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Box Office Usa – Frozen conquista la vetta – delude Out of the Furnace

Box Office Usa 6/8 dicembre – principesse Disney al comando del box office Usa grazie a Frozen, in attesa del ciclone Lo Hobbit

pubblicato 8 Dicembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 06:24

Primo per un niente, ma comunque primo. Frozen, splendido cartoon Disney che segnerà queste feste 2013, ha fatto sua la vetta del box office Usa dopo il 2° posto di 7 giorni fa. 31,641,000 i dollari incassati dalla pellicola in 72 ore di programmazione, per un totale arrivato ai 134 milioni di dollari. Cadrà, questo è poco ma sicuro, il muro dei 200 milioni casalinghi, stracciando così sia i 189,422,889 di Ralph Spaccatutto che i 200 di Rapunzel. 56 quelli incassati all’estero, anche se il film deve ancora uscire quasi ovunque, Italia inclusa, per un totale di 190 milioni. Dopo 15 giorni di dominio ha così abbandonato il trono Hunger Games: la Ragazza di Fuoco, in realtà secondo davvero per poco. 27 i milioni di dollari raccolti dalla pellicola Lionsgate. Totale: 336,664,956 dollari. Si avvicinano sempre più i 366,986,595 dollari di Cattivissimo Me 2, secondo incasso dell’anno negli Usa, così come i 409,013,994 dollari di Iron Man 3. Il primo capitolo, dopo 3 weekend di programmazione, aveva 302,450,722 dollari in cassa, per poi chiudere a quota 408,010,692 dollari. Un risultato che il sequel firmato Lawrence dovrebbe superare, mentre worldwide la Ragazza di Fuoco ha già toccato quota 674 milioni di dollari. Ad un niente i 691,247,768 dollari del 2012. 337 quelli incassati fuori dagli Usa, contro i 283,237,076 incassati dal primo capitolo.

Solo terza la vera novità del fine settimana, ovvero Out of the Furnace, un mese fa in Concorso al Festival Internazionale del Film di Roma. Poco meno di 5 milioni e mezzo di dollari per la pellicola con Christian Bale mattatore, ed una media per sala di appena 2,523 dollari. Un debutto assai deludente. Chi si avvicina sempre più al traguardo dei 200 milioni è Thor: The Dark World, avendo toccato quota 194 milioni di dollari, diventati 611 in ambito internazionale grazie ai 417 milioni ‘esteri’, con Delivery Man arrivato ai 25 milioni di dollari ed Homefront ai 15 milioni. Sono invece poco più di 8 i milioni di dollari in tasca a Philomena, con The Book Thief a quota 12 e The Best Man Holiday arrivato ai 67. Sono invece diventati 60 i milioni di dollari di Last Vegas e 35 quelli in tasca a 12 Years a Slave, 12 quelli di Dallas Buyers Club e 2 quelli di Nebraska, con Jackass Presents: Bad Grandpa arrivato ai 100 tondi tondi. Lanciato in 4 copie appena è boom per Inside Llewyn Davis dei Coen, con 402,000 dollari incassati e una media superiore ai 100.000 dollari per sala, con Mandela: Long Walk to Freedom arrivato ai 184.000 euro e La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino in grado di incassarne altri 88,478. Totale: 395,440 dollari, con 23 cinema a disposizione. Da segnalare infine il pessimo esordio di Venuto al mondo, film di Sergio Castellitto uscito in 10 sale eppure incapace di andare oltre i 13,900 dollari, e il disastro Oldoby, crollato di un -67% sugli incassi dopo il terribile weekend di debutto, per un totale di appena 2 milioni di dollari. Ne è costati 37.

Weekend di coppia il prossimo, tralasciando le 6 copie di American Hustle e le 14 di Saving Mr. Banks, con Tyler Perry pronto a far cassa grazie a ‘A Madea Christmas‘, ma ovviamente impossibilitato a battere Lo Hobbit 2. 4000 le copie tra le mani di Peter Jackson, chiamato a stracciare gli 84,617,303 dollari incassati un anno fa in 72 ore dal primo capitolo, poi arrivato ai 303,003,568 a fine corsa. Riuscirà il Drago Smaug a fare di meglio?

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