Born to Run diventa cinema con Matthew McConaughey
Matthew McConaughey sulle tracce dei Tarahumara, popolazione che vive nei selvaggi Copper Canyon dello stato messicano di Chihuahua, in Born to Run
Vinto l’Oscar come Miglior Attore grazie a Dallas Buyers Club e visto in sala negli ultimi mesi con Interstellar, Matthew McConaughey ha un’agenda che definire ricca è dire poco. Ben 3 i film in cantiere, ovvero l’attesissimo The Sea of Trees di Gus Van Sant, Gold di Stephen Gaghan e The Free State of Jones di Gary Ross, con un 4° progetto ufficializzato nelle ultime ore. Secondo quanto riportato da Deadline, infatti, McConaughey sarà il potagonista dell’attamento cinematografico di Born to Run, bestseller del 2009 di Christopher McDougall, giornalista, ex inviato di guerra e runner dilettante che in questo libro ha raccontato il suo viaggio avventuroso sulle tracce dei Tarahumara, popolazione che vive nei selvaggi Copper Canyon dello stato messicano di Chihuahua.
I Tarahumara – “il popolo più gentile, più felice e più forte della terra” – sono i più grandi runner di tutti i tempi, capaci di correre decine di chilometri in condizioni estreme senza apparente fatica e senza subire infortuni. Il loro segreto consiste in una dieta frugale ma perfettamente equilibrata (se escludiamo il topo alla griglia e un distillato locale piuttosto alcolico di cui sono ghiotti), in una tecnica della corsa particolarmente efficace e in un atteggiamento mentale più simile alla saggezza del filosofo che all’aggressività a cui i nostri campioni ci hanno abituato. Coinvolgente e ironico, McDougall punteggia il suo racconto di aneddoti su grandi corridori del passato come Emil Zatopek o Roger Bannister, e di singolari scoperte, arricchite di consigli tecnici e dati scientifici, sul mondo delle ultramaratone. Sapevate che la dieta ideale per un ultramaratoneta è quella vegetariana? E che più le scarpe da running sono ammortizzate più sono pericolose, e che quindi il modo migliore di correre è indossare le scarpe peggiori? E avreste mai immaginato che i corridori raggiungono il picco della velocità a 27 anni, dopo di che comincia un lento ma inesorabile declino?
Ad occuparsi dell’adattamento Matthew Michael Carnahan, con Lorenzo di Bonaventura, Mickey Liddell e Deb Newmyer in cabina di produzione. Edito in Italia da Mondadori, il romanzo è arrivato nel Bel Paese con il chilometrico titolo ‘Born to Run. Un gruppo di superatleti, una tribù nascosta e la corsa più estrema che il mondo abbia visto‘.
Fonte: Comingsoon.net e IBS