Bioshock: il regista Francis Lawrence promette che il film sarà fedele al tono del videogioco
Il regista Francis Lawrence parla del suo nuovo progetto che sta realizzando con Netflix, un film basato sul videogioco Bioshock.
Il regista Francis Lawrence (Hunger Games) in una recente intervista con il sito Collider ha promesso che il suo adattamento cinematografico di Bioshock che sta realizzando per Netflix rimarrà fedele al tono del videogioco.
Ci sono sempre discussioni sulla valutazione e sul tono. Non voglio addentrarmi troppo ora perché è abbastanza presto nel processo, ma di certo non mi sono sentito soffocato in alcun modo o inviato in nessuna direzione con Netflix. Voglio dire, fondamentalmente io e Cameron [MacConomy] che lavora con me, e Michael stiamo facendo quel che vogliamo fare, il che è fantastico. Molto rimane fedele al gioco stesso, e ci stiamo consultando con Take-Two [Interactive] e Ken Levine.
Molti conosceranno Francis Lawrence per gli adattamenti cinemantografici della saga di Hunger Games, in realtà il regista ha un altro paio di notevoli frecce al suo arco: l’adattamento di Io Sono Leggenda con Will Smith, un survival-horror a sfondo post-apocalittico e l’adattamento del fumetto Hellblazer arrivato nelle sale con il titolo Constantine e un protagonista, Keanu Reeves, a ritrarre una versione americanizzata dell’originale investigatore del paranormale ed esorcista di Liverpool creato da Alan Moore (testi) e Rick Veitch (disegni) nel 1985. Nonostante evidenti rimaneggiamenti nel film rispetto al materiale originale, a cui proverà a porre rimedio una successiva serie tv con protagonista britannico Matt Ryan, “Constantine” mostra la capacità di Lawrence di maneggiare materia prima da horror e “Bioshock” oltre ad essere un’avventura d’azione è soprattutto un horror con le sue cupissime, silenziose e immense location sottomarine in stile Art Deco dell’utopica metropoli di Rapture, popolate di inquietanti figure e luoghi di impensabile follia. Lawrence ha recentemente diretto per Netflix l’avventura fantasy Slumberland con Jason Momoa e Kyle Chandler in arrivo il 18 novembre.
Universal ha iniziato a sviluppare un film basato sullo sparatutto in prima persona del 2007 di 2K Games e Take-Two oltre un decennio fa. Il film di “BioShock” scritto da John Logan ha visto coinvolto per un lungo periodo Gore Verbinski, regista della saga Pirati dei Caraibi e del remake The Ring. Impegnato con la produzione del film d’animazione Rango, Verbinski in stallo per problemi di budget abbandona. Uscito di scena Verbinski, che resta ancora a bordo come produttore, Juan Carlos Fresnadillo dello zombie-sequel 28 settimane dopo entra in trattative per la regia. Seguiranno problemi con la censura, a cui si aggiungerà il deludente risultato al botteghino di Watchmen, così lo studio comincia ad avere problemi con il budget di 200 milioni da stanziare per “BioShock” e Verbinski abbandona definitivamente il progetto. La Universal ha successivamente chiamato un nuovo regista per lavorare con un budget più piccolo, ma secondo il creatore del videogioco Ken Levine e 2K Games non sufficiente a sviluppare adeguatamente il materiale originale. Levine a questo punto decide di porre fine al progetto, convinto che il film non avrebbe funzionato a causa dei troppi compromessi a cui sarebbe andato incontro durante la produzione. Ken Levine di Irrational Games spiegò all’epoca quelli che secondo lui furono i motivi dell’abbandono di Verbinski:
La produzione era alla Universal e Gore Verbinski doveva dirigerlo. La mia teoria è che Gore volesse fare un film vietato ai minori, così da poter inserire sangue e donne nude. Non credo che volesse inserire donne nude, ma sicuramente un bel po’ di sangue. Ma poi uscì il film di Watchmen, e non andò bene al botteghino. Lo studio ci ripensò sul fare un film vietato ai minori da 200 milioni di dollari, e così pensarono di farlo per 80 milioni e Gore a quel punto se ne tirò fuori.
“BioShock” è una serie di videogiochi dal look retrofuturistico e dalle dinamiche tipiche del survival-horror creata da Ken Levine, pubblicata da 2K Games e sviluppata da diversi studi, tra cui Irrational Games e 2K Marin. I giochi di “BioShock” combinano sparatutto in prima persona, elementi di gioco di ruolo e l’esplorazione di concetti filosofici e morali. Riguardo alle fonti d’ispirazione che portarono alla nascita dell’universo di BioShock, vedi la “ricerca sulle cellule staminali e le questioni morali che ruotano intorno ad essa” e fonti letterarie come 1984 e La fuga di Logan, Levine ha dichiarato:
Ho un’inutile laurea in arti liberali, quindi ho letto cose di Ayn Rand, George Orwell e tutti i tipi di scritti utopici e distopici del ventesimo secolo, e avendo sviluppato il franchise System Shock, uno dei miei primi giochi, pensai di creare un titolo prendendo d’esempio molti elementi di System Shock, che ritenevo una buona fonte d’ispirazione all’interno di un ambientazione distopica…Per me, ci sono due cose che rendono BioShock un gioco BioShock. Si svolgono in un mondo fantastico e grottesco. Qualcosa che non hai mai visto prima e qualcosa che nessun altro potrebbe creare tranne la Irrational, ma che è anche stranamente radicato e credibile. L’altra cosa che lo rende un gioco BioShock è il fatto di disporre di un enorme set di poteri e una vasta gamma di sfide, nonché una moltitudine di possibilità che ti permettono di affrontarle.
La serie è composta da tre giochi principali. BioShock (2007) e BioShock 2 (2010) che si svolgono negli anni ’60 nella città immaginaria sottomarina di Rapture. BioShock Infinite (2013) tematicamente e narrativamente legato ai primi giochi, ma si svolge nel 1912 a bordo della città galleggiante di Columbia. I tre giochi hanno venduto complessivamente più di 34 milioni di copie, rendendo la serie uno dei franchise di videogiochi più venduti di tutti i tempi. La serie ha generato due romanzi ufficiali: BioShock: Rapture, un prequel del primo “BioShock” scritto da John Shirley e BioShock Infinite: Mind in Revolt, romanzo scritto da Joe Fielder e Ken Levine, che offre uno spaccato del mondo della Columbia e delle motivazioni di Daisy Fitzroy, la leader dei Vox Populi.
Se volete approfondire la parte visiva del franchise Bioshock sono disponibili tre volumi illustrati (artbook) pubblicati da 2K Games: “BioShock: Breaking the Mold”, un libro contenente le illustrazioni del primo gioco e diventato rara materia prima da collezionisti (reperibile QUI), “Deco Devolution: The Art of BioShock 2” (reperibile QUI) e “The Art of BioShock Infinite” (reperibile QUI).