Stasera in tv: “Blade Runner” su Rete 4
Rete 4 stasera propone “Blade Runner”, film di fantascienza del 1982 diretto da Ridley Scott e interpretato da Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos e Daryl Hannah.
[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]
Cast e personaggi
Harrison Ford: Rick Deckard
Rutger Hauer: Roy Batty
Sean Young: Rachael
Daryl Hannah: Pris
Brion James: Leon
Joanna Cassidy: Zhora
Edward James Olmos: Gaff
M. Emmet Walsh: cap. Harry Bryant
Joe Turkel: dott. Eldon Tyrell
William Sanderson: J.F. Sebastian
Morgan Paull: Holden
James Hong: Hannibal Chew
Hy Pyke: Taffey Lewis
Ben Astar: Abdul Ben Hassan
Doppiatori italiani
Michele Gammino: Rick Deckard
Sandro Iovino: Roy Batty
Emanuela Rossi: Rachael
Micaela Esdra: Pris
Sergio Fiorentini: Leon
Maria Pia Di Meo: Zhora
Piero Tiberi: Gaff
Renato Mori: cap. Harry Bryant
Gianni Marzocchi: dott. Eldon Tyrell
Massimo Giuliani: J.F. Sebastian
Paolo Poiret: Holden
Vittorio Stagni: Hannibal Chew
Luciano De Ambrosis: Taffey Lewis
Mario Milita: Abdul Ben Hassan
La trama
Un gruppo di replicanti ribelli capeggiati dal carismatico Roy Batty (Rutger Hauer) fugge dalle colonie extramondo intenzionato a tornare sulla terra e rintracciare la fabbrica di provenienza, dove una volta penetrati potranno modificare la loro programmazione, che include come sistema di sicurezza un periodo di funzionamento limitato che li porterebbe in breve tempo a disattivarsi.
L’incursione nella fabbrica della Tyrell Corporation fallisce, due di loro verranno catturati e uno commetterà un omicidio proprio negli uffici della società durante un controllo per rintracciare eventuali replicanti infiltrati tra il personale. E’ a questo punto che il capitano della squadra “Blade Runner” richiamerà in servizio Deckard (Harrison Ford) uno dei cacciatori di replicanti più abili. costringendolo a svolgere un ultimo recupero.
Inizierà così l’indagine di Deckard che seguirà le tracce lasciate da Batty che nel frattempo, intenzionato a non subire passivamente la sua disattivazione, seminerà cadaveri con lo scopo di raggiungere direttamente la fonte del dilemma che lo tormenta, il suo creatore e padre, il dr. Tyrell.
Il nostro commento
Il regista Ridley Scott dopo l’esordio storico con I duellanti e dopo aver miscelato suggestioni da thriller con il fanta-horror nell’ansiogeno cult Alien, torna a cimentarsi con la fantascienza e a miscelarla stavolta con il noir, ispirandosi ad un romanzo di Philip K. Dick “Do Androids Dream of Electric Sheep?” edito in Italia prima con il titolo “Cacciatore di Androidi”, poi con l’ammiccante “Blade Runner” e infine con il letterale “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”.
Blade Runner rappresenta un punto di svolta e un capolavoro assoluto per quanto riguarda la fantascienza da grande schermo, Scott innova i canoni estetici del genere, ammiccando ai film noir e al cosiddetto genere “Hard Boiled”, con una sovraffollata, claustrofobica e decadente Los Angeles calata in una notte perenne e piovosa, con fumose centrali di polizia, ambigui locali notturni, con protagonista un detective tormentato, una splendida femme fatale e un villain di raro spessore.
Scott non si limita a questo, nel suo versatile meltin-pot immaginifico di generi e suggestioni costruisce uno scenario che ritroveremo ampliato e ulteriormente arricchito in svariate opere e movimenti letterari che negli anni’80 contamineranno creativamente la fantascienza classica, vedi il genere “cyberpunk” con le opere di William Gibson e il Robocop di Verhoeven, e nel decennio successivo in film come Johnny Mnemonic e la serie di manga, anime e romanzi Ghost in the shell di Masamune Shirow in cui si esplora una società in cui il confine tra uomo e macchina è sempre piu labile.
