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Cafarnao – Caos e miracoli: trailer italiano e poster del film premiato a Cannes 2018

Cafarnao: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Nadine Labaki nei cinema italiani dal 11 aprile 2019.

pubblicato 23 Marzo 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 20:24

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Lucky Red ha reso disponibile il trailer italiano del film Cafarnao – Caos e miracoli di Nadine Labaki, in arrivo nelle sale italiane dl’11 aprile 2019.

Candidato agli Oscar e ai Golden Globe 2018 nella categoria miglior film straniero e vincitore del Premio della Giuria a Cannes, il film narra la vicenda di Zain, un bambino coraggioso di Beirut che decide di ribellarsi alla vita difficile a cui sembra essere destinato.

Dopo il sorprendente esordio alla regia con Caramel nel 2007, la cineasta libanese torna dietro la macchina da presa per raccontare, ancora una volta, la complessa realtà della Beirut contemporanea, stavolta attraverso lo sguardo emozionante del piccolo Zain.

 

Zain ha dodici anni, ha una famiglia numerosa e dal suo sguardo trapela il dramma vissuto da un intero Paese. Siamo a Beirut, nei quartieri più disagiati della città. Zaid non ha però perso la speranza ed è pronto a ribellarsi al sistema, portando in tribunale i suoi stessi genitori…

 

“Cafarnao – Caos e miracoli” è frutto di mesi di ricerca sul campo della regista, che nella realizzazione dell’opera ha coinvolto attori non professionisti e con esistenze molto vicine a quelle raccontate nel film.

Il giovane protagonista è stato individuato nel 2016 nel suo quartiere a Beirut dalla direttrice del casting che rimase subito affascinata dalla complessità del suo carattere: una sintesi di umorismo e straziante carisma, che fa di lui la
“perla rara” che Nadine Labaki stava cercando.

 

 

La regista Nadine Labaki motiva la scelta del titolo “Cafarnao”.

[quote layout=”big”]È un titolo che si è imposto da solo senza che me ne rendessi conto. Quando ho iniziato a riflettere sulla storia, mio marito Khaled mi ha suggerito di scrivere su una lavagna bianca che avevamo posizionato in mezzo al soggiorno tutti i temi che volevo trattare, tutte le mie ossessioni del momento, tutte le idee che volevo approfondire, visto che il mio modo di procedere è questo. Prendendo un po’ di distanza rispetto a quella lavagna, gli ho detto “Certo che tutti questi spunti formano un vero cafarnao! Questo film sarà (un) cafarnao”.[/quote]

 

Labaki racconta genesi e fonti d’ispirazione del film.

[quote layout=”big”]Cafarnao è un film di finzione costruito a partire da cose che ho visto e vissuto nel corso delle mie ricerche sul campo. Nulla è frutto di fantasia o immaginazione, al contrario, tutto quello che vediamo è il risultato delle mie visite nei quartieri svantaggiati, nei centri di detenzione, nelle carceri minorili, dove mi sono recata da sola, nascosta sotto il mio berretto e gli occhiali scuri. Il film ha richiesto tre anni di ricerche perché avevo bisogno di padroneggiare il mio soggetto, di osservarlo a occhio nudo, non avendolo vissuto di persona. Contestualmente ho capito che stavo affrontando una causa talmente complessa e delicata, che mi tocca tanto quanto mi è lontana, che era essenziale che mi confondessi nella realtà di quegli esseri umani, mi imbevessi delle loro storie, della loro collera e frustrazione per riuscire a restituirla al meglio nel film. Avevo bisogno di cominciare a credere alla mia storia prima di poterla raccontare. Poi le riprese si sono svolte in alcune zone disagiate, tra mura che sono state testimoni di drammi identici, con un intervento sugli ambienti ridotto al minimo e degli attori a cui ho semplicemente chiesto di essere se stessi. Il loro vissuto è stato diretto in modo da servire allo scopo. E questa è anche la ragione per cui le riprese sono durate 6 mesi e ho girato più di 520 ore di materiale.[/quote]