Stasera in tv: “Burraco Fatale”con Claudia Gerini su Rai 2
Su Rai 2 “Burraco Fatale”, commedia del 2020 di Giuliana Gamba con Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Caterina Guzzanti Paola Minaccioni e Loretta Goggi.
Burraco Fatale per Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti e Loretta Goggi, la commedia al femminile diretta da Giuliana Gamba su Rai 2.
Burraco Fatale – Cast e personaggi
Claudia Gerini: Irma
Angela Finocchiaro: Eugenia
Caterina Guzzanti: Miranda
Paola Minaccioni: Rina
Mohamed Zouaoui: Kalid
Loretta Goggi: Sibilla
Michela Quattrociocche: Ada
Pino Quartullo: Marco
Antonello Fassari: padre di Rina
Samuel Vargu: Alex
Morena Gentile: Paola
Salvatore Mazza: uomo nella bisca clandestina
Margherita Mazzucco: figlia di Miranda
Burraco Fatale – Trama e trailer
La trama ufficiale: Irma, Eugenia, Miranda e Rina sono quattro donne diverse, ognuna con il proprio carattere, le proprie debolezze e le proprie eccentricità, ma legate da un’amicizia scandita dalle loro irrinunciabili partite a carte. Quando decidono di partecipare a un torneo nazionale di burraco e uscire dalla loro quotidianità, si ritroveranno improvvisamente a carte scoperte. La vita offre sempre una seconda occasione ed è proprio il gioco del burraco a insegnarci che una partita va giocata fino in fondo.
Chi è Mohamed Zouaoui (Kalid)?
Nato a Mahdia, in Tunisia, e figlio di un ex insegnante, è stato una promessa del calcio tunisino, giocando nelle varie categorie giovanili fino all’età di 20 anni nella squadra della sua città natale, Équipe Makarem de Mahdia EMM . Ha poi fatto il fotografo e il capo animatore in strutture turistiche nel sud e nel nord Italia. Nel 2004 ottiene il suo primo ruolo come attore nella miniserie TV “Posso chiamarti amore?” di Paolo Bianchini. Partecipa poi a diverse fiction italiane: “Nassiryia – Per non dimenticare”, “Capri”, “R.I.S. – Delitti imperfetti”. Nel 2007 prende parte alla miniserie “Liberi di giocare” con Pierfrancesco Favino, trasmessa su Raiuno in prima serata, per la regia di Francesco Miccichè. Al cinema esordisce nel 2008 con una parte nel film “L’ultimo Pulcinella” con la regia di Maurizio Scaparro. Nel 2009 recita in “I mostri oggi” per la regia di Enrico Oldoini, e poi nel cast del film “Il padre e lo straniero” con la regia di Ricky Tognazzi. Nel 2010 arriva un ruolo di rilievo nel film “I fiori di Kirkuk” del regista Fariborz Kamkari, nel quale interpreta un colonnello dell’esercito iracheno, interpretazione che gli ha valso diversi premi e riconoscimenti, tra cui nel 2010 il Premio Flaiano del Chieti Film Festival, e nel 2011 il Globo d’Oro al miglior attore rivelazione. Nel 2012 è protagonista del film indipendente “Carta Bianca”, del regista colombiano Andreas Maldonado, film tratto da una storia vera. Tra il 2014 e il 2016 Zouaoui prende parte in diversi progetti tra film, cortometraggi e serie TV. Solo per citarne alcuni: “Amici come noi” con Pio e Amedeo; “Dimmelo con il cuore” di Alfonso Ciccarelli; “Effetto Domino” di Alessandro Rossetto; e “Non c’è più religione” diretto da Luca Miniero e interpretato da Claudio Bisio, Angela Finocchiaro e Alessandro Gassmann. Nel 2018 prende parte al film “Beirut”, per la regia di Brad Anderson con Jon Hamm e Rosamund Pike. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival del 2018. Nello stesso anno è protagonista assoluto del film italo-marocchino “Catharsys or The Afina Tales of the Lost World”, presentato in concorso in diversi festival importanti, tra cui il Torino Film Festival e il Festival Internazionale del Film di Marrakech. Nel 2019 è protagonista dei film “Greetings from ISIS” di Mehdi Elkhoudy. Tra i suoi ultimi lavori, “Karim” di Federico Alotto, una spy story ambientata tra Siria e Italia di cui Mohamed è protagonista al fianco di Valentina Cervi, Fabio Fulco e Stella Egitto.
Giuliana Gamba (regia e sceneggiatura) & Francesco Ranieri Martinotti (sceneggiatura)
Giuliana Gamba, nata a Urbino, è laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Firenze, indirizzo Storia del cinema con il prof. Pio Baldelli. Collabora col Gruppo del Teatro “La Maddalena”, con Dacia Maraini, Patrizia Carraro, Barbara Alberti. Esordisce alla regia nel 1986 con il film “Profumo” interpretato da Florence Guerin. Negli anni ha lavorato per la RAI, ideando e scrivendo numerosi film e documentari. È membro della Fondazione “Cinema nel presente” di cui fanno parte 30 registi italiani tra i quali Ettore Scola, Citto Maselli, Gillo Pontecorvo, Mario Monicelli. Nell’ambito dell’attività della Fondazione ha collaborato alla realizzazione di 10 film documentari tra cui: “GS, Genova 2001”.)
Regista e sceneggiatore. Francesco Ranieri Martinotti è tra i fondatori delle Giornate degli Autori del Festival di Venezia. Nel 1993 dirige “Abissinia”, un noir ambientato a Rimini che è stato selezionato al Festival di Cannes alla ‘Semaine de la Critique’. Il film viene premiato con il David di Donatello per la miglior opera prima. Sempre con “Abissinia” partecipa al Sundance Film Festival di Robert Redford. Il 1997 è l’anno del successo con “Cresceranno i carciofi a Mimongo”, seguito l’anno successivo da “Branchie”. Oltre a dirigere Alessandro Siani in due dei suoi lungometraggi più riusciti, Martinotti è stato consigliere di amministrazione nel board dell’European Film Academy di Berlino presieduta da Wim Wenders. Nel 2012 realizza il documentario “Furio Scarpelli: Il racconto prima di tutto” su uno dei principali sceneggiatori italiani. Il film, presentato al Festival di Torino, è stato anche candidato al Nastro d’Argento.
Note di regia
Ho raccontato uno sfaccettato universo femminile che si svela attraverso la vita di quattro donne di mezza età. Per loro l’amore si è trasformato in utopia e le carte gli permettono di evadere dalle insoddisfazioni della vita di coppia. È anche un film, questo, sulle seconde possibilità: le protagoniste si rifugiano dietro un cinismo di facciata, adoperano l’arte della civetteria di provincia, ma non hanno sopito il naturale bisogno di affetto, la voglia di abbandonarsi a sentimenti forti. Ognuna di loro cerca, con alterne fortune, il riscatto che una vita borghese non riesce a comprare. Il film l’ho concepito come una favola moderna dal respiro internazionale. Tiene salde le sue radici nella tradizione della commedia all’italiana e si intreccia con i canoni delle love story che da sempre fanno sognare il pubblico. [Giuliana Gamba]
La colonna sonora
- Le musiche originali di “Burraco Fatale” sono di Paolo Buonvino (L’ultimo bacio, Manuale d’amore, Romanzo criminale, Padri e figlie, Caos calmo, La matassa, Silvio Forever).