Dopo la versione uscita nelle sale nel 1982, dieci anni dopo esce un’ulteriore versione “Director’s cut” voluta da Scott, che oltre ad un nuovo montaggio fruisce di un finale alternativo e lascia aperta la possibilità che lo stesso Deckard sia un Replicante, mentre la successiva edizione “Final cut” del 2007, in termini di narrazione praticamente identica, se non per pochi dettagli, alla precedente versione, oltre a sfoggiare una splendida conversione in alta definizione grazie al doppio formato HD/Blu-ray, fruisce anche di una sostanziosa ripulitura di difetti ed errori tecnici presenti nella versione originale, nonchè come extra dell’interessante documentario Dangerous Days: La realizzazione di Blade Runner.
Curiosità
- Ridley Scott e lo sceneggiatore Jordan Cronenweth hanno ottenuto i famosi effetti degli “occhi luccicanti” usando una tecnica nota come “Effetto Schüfftan” inventata dal direttore della fotografia Eugene Schüfftan per il regista Fritz Lang. E’ un trucco cinematografico che si basa sull’utilizzo di uno specchio biriflettente posto a quarantacinque gradi rispetto alla macchina da presa, in modo da riprodurre il riflesso di oggetti e miniature poste frontalmente (fuori campo) che possono essere ingrandite. Esempi dell’utilizzo di questo effetto si possono trovare in alcuni film degli anni venti e trenta, tra cui Metropolis di Fritz Lang e anche il Mago di Oz di Victor Fleming. Attualmente questa tecnica è stata completamente sostituita dal Chroma key e dal Matte Painting.
- Secondo la biografia di Rutger Hauer, il confronto finale tra Deckard e Roy Batty doveva essere una lotta in una vecchia palestra, usando arti marziali come Kung-Fu o qualcosa di simile. Hauer non amava l’idea, non conosceva il kung-fu e diceva che sembrava “troppo Bruce Lee”. Hauer sostiene di aver avuto lui l’idea di Batty che insegue Deckard.
- Ridley Scott considera Blade Runner come il suo film più personale e il preferito della sua intera filmografia.
- Ridley Scott ha reclutato Rutger Hauer nel ruolo di Roy Batty senza aver incontrato l’attore. Aveva guardato le sue interpretazioni in Fiore di carne (1973), Kitty Tippel (1975) e Soldato d’Orange (1977) ed era rimasto così impressionato da averlo voluto nel cast immediatamente. Tuttavia per il loro primo incontro Hauer ha deciso di fare uno scherzo a Scott e si è presentato alla riunione con enormi occhiali da sole verdi, pantaloni di raso rosa e un maglione bianco con l’immagine di una volpe stamapata sul davanti. Secondo la produttrice esecutiva Katherine Haber, quando Scott ha visto Hauer, è letteralmente sbiancato.
- Il primo montaggio di Ridley Scott durava quattro ore. La maggior parte della troupe, compresi sceneggiatori e lo stesso regista, hanno ammesso che, anche se appariva visivamente bello, il film era per lo più incomprensibile e richiedeva ulteriori modifiche e una voce narrante esplicativa.
- La “squama di serpente” osservata sotto il microscopio elettronico era in realtà un germoglio di marijuana.
- Il test di Voight-Kampff per individuare i replicanti è ispirato al lavoro del matematico di Cambridge Alan Turing che ha proposto un test chiamato “The Imitation Game”. Il test di Turing è un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare.
- La sequenza dei titoli di coda nella versione del film uscita nei cinema contiene filmati inutilizzati dallo Shining di Stanley Kubrick (1980).
