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By the sea: le recensioni Americane e Italiane

“By The Sea” sotto la lente dei critici

di carla
pubblicato 16 Novembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 11:07

E’ uscito la settimana scorsa il film drammatico By the Sea diretto da Angelina Jolie Pitt con Angelina Jolie, Brad Pitt, Mélanie Laurent, Niels Arestrup, Richard Bohringer, Melvil Poupaud, Sarah Naudi. L’avete visto? Vi è piaciuto? Oggi leggiamo insieme le recensioni Americane e Italiane. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto solo il 32% di voti positivi. Pochino. Vediamo nel dettaglio.

Ty Burr – Boston Globe: “By the Sea” può semplicemente esistere come un film per Angelina Jolie e Brad Pitt. Due ore di vacanza, voyeurismo, e la terapia del matrimonio, dove io e te non siamo invitati. Voto: 2/4

Joe Morgenstern – Wall Street Journal: Cosa c’è di sbagliato in queste persone tristi?

Travis Hopson – Examiner.com: Una bella ma dolorosa grave novità. Voto: 2.5 / 5

Kyle Anderson – Nerdist: è poco più di una nozione che passa, è un suggerimento di un film che avrebbe dovuto essere migliore di quanto non sia. Voto: 2.5 / 5

Eric Kohn – Indiewire: Lo scenario è troppo bello per tutto il pathos.

Drew McWeeny – HitFix: c’è molto se siete dell’umore giusto. Voto: B

Anders Wright – San Diego Union-Tribune: è ambizioso, anche se a volte attraversa quella linea fatale che si estende tra arte, verità, bellezza e, purtroppo, l’indulgenza. Voto: 2/4

Joe Neumaier – TIME Magazine: Jolie Pitt, dirigendo se stessa per la prima volta, è coraggiosa come sempre.

Stephanie Merry – Washington Post: “By the Sea” è abbagliante così come lo sono le sue star. Ma sollevando strati su strati di squisita noia rivela il vuoto. Voto: 1.5 / 4

Andrew O’Hehir – Salon.com: “By the Sea” ha i suoi momenti. Momenti di bellezza e momenti di quello che sembra genuina introspezione. Momenti di stupido, fascino innocente. Momenti di amore, e momenti di profumo commerciale. Un buon numero di questi momenti, in realtà.

Bilge Ebiri – New York Magazine / Vulture: c’è qualcosa che è abbastanza potente se si sta sulla sua lunghezza d’onda.

Staci Layne Wilson – AtHomeInHollywood.com: I personaggi non sono solo antipatici, passivi-aggressivi, ma anche noiosi e prevedibili. Aggiungi dialoghi incredibilmente stupidi, ed è tutto in picchiata.

Matt Donato – We Got This Covered: Il problema non è che By The Sea è un progetto di vanità, è che By The Sea si trascina, è irrilevante, e non riesce a fare uso di forti performance principali e di un nucleo appassionato. Voto: 5/10

Edward Douglas – ComingSoon.net: Angelina Jolie Pitt ha creato un film che lei potrebbe voler guardare… ma nessun altro. Voto: 4/10

Jake Coyle – Associated Press: Troppo languido e abilmente accessoriato per funzionare come previsto. Voto: 2/4

Harvey S. Karten – Compuserve: Un progetto di vanità inerte. Voto: C

Katie Walsh – The playlist: L’insistenza di Angelina Jolie sulla creazione di un pezzo che riflette la dura condizione interiore di una persona che lotta per capire se stessa come moglie e come una donna al mondo è lodevole, e dimostra la sua crescita come regista. Voto: B

Paolo D’Agostini – la Repubblica: Se lo sguardo va all’orologio e non si vede l’ora che il film finisca, qualcosa non va. (…) Se fosse letteratura sarebbe una novella, che in mani talentuose potrebbe fare scintille. Non è letteratura e neanche cinema, ma caricatura dalle pretese molto artistiche, con tutti i vizi dello sguardo americano sull’Europa.

Paolo Mereghetti – Il corriere della sera: Troppi silenzi e inquadrature arty, troppi primi piani, troppi svolazzi di gonne, troppe falde di improbabili cappelli. La Jolie cerca con testardaggine un cinema che guarda all’Europa e non a Hollywood ma le manca la forza dell’autore e la necessità dello stile. E’ un cinema che resta a metà, lontano dallo spettacolo, ma anche dal rigore, né carne e né pesce. Ammirevole la Jolie a cercarlo ma poi incapace di farlo fino in fondo.

Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: In fondo By the Sea pare un’autocelebrazione, su un traslato filo biografico, della real coppia di Hollywood.

Massimo Bertarelli – il Giornale: Due ore di sbadigli in camera da letto e in platea.