Box Office Story: con Fast & Furious 5 torna Vin Diesel, lo Schwarzenegger del nuovo millennio?
In principio fu Steven Spielberg. E’ il 1997 quando Vin Diesel ‘entra’ nel cast di Salvate il soldato Ryan. Rimasto felicemente colpito dal corto Multi-Facial, Spielberg aggiunge Diesel al cast del film, in realtà già completato, scrivendo una parte ad hoc per lui. Oggi, dopo quasi 15 anni, Vin Diesel può davvero definirsi il nuovo
In principio fu Steven Spielberg. E’ il 1997 quando Vin Diesel ‘entra’ nel cast di Salvate il soldato Ryan. Rimasto felicemente colpito dal corto Multi-Facial, Spielberg aggiunge Diesel al cast del film, in realtà già completato, scrivendo una parte ad hoc per lui. Oggi, dopo quasi 15 anni, Vin Diesel può davvero definirsi il nuovo ‘Re’ dell’action americano. Tanto da trasformarsi in quello che è stato Arnold Schwarzenegger per decenni? Con Fast & Furious 5 l’evoluzione ‘recitativa’ di Diesel è ormai completata, e palese. Battute con il contagocce, espressioni facciali al minimo sindacale, muscoli gonfiati da chissà quanti steroidi, secchiate di action e soprattutto una ricca dose di cazzotti per tutti. Eppure la carriera di Vin non è sempre stata tutta rose e fiori, anzi. Tra il 2000 e il 2001 Diesel diventa una celebrità. Con 1 chilometro da Wall Street abbraccia il genere drammatico. Costato 26 milioni di dollari, il film, che lo vede recitare al fianco di Ben Affleck e Giovanni Ribisi, ne incassa poco meno di 30 in tutto il mondo. Ma la svolta è vicina, e si chiama Pitch Black. Riddick, criminale da strapazzo, autentico antieroe del nuovo millennio, lo trasforma in un’icona. Costato 23 milioni di dollari, il film ne incassa 53 in tutto il mondo, tanto da far decollare Vin grazie a The Fast and the Furious.
E’ il 2001, e alla Universal hanno da poco trovato la gallina dalle uova d’oro. Il film, diretto da Rob Cohen, incassa 207 milioni di dollari in tutto il mondo, dopo esserne costati 38. Il mondo sembra innamorarsi della pelata di Vin, grazie anche ad XXX. Tamarrata senza precedenti, la pellicola si trasforma in un clamoroso successo di pubblico, incassando 277 milioni di dollari worldwide, dopo esserne costati 70. Diesel è sulla cresta dell’onda, ma si rifiuta di girare i sequel dei due fortunati titoli che l’hanno reso famoso. Dice no sia a 2 Fast 2 Furious che a XXX2. La scelta ricade quindi su Compagnie pericolose e Il risolutore. Ed è una scelta sbagliata, perché l film non fanno il botto sperato, incassando 14 milioni di dollari worldwide il primo, e 44 milioni di dollari in tutto il mondo il secondo, dopo esserne costati 36. Capita l’aria che tira ad Hollywood, Vin dice sì al sequel di Pitch Black, The Chronicles of Riddick, sopravvalutato in termini di probabili incassi dalla Universal. Costato uno sproposito, 105 milioni di dollari, ne raccoglie poco più di 50 negli Usa, arrivando ai 115 milioni di dollari worldwide. Troppo pochi per dar via anche ad un terzo capitolo.
Fatto il verso allo Schwarzy ‘alle elementari’ di un tempo, Diesel torna al successo con Missione Tata, 200 milioni di dollari incassati in tutto il mondo dopo esserne costati 56, fallendo immeritatamente la svolta ‘attoriale’ con Prova a incastrarmi. Il suo Jackie Dee DiNorscio, che ci mostra un Diesel invecchiato e ingrassato, conquista la critica ma non il pubblico, trasformando il film di Sidney Lumet in un flop stellare. Costato 13 milioni di dollari, ne incassa 2,636,637 in tutto il mondo. Appena 1,173,643 dollari negli Usa. Capito di non poter abbandonare l’action, Vin torna al genere fantascientifico con il pessimo Babylon A.D.. Costato 70 milioni di dollari, il film di Mathieu Kassovitz ne incassa appena 22 negli Usa, salvandosi solo grazie ai mercati esteri, che gli permettono di arrivare ad un totale di 72 milioni. Dopo un breve cameo in The Fast and the Furious: Tokyo Drift, Diesel capisce che è scoccata l’ora di tornare ‘a casa’ con Fast and Furious. E fa centro, perché il quarto capitolo della serie abbatte diversi record, incassando 353 milioni di dollari worldwide e rilanciando il franchise, oltre la carriera del suo protagonista. Perché grazie a Fast & Furious 5, riuscito ad incassare ben 92 milioni di dollari in 4 giorni appena di programmazione americana, Diesel ha l’occasione di una vita: Trasformarsi nell’action man di Hollywood, una volta per tutte.