- Philip K. Dick è riuscito a trovare l’idea per il suo romanzo “Il cacciatore di androidi” nel 1962, quando faceva ricerche per “La svastica sul sole” che narrava dei nazisti che conquistano il pianeta negli anni ’40. A Dick era stato concesso l’accesso a documenti archiviati della Gestapo della Seconda Guerra Mondiale presso l’Università della California a Berkley ed era incappato in diari scritti da uomini delle S.S. di stanza in Polonia, che egli trovò quasi impossibili da leggere per la loro crudeltà e per la mancanza di empatia e umanità. Una frase in particolare lo turbò: “Siamo rimasti svegli la notte a causa delle grida dei bambini affamati”. Dick fu così spaventato da questa frase che pensò che ovviamente c’era qualcosa di profondamente sbagliato nell’uomo che l’aveva scritta. Ciò lo ha portato a ipotizzare che il nazismo in generale era una mentalità di gruppo deviata, una mentalità così emozionalmente deviata che il termine umano non poteva essere applicato a costoro; la loro mancanza di empatia era così palese che Dick pensò che non potessero essere definiti esseri umani, anche se il loro aspetto esteriore sembrava indicare che fossero umani. Il romanzo scaturì da questa riflessione.
- Anche se Philip K. Dick potè visionare solo i primi 20 minuti di riprese prima della sua morte avvenuta il 2 marzo 1982, rimase estremamente impressionato e commentò: “Era il mio mondo interiore e l’hanno catturato perfettamente”. Tuttavia né Ridley Scott né lo sceneggiatore David Webb Peoples hanno effettivamente letto il romanzo di Dick.
- Alcuni effetti sonori e i display dei computer all’interno dei veicoli sono stati usati anche sulla Nostromo e nella capsula di salvataggio del film Alien (1979).
- Il termine replicanti non viene utilizzato in nessun punto del romanzo di Philip K. Dick. Le creature del romanzo originale sono chiamati Androidi o “Andies”. Il film ha abbandonato questi termini, temendo che suonassero involontariamente comici se pronunciati sullo schermo. Il termine Replicanti proviene dalla figlia di David Webb Peoples, Risa, che studiava microbiologia e biochimica. E’ lei ad aver introdotto il padre alla teoria della Replicazione, il processo in cui le cellule vengono duplicate a scopo di clonazione.
- Ridley Scott e Michael Deeley sono stati licenziati dalla produzione per un breve periodo di tempo poco dopo che le riprese principali erano terminate. Poiché il film era andato oltre il budget, i produttori esecutivi Jerry Perenchio e Bud Yorkin della Tandem Productions sono subentrati licenziando Scott e Deeley e assumendo il controllo della fase di montaggio e post-produzione. E anche se in seguito hanno riassunto Scott e Deeley (soprattutto a causa dell’intervento di Alan Ladd Jr.), i due hanno mantenuto il controllo artistico sul film. Dopo due disastrose proiezioni in anteprima in cui il pubblico aveva trovato il film troppo difficile da capire, Yorkin e Perenchio decisero di registrare una voce narrante esplicativa e aggiungere un finale positivo. Anche Ridley Scott aveva riconosciuto i problemi del film, e non era contrario all’idea di una voce narrante (come spesso viene affermato), ma avrebbe voluto un discorso con Deckard che si occupava più filosoficamente delle implicazioni delle sue azioni. Yorkin e Perenchio volevano però una voce narrante dove Deckard invece spiegasse letteralmente aspetti del film al pubblico.
- Per molte delle riprese delle scene aeree della città sono stati utilizzati tutti i tipi di materiali possibili per simulare edifici nel paesaggio urbano, come astronavi in miniatura di altri film di fantascienza. Un modello del Millennium Falcon da Star Wars (1977) può essere visto (con qualche difficoltà) a sinistra dell’edificio della polizia mentre lo spinner di Deckard e Gaff sta atterrando.
- Nel romanzo originale di Philip K. Dick gli animali erano virtualmente estinti, qualcosa a cui il film fa riferimento in modi molto sottili. Il riferimento più evidente è quando Deckard chiede a Zhora se il suo serpente è reale e lei risponde: “Pensi che avrei lavorato in un posto come questo se potessi permettermene uno vero?” C’è anche una sequenza, quando Deckard fa visita per la prima volta a Tyrell, dove chiede a Rachel se il loro gufo è replicato; lei risponde: “Certamente che lo è”.
