Cannes 2009: domani si comincia
Sul poster del 62° Festival di Cannes c’è un fotogramma de L’avventura, con Monica Vitti di spalle. Il capolavoro di Antonioni è stato scelto per inquadrare quindi questa edizione di grandi maestri, ma soprattutto, il 20 maggio, verrà proiettata la sua versione restaurata nella sezione Cannes Classics. Accanto a lui ci sono altri nomi italiani,
Sul poster del 62° Festival di Cannes c’è un fotogramma de L’avventura, con Monica Vitti di spalle. Il capolavoro di Antonioni è stato scelto per inquadrare quindi questa edizione di grandi maestri, ma soprattutto, il 20 maggio, verrà proiettata la sua versione restaurata nella sezione Cannes Classics. Accanto a lui ci sono altri nomi italiani, da Germi a Leone, a 20 anni dalla sua scomparsa.
Si dice che quest’anno sulla Croisette sarà molto evidente la crisi: pochi nomi di grande richiamo popolare, a cominciare giusto da un solo nome americano in concorso, ovvero Quentin Tarantino. E quindi di conseguenza alberghi con ancora stanze vuote, un ricco Marché du Film, il motore economico diretto da Jerome Paillard, che comunque si stima abbia addirittura perso il 25% di iscrizioni, e, come si diceva prima, meno persone del solito davanti alla passerella.
Poco male: nell’anno della crisi, Cannes sfoggia un cartellone che sembra andare sul sicuro. In concorso ci sono infatti nomi che tutti i festival vorrebbero, tutti assieme. Dalle passioni di Almodovar a quelle della Campion, dai provocatori Haneke e Von Trier alle commedie di Loach e Ang Lee, fino alla ciurma orientale formata da nomi fondamentali nel panorama internazionale, con To, Park e Tsai in testa. Non mancano poi grandi ritorni come quello di Suleiman e Resnais, e l’unico nome italiano, ovvero Bellocchio.
Domani si parte, insomma, e sarà grande cinema fino al 24 maggio, quando verranno assegnati i premi di questa edizione. E domani è il grande giorno della Pixar, con Up ad aprire ufficialmente Cannes 2009: è la prima volta che un film d’animazione ha tanto onore. Per la Pixar, tuttavia, è un anno da incorniciare totalmente: dopo Cannes, il regista Pete Docter, Lasseter & co. saranno a Venezia per ritirare il Leone d’Oro alla carriera e per presentare, tra altre sorprese, le versioni 3D dei due Toy Story, oltre alla prima italiana di Up.
La presenza di Up nel fuori concorso conferma, come sempre, che il grande cinema non bisogna affatto ricercarlo solo nel concorso ufficiale. Amenabar, Gilliam, Gondry, Raimi e Coppola (addirittura nella Quinzaine, come sappiamo) non concorrono per la Palma d’Oro, ma attireranno gran parte dell’attenzione della critica, giustamente.
Insomma: molti fra gli autori più acclamati, discussi e studiati del momento; una Quinzaine che ci presenta forse la sorpresa più grande del festival; il “solito” Un certain regard che ospita grandi nomi come Bong Joon Ho e Cristian Mungiu; le star che, anche se non come gli anni precedenti, non mancheranno; un’insolita presenza horror (Antichrist, Thirst e Drag me to Hell), e tanto altro ancora. La crisi c’è, ma chi sarà a Cannes potrà per qualche giorno dimenticarsela. Almeno sulla carta.