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Biancaneve e gli 007 nani – La recensione in anteprima

Biancaneve e gli 007 nani (Happily N’Ever After 2) Regia di Steven E. Gordon e Boyd KirklandIl mondo delle fiabe è cambiato, anche i personaggi più tradizionali sembra vogliano rimanere al passo coi tempi. La Biancaneve è una giovane adolescente che cresce senza un modello di madre, morta come da tradizione, e ama essere la

23 Settembre 2009 10:27

biancaneve e gli 007 nani poster italianoBiancaneve e gli 007 nani (Happily N’Ever After 2) Regia di Steven E. Gordon e Boyd Kirkland

Il mondo delle fiabe è cambiato, anche i personaggi più tradizionali sembra vogliano rimanere al passo coi tempi. La Biancaneve è una giovane adolescente che cresce senza un modello di madre, morta come da tradizione, e ama essere la protagonista presenzialista della vita mondana del regno insieme alle amiche e damigelle, Cappuccetto Rosso, Riccioli d’oro e Bo Peep. Il Re però sente che Biancaneve ha bisogno di una madre così decide di sposare la perfida Lady Vanity, magicamente uguale all’adorata moglie defunta. I piani della donna però prevedono brutti tiri per la giovane principessa che dovrà imparare a comportarsi da vera regina per mostrare a tutti quanto vale. Per questo saranno al suo fianco i sette nani che vivono nel bosco…

C’era una volta un orco verde dall’aspetto orribile ma da cuore d’oro a cui piaceva farsi sbeleffo delle fiabe tradizionali, quasi in smacco a sua maestà Re Disney. Sebbene la Dreamworks abbia creato uno dei cartoon più interessanti degli ultimi anni (con tanto di due seguiti), l’orco Shrek ha proliferato come un erba cattiva generando una numerosa progenie di pellicole animate in cui si ripete all’infinito il gioco di “rivedere e correggere” le favole tradizionali. Come spesso accade la progenie però difficilmente è all’altezza del modello originale e nel caso di Biancaneve e gli 007 nani si tocca decisamente il fondo.

Senza mezzi termini il film della coppia formata da Steven E. Gordon e Boyd Kirkland è pessimo, difficile salvare anche solo qualche idea. La storia viene narrata da due personaggi che giocano il ruolo di narratori, Monk e Mambo, che si presentano come due cantastorie pasticcioni che gettano scompiglio nel mondo delle fiabe e che poi cercheranno di rimettere tutto a posto entrando direttamente nella storia, ma non riescono ne’ a essere gli eroi della narrazione ne’ gli elementi comici (tipici del genere). La principessa Biancaneve, con stuolo di vallette al seguito, ricalca fedelmente il modello Paris Hilton (attorniata dalle Linsday Lohan di turno) e cerca di stuzzicare il pubblico preadolescenziale con gadget tecnologici, vestiti alla moda e ribellioni alla figura paterna tipiche di quell’età.

Il pretesto narrativo ricalca i modelli classici della favola, la principessa viene allontanata dal reame per un sortilegio della malvagio. In questo caso la fatidica mela provoca una logorrea alla principessa che la fa cadere vittima dello “speteguless”. Secondo il modello più comune della favola di magia, l’eroina bandita dovrà superare una prova per poter tornare a sconfiggere l’antagonista di turno. Biancaneve dovrà quindi trovare la bontà d’animo di sua madre, ma per superare il suo inguaribile edonismo servirà l’aiuto dei valorosi sette nani. I caratteri dei personaggi sono intagliati con la sega elettrica, perché l’accetta avrebbe fatto un lavoro più raffinato. Non c’è alcuna progressione drammatica nell’evoluzione della protagonista. La lasciamo divetta da rotocalco di paparazzi e la ritroviamo generosa come Madre Teresa di Calcutta.

Carente sotto tutti i punti di vista anche il reparto tecnico dell’animazione. I gioielli della Pixar sono lontani anni luce dalla qualità di questo prodotto, evidentemente prodotto con un budget ridotto ma che non giustifica questo livello (indegno anche di un video introduttivo per una console di giochi elettronici). Inutile ricordare inoltre che il film è in realtà il seguito (dimenticabile anch’esso) Cenerentola e gli 007 nani. Impossibile anche sopportare il doppiaggio italiano dove la principessa teen-ager viene doppiata da un’Antonella Clerici totalmente inespressiva e lo specchio magico da Jerry Calà che ritorna a recitare il suo mantra “libidine, doppia libidine” (cosa che dovrebbe essere impedita per legge, pena l’interdizione).

Non vorremmo essere così spietati su un prodotto evidentemente indirizzato a un pubblico molto giovane, ma l’esperienza in sala ci obbliga a continuare a “sparare sulla Croce Rossa”. Bastano poche scene per capire che un over 12 è già fuori target, così nel buio della sala ascolto i commenti dei bambini presenti (opinione da non sottovalutare) e dopo meno di 30 dei 70 minuti del film già imploravano i genitori di andare a casa.

Biancaneve e gli 007 nani uscirà nei cinema il 2 di ottobre

Voto Carlo 2

Attenzione: alcuni siti danno come titolo Biancaneve e la vendetta degli 007 nani, qualche post fa ci siamo sbagliati anche noi.