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Stasera in tv: “Borg McEnroe” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Borg McEnroe”, biopic sportivo del 2017 diretto da Janus Metz e interpretato da Sverrir Gudnason, Shia LaBeouf, Stellan Skarsgård, Tuva Novotny, Robert Emms e Jason Forbes.

pubblicato 5 Aprile 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 12:02

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Cast e personaggi

Sverrir Gudnason: Björn Borg
Shia LaBeouf: John McEnroe
Stellan Skarsgård: Lennart Bergelin
Tuva Novotny: Mariana Simionescu
Robert Emms: Vitas Gerulaitis
Jason Forbes: Arthur Ashe
Björn Granath: Bengt Grive
Scott Arthur: Peter Fleming
Tom Datnow: Jimmy Connors
Jane Perry: Kay McEnroe
Thomas Hedengran: Lennart Hyland
David Bamber: John Barrett
Claes Ljungmark: Mats Hasselqvist

Doppiatori italiani

Gianfranco Miranda: Björn Borg
Davide Perino: John McEnroe
Rodolfo Bianchi: Lennart Bergelin
Francesca Fiorentini: Mariana Simionescu
Luca Mannocci: Vitas Gerulaitis
Gabriele Tacchi: Arthur Ashe
Domenico Strati: Bengt Grive
Flavio Aquilone: Peter Fleming
Emanuele Ruzza: Jimmy Connors
Roberta Pellini: Kay McEnroe
Raffaele Palmieri: Lennart Hyland
Franco Mannella: John Barrett
Marco Mete: Mats Hasselqvist

 

Trama e recensione

 

La straordinaria storia di una delle rivalità più accese e spettacolari della storia dello sport, quella tra lo svedese Bjorn Borg e l’americano John McEnroe, due atleti che hanno fatto la storia del tennis mondiale. Due uomini molto diversi tra loro, che si sono dati battaglia dentro e fuori dal campo e che hanno dato vita alla mitica finale di Wimbledon del 1980.

 

 

Note di regia

 

Per me Borg McEnroe è la versione ambientata nel mondo del tennis di Toro scatenato. Racconta di due ragazzi, entrambi in lotta per dimostrare di essere il migliore, per sentirsi importante, per essere qualcuno. Imprigionati nella loro rivalità, una delle più spettacolari nella storia dello sport, hanno finito col fare i conti con loro stessi e con i propri demoni. Sia Björn che John avevano la speciale capacità di spingersi ai limiti e perfino di superarli. Credo che questa sia una peculiarità della maggior parte di coloro che hanno raggiunto grandi risultati. E, nonostante il mondo li vedesse come i perfetti opposti, avevano questa particolarità in comune, e la riconoscevano rispecchiandosi nell’altro. Entrambi giocavano a tennis come se da questo dipendesse la loro stessa vita e, mano a mano che la storia procede, assistiamo a come questi due solitari alla fine abbiano trovato comprensione e amicizia uno nell’altro. Per esplorare il tumulto interiore di Björn e John, il film fa uso di una fotografia cruda, utilizzando molto la camera a mano e la steady-cam per trasmettere un senso di immediatezza e realismo. A questo si contrappongono sequenze volte a creare un’atmosfera ricca, con immagini quasi simboliche che mirano a suggerire l’importanza storica degli eventi. Il film parla di uno scontro tra titani, e questo richiede le dovute proporzioni. Mettiamo lo spettatore nei panni di Björn e di John, ma poi abbandoniamo questo spazio saturo e talvolta claustrofobico per riacquistare una prospettiva più ampia che sottolinei l’importanza del match e la dimensione esistenziale della storia. Essendo un biopic ispirato alla vita di Björn e John, e in particolare alla leggendaria finale di Wimbledon del 1980, Borg McEnroe rievoca un’era dello sport in cui i giocatori di tennis erano delle “rock star” e in cui John e Björn emergevano come i più grandi. Nonostante nel 1980 io stesso fossi solo un bambino, ricordo chiaramente il tennis di quel periodo. Nel 1980 tutta la mia famiglia aspettava la finale di Wimbledon come se fosse la santa omelia alla vigilia di Natale nella cattedrale di St. Paul. Probabilmente io vedevo solo un tipo con una buffa pettinatura che si lamentava e brontolava da una parte della rete e un altro tipo che aveva dei folli scatti di ira dall’altra, eppure in tutto questo c’era una sacralità che ricordo ancora oggi. Adesso so che tutto dipendeva da come quei due atleti fossero stati messi uno contro l’altro. Non si trattava solo di due uomini che giocavano a tennis. Si trattava dello scontro tra due continenti. Due comportamenti, due caratteri opposti messi uno di fronte all’altro. Due modi diversi di essere uomini.