- Anche se per molti anni Harrison Ford ha rifiutato di parlare del film, ha contribuito al documentario del 2007 Dangerous Days: Making Blade Runner, sostenendo di essersi riconciliato con Ridley Scott e di aver fatto pace con il film. Infatti Ford dice che la cosa che ricorda con più fastidio non erano le discussioni con il regista, ma il fatto di essere stato costretto a registrare la voce narrante che i produttori esecutivi Jerry Perenchio e Bud Yorkin hanno insistito venisse inserita nel film. Ford non fa nomi, ma discutendo della voce narrante usata nella versione del film per le sale dice che era stato scritta da un “clown”. In realtà Darryl Ponicsan era stato assunto inizialmente per scrivere il dialogo, ma la sua versione venne cassata. Allora Roland Kibbee venne assunto e la sua versione è quella utilizzata nel film.
- Quando lo scrittore William Gibson andò a vedere Blade Runner si stava preparando ad iniziare il suo primo romanzo, “Neuromante”. Gibson guardò solo venti minuti di Blade Runner prima di alzarsi e uscire dal cinema, perché era scioccato dalle somiglianze tra il film e il suo romanzo ancora non scritto.
- Blade Runner è stato realizzato su un set con un’atmosfera molto tesa. A causa delle regole sindacali americane, il regista Ridley Scott non aveva potuto portare la sua squadra britannica e si sentiva ostacolato dai codici rigorosi che non gli consentivano di operare personalmente su una macchina da presa. Era anche costantemente frustrato dai membri della troupe, dai finanziatori e dai produttori che continuavano a fargli domande sulle sue scelte artistiche. Alla maggioranza della troupe americana non piaceva lavorare sul film o lavorare con Scott, che consideravano freddo e scostante e il cui perfezionismo causò giorni di riprese che spesso durarono fino a 13 ore. Secondo gli addetti ai lavori sul set, nel corso delle riprese molti membri della troupe abbandonarono o furono licenziati.
- Ci sono solo 90 inquadrature con effetti speciali in tutto il film e in ogni versione. La maggior parte sono stati realizzati con elaborate miniature o sfondi dipinti (Matte Painting).
- Le date di inizio vita dei diversi Replicanti sono: Roy Batty (8 gennaio 2016) / Lone Kowalski (10 aprile 2017) / Zora (12 giugno 2016) / Pris (14 febbraio 2016).
- In un incidente diventato famoso l’autore Philip K. Dick stroncò pubblicamente il film dopo aver letto la sceneggiatura originale di Hampton Fancher. Il 15 febbraio 1981 in un’intervista Dick derise la sceneggiatura descrivendola come Phillip Marlowe incontra ‘La fabbrica delle mogli’ e il precedente film di Ridley Scott, ‘Alien’. Poi ha inviato una copia dell’articolo agli uffici di produzione di “Blade Runner”. In seguito Dick avrebbe cambiato parere sul progetto, in gran parte a causa del coinvolgimento di Jeffrey Walker, pubblicitario della Ladd Company, che convinse Warner Bros. che Dick doveva essere coinvolto nel progetto. Walker ha tenuto Dick al passo con tutti gli sviluppi più importanti dietro le quinte e Dick divenne finalmente un sostenitore del film, anche se Ridley Scott e lui si sono incontrati solo dopo che la fine delle riprese.
- Sebbene il film si basa liberamente sul racconto “Il cacciatore di replicanti / Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” di Philip K. Dick, il titolo del film deriva da un libro di Alan Nourse chiamato “The Bladerunner”. William S. Burroughs ha scritto una sceneggiatura basata sul libro di Nourse e un racconto intitolato “Blade Runner: A Movie”. Ridley Scott ha acquistato i diritti per il titolo, ma non per la sceneggiatura o il libro. La sceneggiatura di Burroughs definisce un Blade Runner come trafficanti di strumenti chirurgici illegali.
- Ridley Scott inizialmente ha giocato con l’idea di ambientare il film nella città fittizia di San Angeles; come se San Francisco e Los Angeles si fossero trasformate in un unico e massiccio centro urbano. Questa idea è stata poi usata in Demolition Man (1993).
- Il make-up di Daryl Hannah è stato ispirato dal vampiro di Nosferatu – Il principe della notte (1979).
- Harrison Ford cita Blade Runner come uno dei film più frustranti a cui abbia lavorato, in parte perché le riprese furono estenuanti e i cambiamenti nella post-produzione che erano destinati a migliorare il film per aiutarlo negli incassi non ebbero alcun effetto.
