativo è molto più simile a quello della live TV e del mockumentary che al cinema
tradizionale, sentivo il bisogno di tornare ad esplorare gli elementi più classici del film di genere e del thriller in particolare.
Ed è stato proprio allora che mi sono ritrovato tra le mani la sceneggiatura di BED TIME.
Mi sono immediatamente innamorato della classica storia piena di suspense e di misfatti e, anche se si tratta di una formula abusata, quello che mi ha
affascinato di questa storia è stata la sua aderenza alla realtà e alla vita di tutti i giorni. Per me questo è l’aspetto che la rende davvero attraente e terrificante.

Il protagonista non era il tipico assassino, e neanche un rapitore o un torturatore ossessivo. Era diverso: un personaggio cattivo e disturbato come molti altri prima di lui, ma con una personalità e un modus operandi completamente originali. Qui non si trattava di uccisioni, torture o pestaggi! Il nostro protagonista era uno psicopatico che insinuava la sua malvagità nelle piccole cose che ci circondano, negli elementi apparentemente insignificanti dell’ambiente in cui viviamo.

Era proprio questo ciò che lo rendeva più raffinato, contorto e pericoloso. E, cosa ancora più importante, più plausibile. E il trucco era tutto lì. Questo personaggio era così familiare e così preciso che ti ritrovavi a non tener conto del male da lui provocato, a condividerlo, quasi a sentirti coinvolto. E questa era la
cosa più terrificante di tutte. Così ho deciso che questa storia sarebbe diventata il mio prossimo film, perché mi lanciava una
sfida: giocare con la suspense su entrambi i fronti; dalla parte della vittima e del suo aguzzino. Quello che mi ha affascinato di questa storia è che si tratta fondamentalmente di una favola (un personaggio crudele e mostruoso che attende la sua vittima pura ed innocente) ripensata per un pubblico adulto. E molto, molto crudele. Ho sempre avuto paura di quello che può succedere attorno a me mentre dormo. E voi?

Firmato: Jaume Balagueró

NOTE DELLO SCENEGGIATORE

La mia prima collaborazione con Jaume Balaguerò risale al 2000 per il film Darkness. Da quel momento ho sempre lavorato al suo fianco per tutti i progetti successivi a volte in qualità di script consultant, a volte come sceneggiatore ed anche come produttore esecutivo. Bed Time rappresenta tuttavia un’eccezione perché è nato, a differenza di tutti gli altri film, come un progetto esclusivamente mio. L’idea originaria era infatti quella di preparare il mio esordio alla regia.

Visto il rapporto professionale e l’amicizia che ci legava da anni, feci leggere lo script a Jaume per ricevere suggerimenti e consigli che avrebbero arricchito la lavorazione. Ricordo il momento in cui Jaume disse che mi avrebbe appoggiato e aiutato con il film, rivelandomi anche che avrebbe voluto dirigerlo. Non nego che questo ha suscitato in me piena confusione, tuttavia, dopo un intenso confronto, capii che affidare a lui la regia sarebbe stata la
scelta migliore.

Adesso, visto il film, ho la conferma di aver preso la decisione giusta e non posso che ricordare con sollievo e soddisfazione quel momento “cruciale”, che rimane tra i ricordi più dolci della mia vita. In questi anni ho imparato una lezione importante: scrivere una sceneggiatura è prima di tutto un atto di fiducia perché bisogna essere consapevoli che poi arriveranno altri professionisti (produttore, regista, attori, montatori etc.) che modificheranno e adatteranno il lavoro, senza che lo sceneggiatore possa intervenire.

Alla luce di tutto ciò, la cosa migliore che può accadere ad uno sceneggiatore è che chi “arriva dopo” non solo rispetti la sua filosofia, ma la migliori. Questa è la sensazione che provo adesso: chi ha preso in mano Bed Time e lo ha portato sullo schermo ha fatto il più grande regalo che si possa fare a uno sceneggiatore. Grazie a Filmax, a Luis Tosar, Marta Eutura, il cast tecnico e, soprattutto, grazie a Jaume!

In merito al film che dire? Tante cose orribili succedono nel mondo mentre dormiamo. Quello che non ti aspetti è che accadano a te. La tua casa, il tuo appartamento, la tua stanza da letto, sono luoghi in cui ti senti sicuro, protetto. Posti in cui abbassi la guardia… perché le cose brutte accadono al di là della porta, o almeno questo è ciò che credi. Mentre dormi, César ti sorveglia. E’ il portiere del palazzo e non proprio una brava persona. Fin da bambino, ha sempre trovato la sua felicità nelle disgrazie degli altri. Quando un compagno di classe andava male ad un esame, quando un amico si rompeva un dente giocando in cortile, quando il cane, o il padre o il fratello di qualche conoscente moriva, César provava piacere. Ma adesso César va oltre. Non aspetta che le cose si mettano male per gli altri, è lui a fare in modo che si mettano male . Incapace di essere felice, la sola cosa che lo consola è che gli altri siano altrettanto infelici. Se così non fosse, non avrebbe più alcuna ragione per continuare a vivere. Stai dormendo e César ha le chiavi di tutti gli appartamenti del palazzo… e sempre una buona ragione per tenerti d’occhio.

Firmato: Alberto Marini