 

Curiosità

  • Il film vinto il premio del pubblico della 12esima Festa del Cinema di Roma.
  • Il figlio di Björn Borg, Leo Borg, interpreta nel film un giovane Björn.
  • Björn Borg è ringraziato nei titoli di coda, ma non John McEnroe.
  • Gli ex professionisti di tennis finlandesi Jarkko Nieminen e Veli Paloheimo hanno preparato gli attori.
  • Björn Borg e John McEnroe si incontrarono per un totale di 14 partite tra il 1978-1981.
  • Molte delle lamentele e delle sfuriate di John McEnroe in campo sono accurate. Ai figli di McEnroe piace divertirsi mostrando clip in cui impazzisce come maledire l’arbitro o distruggere le racchette.
  • Le camicie, i pantaloncini e le tute di Björn Borg e John McEnroe non hanno loghi. Presumibilmente perché si è potuto raggiungere un accordo con Fila (indossato da Borg) o Sergio Tacchini (indossato da McEnroe).
  • Il cappello che Björn Borg indossa all’inizio del film ha il logo della squadra di hockey di Borg, Södertälje Sportklubb (SSK).
  • Nei paesi nordici il film è stato intitolato “Borg”. Il regista Janus Metz è danese e Sverrir Gudnason è svedese.
  • La finale di Wimbledon del 1980 tra Borg e McEnroe, rappresentata nel film, è disponibile nel DVD “The Wimbledon Collection”.
  • Questo è il primo ruolo di Stellan Skarsgård in un film svedese da quando ha recitato in Arn: Tempelriddaren (2007) e Arn: Riket vid vägens slut (2008).
  • Questo è il secondo film di Shia LaBeouf in cui interpreta un atleta reale. Ha interpretato Francis Ouimet ne Il più bel gioco della mia vita (2005).
  • Shia LaBeouf e Stellan Skarsgård avevano precedentemente lavorato a Nymphomaniac – Vol. I e II anche se non hanno condiviso scene insieme.
  • Nella vita reale, Björn Borg e John McEnroe si sono affrontati in 14 partite ufficiali, vincendo ognuno 7 volte. La partita di Wimbledon del 1980 rappresentata nel film è l’unica volta in cui Borg batte McEnroe in una finale del Grande Slam.
  • Shia LaBeouf parla della sua interpretazione e delle affinità caratteriali con McEnroe: “McEnroe e io abbiamo tutto in comune. Appassionato. Perfezionista. Narcisista. Anche io sono un po’ una caricatura…Spesso si cercano paralleli nella propria vita e io sono fortunato perché c’è ne sono molti qui…non vedo l’ora di incontrarlo prima di girare. Non ho altro che amore e rispetto per lui…Lo script è brillante. Siamo tutti qui per questo. Ho pianto la prima volta che l’ho letto. Non è basato su un libro o una biografia. Si basa sul duro lavoro“.
  • Il film costato 7 milioni e mezzo di dollari ne ha incassati nel mondo 3 milioni e 300mila.

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono di Vladislav Delay (QEDA) & Jonas Struck (9. april) con la collaborazione di Jon Ekstrand (Slaughterhouse spacca) e Carl-Johan Sevedag (Clouds Over Cuba).
  • La colonna sonora include i brani “Call Me” dei Blondie e “Stars” di Camille Jones.

TRACK LISTINGS:

1. Prologue
2. The Balcony
3. Garage – The Beginning
4. Tuning the Rackets
5. Rivalry
6. Ice Skating
7. The Pact
8. Mcenroe Press Conference
9. 8mm Memories
10. Pinball
11. Running into the Woods
12. Labbe Talks
13. Suspicious Rituals
14. Be There When He Falls
15. Discovering Borg
16. First Round
17. Peter & John
18. Björn & Labbe
19. Meeting the Press
20. Semifinal
21. Labbe Returns
22. Studio 54
23. Borg Theme
24. Searching for Inner Strength
25. The Art of Tennis
26. Final Match Point
27. Winning
28. The Airport
29. The End

 


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