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Blood Red Sky: recensione del vampire horror di Netflix

Blogo ha visto e recensito “Blood Red Sky”, il film horror con vampiri disponibile su Netflix e ambientato a bordo di un volo di linea dirottato.

pubblicato 25 Luglio 2021 aggiornato 25 Agosto 2021 21:13

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Dopo i vampiri in alto mare di Blood Vessel – Nave assassina, horror ambientato durante la seconda guerra mondiale, ancora vampiri ma stavolta su Netflix con il sorprendente vampire-movie ad alta quota Blood Red Sky, che come recita il titolo regala ettolitri di sangue e violenza a bordo di un volo di linea dirottato.

“Blood Red Sky” ci porta a bordo del volo Translatlantic 473 che viene dirottato da un gruppo di terroristi purtroppo per loro ignari che tra i passeggeri si cela Nadja, una donna che sta viaggiando con il figlio di dieci anni e che nasconde un terrificante segreto: è afflitta da un’infezione molto particolare che sta cercando di controllare con dei farmaci che le inibiscono il desiderio di sangue e l’istinto omicida. Nadja è in realtà un vampiro e quando la vita di suo figlio sarà messa in pericolo lascerà che il mostro bramoso di sangue che preme in lei per uscire diventi un’arma contro i terroristi, scelta che naturalmente causerà il panico anche tra i passeggeri.

“Blood Red Sky” prende il via come un classico thriller ad alta quota, vedi il Flightplan – Mistero in volo con Jodie Foster o il Red Eye di Wes Craven, ma questa produzione tedesca a tinte rosso sangue si rivela sorprendentemente dinamica nonostante la location limitata, il film si svolge per il 90% a bordo di un volo di linea. Alla regia c’è il regista tedesco Peter Thorwarth alla sua prima produzione internazionale che sembra ispirarsi all’acclamato zombie-movie coreano Train to Busan, naturalmente narrando di un’altra tipologia di “non morti” molto ben rappresentati da un make-up piuttosto efficace. Un plauso particolare va a Peri Baumeister che veste i panni di Nadja, l’attrice berlinese riesce a trasmettere con forza ed empatia il lato animalesco fatto di puro istinto del suo personaggio e la sua lotta per far emergere un lato materno sempre più offuscato. in una escalation di brutale violenza che lascia davvero il segno.

“Blood Red Sky” è un vampire-movie con gli attributi, coinvolge a dovere e presenta tutti gli elementi che i fan del genere ameranno, un entusiasmante mix che oltre al citato “Train to Busan” paga pegno a cult come Snakes on a Plane e film d’azione come Decisione critica e Non-Stop. Concludiamo con un consiglio a chi guarderà il film senza essere un fan del genere: “Blood Red Sky” non è United 93, la premessa folle e brutale segue un percorso prevedibile che non vuole caratterizzare i terroristi e non intende raccontare il background dei passeggeri, anche l’elemento “islamico” è un puro e semplice escamotage narrativo che si perde lungo la strada. “Blood Red Sky” racconta di gruppo di terroristi che invece di un torvo Liam Neeson o di un Bruce Willis in canotta incappano in una mamma vampira pronta a tutto per difendere la sua prole, il resto è carne, sangue e brutale follia omicida, chi cerca dell’altro ha decisamente sbagliato film.

Curiosità

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  • La protagonista Nadja è interpretata dall’attrice tedesca Peri Baumeister nota per il ruolo di Gisela nella serie tv The Last Kingdom e di Sara nella serie tv Skylines.
  • Uno dei terroristi a bordo del volo di linea è interpretato dall’attore britannico Dominc Purcell meglio noto come la “leggenda” Mick Rory aka Heat Wave, personaggio dell’Arrowerse apparso nelle serie tv Arrow, Supergirl, The Flash, Batgirl e Legends of Tomorrow.
  • L’attore scozzese Graham McTavish che interpreta il colonnello Alan Drummond, il militare che comanda la squadra d’assalto all’aeroporto ha interpretato anche il folle prete Padre Kinley nella serie tv Lucifer, il nano Dwalin nella trilogia Lo Hobbit, Dijkstra nella serie tv The Witcher e Re Atlan nel film Aquaman.