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Box Office Usa 1-3 novembre: Ender’s Game primo – boom estero per Thor 2

Ancora sci-fi in testa al botteghino Usa grazie ad Ender’s Game

pubblicato 3 Novembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 07:50

Costato 110 milioni di dollari, Ender’s Game di Gavin Hood era chiamato ad un primo weekend ricco per rientrare delle possenti spese, senza però riuscire completamente nell’impresa. La pellicola ha infatti incassato circa 28 milioni al debutto, con una media per sala di 8,218 dollari. Un esordio tutt’altro che eccezionale, visto che il mercato di riferimento del titolo Lionsgate / Summit era ed è proprio quello statunitense, per un film che dovrà abbattere la soglia dei 200 milioni worldwide per rientrare del budget. Sarà dura.

Dopo la partenza lanciata di 7 giorni fa, a scivolare in seconda posizione è Jackass Presents: Bad Grandpa. Calo contenuto negli incassi per il film Paramount, arrivato ai 62,058,000 dollari d’incasso dopo due fine settimana di programmazione. Ne è costati solo 15. Successo garantito. Terza e quarta posizione per le altre due new entry forti del weekend. Ovvero il cartoon Free Birds e la commedia Last Vegas. Costata 55 milioni, la pellicola Relativity ne ha incassati 16.2 in 3 giorni, con una media per sala di 4,336 dollari, mentre quella CBS Films, costata solo 28 milioni, è arrivata ai 16.5, con una media per sala di 5,390 dollari.

Chi continua a tenere è lo straordinario Gravity 3D di Cuaron, arrivato ai 219,196,000 dollari, così come Captain Phillips della Sony-Columbia, arrivato agli 82,551,000 dollari e ormai quasi certo di sfondare il tetto dei 100. Muro abbattuto da Piovono Polpette 2, a quota 106,195,000 dollari, mentre la ‘palma’ di flop del mese va di diritto a The Counselor di Ridley Scott, massacrato dalla critica, già ad un passo dall’addio alla chart e con solo 13,368,000 dollari in cassa, dopo aver dovuto digerire un fine settimana da 1,051 dollari a copia. Un disastro. A salvare la Fox il limitato budget, pari a 25 milioni. Sempre più sorprendente, invece, 12 Years a Slave. Salito a 410 copie nel fine settimana (+287 rispetto a 7 giorni fa), il titolo di Steve McQueen ha incassato quasi 4 milioni e mezzo di dollari in 3 giorni, arrivando ad un totale di 8,760,000 dollari. Sua la media per sala più alta della Top10, pari a 11,220 dollari. C’è odore di Oscar quasi garantito. Da segnalare infine i 32 milioni in cassa di Carrie e i 21 del deludente Escape Plan, il milione e poco più di About Time, lanciato in 175 copie appena (6,286 dollari la media), il disastroso Diana, con 64,900 dollari al debutto e una pessima media di 1,708 dollari, e l’annunciato successo di Dallas Buyers Club, in arrivo al Festival di Roma, partito con solo 9 copie e in grado di incassare 264,12 dollari, con una media per sala di 29,348 dollari.

Fine settimana a senso unico il prossimo grazie allo sbarco monster di Thor: The Dark World, risucito ad incassare ben 110 milioni di dollari nei mercati in cui si è già fatto vedere. Due anni fa il primo capitolo raccolse 65,723,338 dollari al debutto, mentre Iron Man 2, nel 2008, arrivò ai 98,618,668. Irragiungibili, ovviamente, i 207,438,708 dollari targati The Avengers, così’ come i 174,144,585 di Iron Man 3. O forse no?