- La camera da letto di Tyrell è stata modellata su quella del Papa a Roma.
- I titoli considerati per il film hanno incluso “Do Androids Dream of Electric Sheep?”, “Android”, “Mechanismo”, “Dangerous Days” e finalmente “Blade Runner”. Dopo che il film aveva cambiato il titolo da ‘Dangerous Days’ a ‘Blade Runner’, Ridley Scott decise che non gli piaceva il nuovo titolo e ha cercato di chiamare il film “Gotham City” ma Bob Kane (creatore dei fumetti di Batman) non volle cedere i diritti di utilizzo, quindi il film torno al titolo “Blade Runner”. Il titolo “Dangerous Days” venne poi utilizzato in Dangerous Days: Making Blade Runner, il documentario sulla realizzazione dle film.
- Dopo che Philip K. Dick vide Harrison Ford nei panni di Rick Deckard nel film, lo scrittore dichiarò: “È stato più Deckard di quanto avessi immaginato, è stato incredibile, Deckard esiste!”.
- Ridley Scott e Jane Feinberg non erano d’accordo sul casting di Sean Young come Rachel. Scott preferiva la Young mentre Feinberg e l’attore Morgan Paul che aveva fatto le audizioni con le attrici preferivano Nina Axelrod, temendo che Young, un interprete più inesperta, non avrebbe potuto assolvere al ruolo in maniera adeguata. Scott insistette su Young, nonostante un provino non entusiasmante, perché la vedeva come un tipo alla Vivien Leigh.
- Nel 1969 Martin Scorsese e Jay Cocks hanno incontrato Philip K. Dick per discutere la possibilità di adattare il romanzo in un film, ma il progetto non andò mai in porto.
- Proprio prima dell’uscita del film Philip K. Dick rifiutò un’offerta di 400.000$ per scrivere la novelizzazione del film. Invece venne ripubblicato il romanzo originale cambiando il titolo da “Do Androids Dream of Electric Sheep?”a “Blade Runner” e con il poster del film come copertina.
- Originariamente il romanzo “Do Androids Dream of Electric Sheep?” era ambientato nel 1992, anche se le edizioni successive hanno portato la data in avanti fino al 2021. I realizzatori del film hanno inizialmente identificato la data come il 2020, ma poi hanno optato per il 2019 perché il 2020 sembrava troppo simile al termine per una vista perfetta, 20:20 (nell’unità di misura “Shellen” che equivale ai nostri 10:10 dell’unità “Monoyer”).
- Quando Batty e Tyrell parlano di come prolungare la vita di un replicante, Batty suggerisce un processo che coinvolge “EMS”. Tyrell risponde dicendo che si è tentato con”l’etile metansolfonato” ma senza successo. L’etile metansolfonato è un composto organico reale con proprietà mutageniche e teratogene, usato nella genetica.
- Uno degli Spinner del film (l’auto levitante) è in mostra permanente presso il Museo della cultura pop a Seattle, Washington.
- Rutger Hauer ha acquistato uno yacht con una parte del compenso che ha percepito per il film. Ha battezzato la sua nave “The Bladerunner”.
- Oltre a usare il dipinto “Nighthawks” di Edward Hopper per l’ispirazione visiva durante la realizzazione del film, il regista Ridley Scott ha usato anche i fumetti della rivista francese “Métal Hurlant”, in particolare “The Long Tomorrow” di Moebius. In realtà a Moebius è stato chiesto di lavorare al film, ma rifiutò per lavorare su Les maîtres du temps (1982), una decisione di cui si è sempre rammaricato.
- Nel 1997 è stato prodotto un videogioco come “sidequel” di questo film (cioè una storia ambientata nello stesso periodo di questo film che interseca la storia principale) riunendo gli attori Sean Young, James Hong, William Sanderson, Joe Turkel e Brion James tutti nei ruoli interpretati nel film. Il gioco fa anche riferimento a Dekard, Holden, Gaff e Bryant.
- Questo film è dedicato alla memoria di Frank Scott, fratello di Ridley Scott morto nel 1980 prima della realizzazione del film.
