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Box Office Usa: 300: l’Alba di un Impero batte Mr. Peabody & Sherman

Box Office Usa 7/9 marzo – Mr. Peabody & Sherman della Dreamworks sconfitto dal prequel/sequel di 300, mentre vola con 4 sale appena The Grand Budapest Hotel

pubblicato 9 Marzo 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 03:33

7 anni dopo i 70,885,301 dollari al debutto (e senza 3D) del film di Zack Snyder, 300 di Frank Miller è tornato nei cinema d’America con l’atteso e temuto prequel/sequel, l’Alba di un Impero, costato 110 milioni, trainato dal sovrapprezzo della terza dimensione e subito in testa al box office Usa. Poco più di 45 i milioni di dollari incassati e una media per sala di 12,983 dollari per la pellicola Warner, che ne ha così persi circa 25 rispetto all’esordio del 2007. Difficilmente verranno replicati i 210,614,939 dollari dell’originale, mentre è facile immaginare un boom estero che abbatta agevolmente i 245,453,242 dollari internazionali rastrellati da Snyder. Pronti, via e 88 milioni sono stati incassati fuori dai confini americani, per un totale worldwide di 132,850,000 dollari.

Anche se con più copie a disposizione (quasi 4000) Mr. Peabody & Sherman della Dreamworks Animation si è dovuto accontentare della medaglia d’argento. Costata 145 milioni di dollari, la pellicola diretta da Rob Minkoff ne ha incassati ‘solo’ 32 e mezzo in 72 ore, con una media per sala di 8,261 dollari. Siamo sopra ai 21,312,625 dollari di Turbo e ai 23,773,465 dollari de Le 5 Leggende, ma sotto i 43,639,736 de I Croods e ai 43,732,319 dollari di Dragon Trainer, solo per ricordare gli ultimi titoli ‘originali’ dello studios. Vedremo se e quanto reggerrà con il passare dei giorni. Primo 7 giorni fa, l’action Non-Stop della Universal è inevitabilmente sceso in terza posizione, con altri 15 milioni in cassa e un totale arrivato ai 52 milioni, mentre chi continua ad incassare è The LEGO Movie, con 225 milioni in tasca dopo 5 fine settimana di programmazione.

Calo scontato ed importante (oltre il 60% sugli incassi) per il biblico Son of God, comunque più che soddisfatto visti i 41.5 milioni di dollari incassati, con Monuments Men arrivato ai 71 milioni e Frozen ai 393 milioni. Il sogno dei 400 casalinghi, dopo aver abbattuto il muro del miliardo di dollari worldwide (1,009,451,000 $ per la precisione), è davvero lì, a portata di mano. +122.9% sugli incassi e ritorno in Top10 dopo il trionfo agli Oscar per 12 anni Schiavo, che ha così superato i 53 milioni di dollari d’incasso (143 in tutto il mondo), con 3 Days to Kill arrivato ai 25 milioni, Ride Along ai 130 e RoboCop ai 55, che diventano 190 a livello internazionale. Dopo la sfornata di statuette interessante +46.7% anche per Dallas Buyers Club, che ha toccato quota 26 milioni (ne è costati 5), con un +1.2% a riportare Gravity in Top15 e a un totale di 271,813,000 dollari. Boom all’esordio con 4 copie appena per The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che ha rastrellato 800.000 dollari in 3 giorni.

Fine settimana di coppia il prossimo grazie agli arrivi di The Single Moms Club, settimo film di Tyler Perry negli ultimi 4 anni, e soprattutto Need for Speed, film Disney diretto da Scott Waugh che punta a lanciare un nuovo franchise automobilistico alla F&F. Ma riuscirà nell’impresa?