Bitter sweet life
BITTERSWEET LIFE di Kim Ji Woon. Con: Lee Byeong-Heon, Sin Min-Ah, Kim Young-Cheol, Hwang Jeong-Min, Eric Moon.La vendetta è un piatto che va servito freddo. Il cinema coreano ha costruito attorno a questo tema diversi film, come la trilogia dedicatagli dal bravissimo Park Choon Wook. Kim Ji woon dirige un noir-gangster movie di un’ intensità
BITTERSWEET LIFE
di Kim Ji Woon.
Con: Lee Byeong-Heon, Sin Min-Ah, Kim Young-Cheol, Hwang Jeong-Min, Eric Moon.
La vendetta è un piatto che va servito freddo. Il cinema coreano ha costruito attorno a questo tema diversi film, come la trilogia dedicatagli dal bravissimo Park Choon Wook.
Kim Ji woon dirige un noir-gangster movie di un’ intensità e di un virtuosismo visivo geniale.
La fotografia vive di un contrasto rosso e nero un po’ tarantiniano, elegante e patinato.
Il film narra della storia di un direttore d’albergo (Sunwoo), braccio destro del malavitoso Kang. Dirige un albergo dal nome felliniano “La dolce vita”, che diverrà campo di battaglia della lotta tra costoro, una lotta nata dai sentimenti e poi degenerata in tutt’altro. Combattimenti, sangue, nella folle corsa verso una vendetta disperata, esasperata ed eccessiva. Lo stesso Kim Ji woon ci guida verso l’irresistibile forza ed ironia della vita. I toni del film non sono realistici , come la vita stessa. “Il mondo è troppo assurdo per essere mostrato seriamente. E’ crudele, alterato e ridicolo”.
Un noir a tratti western per i ritmi e le soggettive dei duellanti, dita mozzate a metà da proiettili vaganti, sangue dappertutto; immagini brutali, una violenza sublimata che regala uno spettacolo assolutamente affascinante.
Un esperimento registico. Kim Ji woon, infatti, si misura con un genere tutt’altro che semplice e fuori dai suoi standard; è infatti regista di “Two sisters” ghost story uscito nel 2003.