- Dustin Hoffman era la scelta originale per il ruolo di Deckard. Secondo Ridley Scott Hoffman era interessato, ma voleva farlo un diverso tipo di personaggio e non il tipo “macho” richiesto dal ruolo. Oltre a Hoffman altri attori considerati per il ruolo sono stati Tommy Lee Jones, Gene Hackman, Sean Connery, Jack Nicholson, Paul Newman, Clint Eastwood, Arnold Schwarzenegger, Al Pacino, Burt Reynolds, William Devane, Raul Julia, Scott Glenn, Frederic Forrest, Robert Duvall, Judd Hirsch, Cliff Gorman, Peter Falk, Nick Nolte e Christopher Walken. A Martin Sheen è stato offerto il ruolo, ma lo rifiutò poiché esaurito dalle riprese di Apocalypse Now (1979).
- La pistola di Deckard era basata su un’arma reale, ma non una pistola. Si trattava piuttosto di un fucile prodotto dalla austriaca Steyr-Mannlicher. Gli addetti agli oggetti scena hanno tagliato la canna e aggiunto un’impugnatura a pistola curva e alcuni LED, dando vita ad una leggenda. L’unico problema, ovviamente, era che la pistola pesava davvero tanto, quasi il doppio di una pistola normale.
- Rutger Hauer è stato scelto per il ruolo di Roy Batty per il suo aspetto teutonico e non identificabile. E’ stato anche deciso di candeggiare i capelli dell’attore con perossido, che era un processo doloroso che doveva essere ripetuto ogni 2-3 settimane.
- Ad un certo punto del film Deckard acquista una bottiglia di Tsingtao da un venditore di strada. Tsingtao è una vera birra cinese creata nel 1903 e ancora prodotta. È una delle birre più celebri della Cina ed è apparsa anche in altri film come Gran Torino (2008) e Il corvo – The Crow (1994).
- I membri della troupe esasperati dal lavoro massacrante si sono spesso riferiti al film come “Blood Runner”.
- Ridley Scott ha recentemente affermato che Blade Runner e Alien sono ambientati nel medesimo universo come citato nel nel Files Weyland “TED” con il discorso di Peter Weyland dal film Prometheus.
- Lo sceneggiatore Hampton Fancher aveva scritto originariamente il ruolo di Deckard per Robert Mitchum e il ruolo di Tyrell con Sterling Hayden in mente. Mitchum era una scelta logica per i suoi numerosi ruoli in “detective movies”, di cui Blade Runner doveva essere un aggiornamento moderno.
- Debbie Harry era la scelta originale per il ruolo di Pris.
- Il set utilizzato durante il culmine del film è stato poi utilizzato nel video musicale per la canzone del 1986 “Tonight, Tonight, Tonight” dei Genesis.
- Una miniatura del film Dark Star (1974) è visibile sullo sfondo vicino alla stazione di polizia.
- Un poster del film può essere visto in Superman III (1983) nella scena in cui Superman cattivo combatte Clark Kent nella discarica.
- Il regista Ridley Scott e l’attore Harrison Ford hanno avuto disaccordi sulla sceneggiatura fin da subito. Ford odiava la voce narrante che era nelle prime versioni della sceneggiatura, suggerendo che era meglio mostrare la maggior parte delle cose che la voce narrante stava spiegando, al fine di dare a Deckard del vero lavoro da detective da svolgere. Ford trovò anche che lavorare con Scott fosse piuttosto frustrante; Ford aveva recentemente lavorato con Steven Spielberg e Francis Ford Coppola ed era abituato a registi che davano un prezioso contributo ai suoi personaggi, mentre Scott era preoccupato principalmente di scenografie e immagini (Scott sosteneva che Ford era un attore professionista e che non aveva bisogno del suo contributo ). Inoltre Ford era contrario all’idea che Deckard potesse essere un replicante (Rutger Hauer concordava completamente con Ford su questo punto). Secondo Ford, lui e Ridley Scott hanno concordato prima di girare che Deckard non era un replicante, ma poi Scott girò il film in modo che rimanesse il dubbio, una scelta che ha deluso sia Ford che Hauer.
- Ridley Scott ha dichiarato in un’intervista che Deckard è un Replicante (affermazione contestata da Harrison Ford e Rutger Hauer).
- Il film costato 28 milioni di dollari ne ha incassatiu nel mondo circa 33.
