Benjamin Button potrebbe essere un “curioso” caso di plagio
E’ stata un’italiana, Adriana Pichini, impiegata d’ufficio a Roma, a puntare il dito contro il tanto atteso film di David Fincher, candidato a 13 Oscars, Il curioso caso di Benjamin Button. Secondo quanto affermato dalla Signora, la sceneggiatura della pellicola sarebbe infatti basata su un libro da lei scritto e regolarmente depositato in SIAE nel
E’ stata un’italiana, Adriana Pichini, impiegata d’ufficio a Roma, a puntare il dito contro il tanto atteso film di David Fincher, candidato a 13 Oscars, Il curioso caso di Benjamin Button. Secondo quanto affermato dalla Signora, la sceneggiatura della pellicola sarebbe infatti basata su un libro da lei scritto e regolarmente depositato in SIAE nel 1994.
L’ultimo successo di Brad Pitt non sarebbe quindi ispirato ad un racconto breve scritto da F. Scott Fitzgerald nel 1921, ma si tratterebbe di un caso di plagio. Il ritorno di Arthur all’innocenza, questo il titolo del libro scritto dalla Pichini 15 anni fa, era stato a suo tempo inviato ad un editore americano, ma non è mai stato pubblicato.
Secondo Gianni Massaro, avvocato dell’autrice, una pratica è stata aperta nella giornata di venerdì presso il Tribunale di Roma ed un giudice avrà ora il compito di leggere il libro e guardare il film di Fincher, per appurare se sussistano davvero gli estremi per procedere legalmente nei confronti dello stesso Fincher, dello sceneggiatore Eric Roth e dei produttori del film.
Al momento Adriana Pichini non ha avanzato alcuna richiesta di risarcimento. “E’ una questione di principio” ha detto il suo legale nel corso di un’intervista. “Quello che succederà più avanti dipenderà solo dalla decisione del giudice“.
Beh, che ne pensate? Sarebbe interessante poter leggere lo scritto della Signora Pichini per poter giudicare con i nostri occhi, il prossimo 13 febbraio, quando il film debutterà nelle sale italiane.
Fonte: Hollywood Reporter