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Box Office Story: con Cowboys & Aliens torna in sala l’agente Daniel Craig

3 anni di silenzio per poi uscire in sala con 2 film, senza dimenticare gli altri 3 in produzione. Doveva essere il 2011 del grande rientro per Daniel Craig ma al momento per il celebre James Bond c’è poco da festeggiare. Perché il botteghino non sorride più all’attore inglese da tanto, troppo tempo.

pubblicato 12 Ottobre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 07:42



3 anni di silenzio per poi uscire in sala con 2 film, senza dimenticare gli altri 3 in produzione. Doveva essere il 2011 del grande rientro per Daniel Craig ma al momento per il celebre James Bond c’è poco da festeggiare. Perché il botteghino non sorride più all’attore inglese da tanto, troppo tempo. Visto per la prima volta ad Hollywood nel lontano 2001, con Lara Croft: Tomb Raider, 274 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, Craig nel 2002 intraprende la carriera autoriale grazie a Road to Perdition di Sam Mendes, riuscito ad incassare 181 milioni di dollari worldwide. Tralasciando titoli ‘indipendenti’ come Sylvia, 3 milioni di dollari incassati, The Mother, 3 milioni, l’Amore Fatale, 2 milioni, e Layer Cake, 11 milioni, per Daniel è il 2005 l’anno della svolta.

Con The Jacket, 21 milioni, ma soprattutto con Munich di Steven Spielberg, 130 milioni di dollari raccolti, ottiene quella notorietà che da un lustro andava cercando, presentandosi così in splendida forma dinanzi al suo destino. Perché è il 2006 quando il biondo Daniel a sorpresa supera la concorrenza di attori come Clive Owen, Ewan McGregor e Colin Farrell, ottenendo la parte lasciata vagante da Pierce Brosnan per James Bond nel 21° film dedicato all’agente segreto. Casino Royale viene lodato dalla critica e rilancia lo storico franchise, con 594 milioni di dollari incassati in tutto il mondo. Craig, contro ogni più rosea previsione, si dimostra uno splendido agente segreto, tanto da far gridare al miracolo. E’ nata una stella?

Non del tutto. Almeno non al box office. Perché svestiti i panni di James Bond, l’attore non riesce a ripetersi. Il primo flop arriva con The Invasion, film dalla produzione travagliatissima che tracolla al botteghino. Costato 80 milioni ne incassa appena 40. L’accoppiata con Nicole Kidman si ripete pochi mesi dopo con La Bussola d’Oro. E anche qui la musica non cambia. Costato 180 milioni di dollari, il film ne incassa solo 70 negli Usa, per poi salvarsi con i mercati esteri, tanto da arrivare a toccare i 372 milioni. Troppo pochi per far nascere l’annunciata saga, che si ferma così al primo capitolo. Visto in Flashbacks of a Fool, dramma della Anchor Bay Films riuscito ad incassare appena 1 milione di dollari in tutto il mondo, Craig torna finalmente ad interpretare James Bond.

Quantum of Solace, sequel di Casino Royale, non riesce per poco a ripetere il boom del predecessore, incassando 586 milioni di dollari in tutto il mondo, dopo esserne costati ben 200. Girato Defiance, 51 milioni di dollari worldwide dopo esserne costati 31, Daniel paga il fallimento della MGM, con la produzione del 23° capitolo bondiano rinviata di mese in mese. Saltano così progetti e pellicole, fino a questo 2011 che l’ha visto tornare in grande stile con due titoli particolarmente attesi, ovvero Cowboys & Aliens, in arrivo nei cinema nostrani, e Dream House. Costato 163 milioni di dollari, il primo ne ha raccolti ‘solo’ 166 worldwide, 99 dei quali negli Usa. Pochi, per poter far realmente cassa. Tutt’altra musica con la seconda pellicola, uscita con le ossa rotte dalla tenaglia critica/botteghino. Costato 50 milioni di dollari il thriller della Universal ne ha incassati appena 15, 14 dei quali in America, tanto da far tremare qualche testa tra i produttori. Ma l’agenda di Craig continua ad esser ricca di appuntamenti. Lo rivedremo infatti a breve in Tintin, che ha visto Craig doppiatore, in Uomini che Odiano le Donne, e soprattutto in Bond 23, atteso ritorno in sala di quello 007 che fino ad oggi ha dato le poche, se non uniche, soddisfazioni ‘economiche’ all’attore britannico.