Differenze tra libro e film
Molti cambiamenti sono stati apportati rispetto al romanzo originale di Philip K. Dick a seguire ne trovate alcuni.
- In origine l’azione si svolge s San Francisco nel 1992. Il film si svolge a Los Angeles nel 2019.
- Nel libro l’azione avviene alcuni decenni dopo una Guerra Mondiale Totale che impoverisce la Terra, lasciando il pianeta quasi privo di popolazione. Nel film tutti i riferimenti sulla Guerra Mondiale Totale sono omessi e Los Angeles appare semplicemente sovrappopolata e inquinata.
- Nel libro gli umani artificiali sono semplicemente chiamati androidi. Nel film sono chiamati Replicanti o ‘Lavori in pelle’.
- Nel romanzo originale l’azienda che crea i Replicanti è la Rossen Association. Nel film è la Tyrell Corporation.
- Il proprietario originale della società che ha creato i replicanti è Eldon Rossen. Nel film è Eldon Tyrell.
- Nel romanzo si spiega che quasi tutta l’umanità è emigrata sul pianeta Marte per sfuggire alle radiazioni tossiche sul pianeta Terra. Nel film Marte è stato cambiato nelle “Colonie Extramondo ” per dare l’idea che la razza umana ha colonizzato diversi pianeti nello spazio.
- Nel libro il più grande simbolo del proprio status è quello di avere un animale vivo come animale domestico, poiché la maggior parte degli animali sono estinti. Nel film questo è stato omesso, ma è implicito che gli animali veri sono così scarsi e costosi che gli animali replicati sono diventati lo standard.
- Nel romanzo Deckard è sposato con una donna chiamata Iran e il loro animale domestico è una pecora meccanica, il loro sogno è quello di avere una pecora reale. Nel film il suo stato civile è divorziato e tutti i riferimenti alle pecore sono stati omessi.
- Nel libro la speciale unità di polizia che persegue i Replicanti è chiamata “Rep Detect” abbreviazione di “Replicants Detection”. Nel film sono semplicemente conosciuti come Blade Runners.
- Nel libro c’è una sottotrama che parla di un’organizzazione segreta di Replicanti che li aiuta a nascondersi dagli esseri umani. L’organizzazione viene scoperta dopo un incontro tra Deckard e una cantante d’opera chiamata Luba Luft (che Deckard rivela come Replicante). Nel film, è stato spiegato che tutti i Replicanti sono illegali sul pianeta Terra dopo un massacro avvenuto in una colonia extramondo. Il personaggio di Luba Luft è stato completamente omesso.
- Nel romanzo il test di Voight-Kampff è stato recentemente creato dai medici Johann Voight e Lurie Kampff per misurare le risposte emotive degli esseri umani per distinguerli dai Replicanti. Nel film i nomi dei creatori sono omessi e si è stabilito che il test è utilizzato dalla polizia da molto tempo.
- Nel libro tutte le persone condividono una religione telepatica chiamata “Mercerismo”, creata e guidata da Wilbur Mercer. I fedeli utilizzano speciali dispositivi empatici per connettersi con altri membri dell’ordine, condividere le loro emozioni e avere la capacità di scegliere quale emozioni provare. Nel film tutti i riferimenti al Mercerismo sono stati completamente omessi.
- Alla fine del libro Deckard unisce definitivamente la sua mente con quella di Wilbur Mercer, i due diventano una cosa sola con Deckard che diventa il nuovo leader del Mercerismo. Nel finale originale del film, Deckard e Rachael fuggono da Los Angeles per vivere insieme al nord.
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore greco Vangelis (Momenti di Gloria) con l’album della colonna sonora pubblicato da Warner Music e Atlantic Records nel 1994, dodici anni più tardi rispetto all’uscita del film.
TRACK LISTINGS:
1. Main Titles (From “Blade Runner”)
2. Blush Response
3. Wait For Me
4. Rachel’s Song
5. Love Theme (From “Blade Runner”)
6. One More Kiss, Dear
7. Blade Runner Blues
8. Memories Of Green
9. Tales Of The Future
10. Damask Rose
11. Blade Runner (End Titles)
12. Tears In Rain
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