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Between Us: Rafael Palacio Illingworth apre Torino 2016

Between Us di Rafael Palacio Illingwort apre il 34° Torino Film Festival con un dramma indie anti-romanticismo

di cuttv
pubblicato 18 Novembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 04:00

Oggi inizia il 34° Torino Film Festival (18-26 novembre 2016), con il David Bowie di “Absolute beginners” in locandina, lo spot ufficiale ispirato a Blade Runner (nel video di apertura), La jetée di Chris Marker (Francia, 1962, 28′) tra le “cose che verranno“, Hele sa hiwagang hapis (A Lullaby to the Sorrowful Mystery) di Lav Diaz, visto a Berlino e fresco di Leone d’Oro a Venezia per “Festa Mobile”, mentre Il cacciatore di Michael Cimino torna in versione restaurata tra gli eventi speciali, ma ad aprire tutto sarà Between Us.

La commedia scritta, sceneggiata e diretta da Rafael Palacio Illingwort si concentra in modo crudo e onesto sull’incubo della normalità, capace di mettere in crisi una felice coppia di trentenni bohémien, come il filmmaker reduce da un promettente esordio Henry (Ben Feldman) e la giovane donna in carriera Dianne (Olivia Thirlby). Da sinossi:

I trentenni Henry e Dianne devono fare i conti con la realtà della coppia: gli anni della giovinezza, fatta di avventure, nuovi incontri e di un futuro tutto da scoprire, sono finiti. Quello che li attende è l’incubo della normalità e dell’età adulta: una casa in periferia, uno o più bambini e un cane da portare a spasso. Ma è davvero quello che vogliono? Quando le tensioni li porteranno a separarsi, seppure per una notte sola, troveranno le risposte che tanto cercavano.

Ad affiancare la crisi della coppia, dalla ricerca di una nuova casa al municipio seguito dalla crisi, tra incostanza, mondanità, meschinità e momenti di passione inaspettata, un cast che conta Adam Goldberg (Liam), Analeigh Tipton (Veronica), Scott Haze (Robert), Lesley Ann Warren (Elsa), con un un cameo di Peter Bogdanovich (George).

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«L’approccio visivo alla storia riflette i temi che affronto. È allo stesso tempo un approccio serio e giocoso, con la macchina da presa che conduce l’azione più che esserne protagonista. Inquadrature lunghe, movimenti di macchina classici, montaggio narrativo: uno stile coraggioso ed elegante. Volevo che questo film fosse un’esperienza catartica per il pubblico: affidandomi a personaggi imperfetti e responsabili di errori da cui risulteranno però rafforzati, cerco di far capire agli spettatori che non sono i soli a soffrire e che la felicità è un cammino difficile per chiunque».
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Il dramma indie americano prodotto da Madeline Samit, Eleonore Meier, Bert Hamelinck per Nora Films e Caviar Content è distribuito da IFC Films e dopo la la premiere dello scorso aprile al Tribeca Film Festival, oggi apre il 34° Torino Film Festival nella sezione ‘FESTA MOBILE’, mentre sarà l’action-thriller del Free Fire di Ben Wheatley a chiuderlo il prossimo 26 novembre.

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