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Boogeyman 2: recensione

Boogeyman 2 (Boogeyman 2, USA, 2007) di Jeff Betancourt; con Danielle Savre, Matt Cohen, Chrissy Griffith, Michael Graziadei, Mae Whitman, Renée O’Connor, Tobin Bell, Johnny Simmons, David Gallagher, Lesli Margherita.Si respira un’aria molto eightes con questo Boogeyman 2, sequel straight to video (ma da noi inspiegabilmente uscito nelle sale come scarto estivo da buttare in

6 Luglio 2008 15:28

Boogeyman 2Boogeyman 2 (Boogeyman 2, USA, 2007) di Jeff Betancourt; con Danielle Savre, Matt Cohen, Chrissy Griffith, Michael Graziadei, Mae Whitman, Renée O’Connor, Tobin Bell, Johnny Simmons, David Gallagher, Lesli Margherita.

Si respira un’aria molto eightes con questo Boogeyman 2, sequel straight to video (ma da noi inspiegabilmente uscito nelle sale come scarto estivo da buttare in mezzo ad un calderone non ben definito) del primo mediocre e moscio capitolo, prodotto come questo da Sam Raimi. Comunque la si pensi, perché obiettivamente questo filmetto diretto da Jeff Betancourt è quel che è, Boogeyman 2 è migliore del capostipite.

Chi mastica un po’ di horror seriale avrà forse pensato, guardando questo film, a Nightmare 3, esempio perfetto di gran bel sequel. I due film non sono certo accostabili per qualità e fantasia, ma l’idea di fondo è simile: le paure vanno affrontate in gruppo, ed è lì, come in una piccola società, che si fanno i conti con l’uomo nero. Che si chiami anoressia, agorafobia o paura del buio, poco importa.

Per la legge del contrappasso, come accadeva nel terzo capitolo della saga che vede protagonista Freddy Krueger, chi ha manie autolesioniste e si taglia braccia e gambe, dovrà salvarsi da migliaia di vermi (Hellraiser 2?) che gli entrano nella pelle, ovviamente tagliandosi, e chi vomita dopo mangiato dovrà star fermo a vedersi riempire il corpo di sostanze fino a scoppiare. E (non a caso?) l’idea è anche molto simile a quella dei Saw

Resta una questione da non sottovalutare: Boogeyman 2 dev’essere costato davvero poco, e questa sembra essere la sua salvezza rispetto al digitalissimo Boogeyman. Jeff Betancourt, alla sua prima prova da regista, è sicuramente incerto, muove troppo la macchina da presa ed ha tra le mani una sceneggiatura con soluzioni prevedibili, ma almeno ci mostra un po’ di sano gore in modo efficace e a volte in modo cattivo.

Per il resto, Boogeyman 2 è un insieme di attori che, appena appaiono sullo schermo, lo spettatore cerca di riconoscere subito: un’idea premeditata per mantenere viva l’attenzione? Insomma: c’è Tobin Bell, il Jigsaw della saga Saw; c’è David Gallagher, il pischelletto dell’orribile serie Settimo Cielo, il cui “fratello” Barry Watson era protagonista del precedente capitolo; e c’è persino Renée O’Connor, la Olimpia di Xena.

Boogeyman 2, così com’è, è da vedere solo se si è appassionati cronici di horror e non si riesce a smettere di vedere tutto il vedibile che c’è in giro. Ci si accontenta vedendo la situazione nelle nostre sale, e con la consapevolezza che “altrove” si riescono a reperire cose che i nostri cinema non riescono nemmeno ad immaginare.

Voto Gabriele: 6