Cannes 2015: tutti i film presenti in Quinzaine des Réalisateurs e Semaine de la Critique
Gomes, Saulnier, Van Dormael, Miike e Desplechin sono i colpi della Quinzaine des Réalisateurs versione 2015, mentre in della Semaine de la Critique troviamo l’opera prima dell’italiano Jonas Carpignano
C’è chi non a torto ha parlato di un gran Concorso, mentre ancora si attendono gli ultimi colpi a sorpresa di Fremaux – nelle ultime ore scendono le quotazioni di Gaspar Noé, mentre tutto tace sul fronte Apichatpong Weerasethakul e Terence Davies. Vedremo. Tuttavia a colpire è ancora una volta la Quinzaine des Réalisateurs, che inanella due/tre stoccate notevoli, roba potenzialmente da Concorso principale per dire. Tre nomi su tutti, a scatola chiusa: Gomes, Desplechin e Van Dormael. Come sempre ci sono anche quei solleticanti progetti che ti aspetti di trovare in Quinzaine; dal canto nostro sappiamo già di avere il film di genere da seguire, ovvero Green Room di Jeremy Saulnier, e quello più pazzo e feticista, addirittura tra i mediometraggi, ovvero Kung Fury (con un redivivo David Hasselhoff peraltro). Senza contare Takashi Miike in proiezione speciale ed il film che di chiusura, ovvero Dope di Rick Famuyiwa, passato dal Sundance.
Diverso il discorso relativo alla Semaine de la Critique, sezione meno esuberante ma altrettanto di richiamo. Anche quest’anno c’è un film italiano, dopo Salvo nel 2013 e Più buio di mezzanotte la scorsa edizione. Si tratta di Jonas Carpignano, che porta il suo Mediterranea, incentrato sulla vicenda di due ragazzi africani del Burkina Faso che entrano illegalmente in Italia. Trattasi di un’opera prima. Presenza italiana pure sul fronte cortometraggi, dove troviamo Varicella di Fulvio Risuleo. Sempre per restare in tema Semaine, il film d’apertura, Les Anarchistes, segna il ritorno a Cannes di Adèle Exarchopoulos a due anni dal fenomeno La vita d’Adele, per un film in costume che si svolge a cavallo tra i secoli XIX e XX. In totale questa sezione presenta quattro film tra le proiezioni speciali e sette in concorso, più dieci tra corti e mediometraggi.
Di seguito trovate il programma per intero sia della Quinzaine des Réalisateurs che della Semaine de la Critique. Due curiosità in numeri prima di lasciarvi però: in Quinzaine la selezione ha previsto il vaglio di 1623 film, mentre quella della Semaine 1100.
Quinzaine des Réalisateurs
FILM D’APERTURA
In the Shadow of Women, Philippe Garrel (Francia)
SELEZIONE
Allende mi abuelo Allende, di Marcia Tambutti (Cile-Messico)
A Perfect Day, di Fernando León de Aranoa (Spagna)
Arabian Nights, di Miguel Gomes (Portogallo)
The Brand New Testament, di Jaco Van Dormael (Lussenburgo-Francia-Belgio)
The Cowboys, di Thomas Bidegain (Francia)
Embrace of the Serpent, di Ciro Guerra (Col-Ven-Arg)
Fatima, di Philippe Faucon (Francia)
Green Room, di Jeremy Saulnier (USA)
The Here After (Efterskalv), Magnus von Horn (Francia-Polonia-Svezia)
Much Loved, di Nabil Ayouch (Marocco-Francia)
Mustang, di Deniz Gamze Ergüven (Francia)
My Golden Days (Trois souvenirs de ma jeunesse), di Arnaud Desplechin (Francia)
Peace to Us in Our Dreams, di Sharunas Bartas (Lituania-Francia)
Songs My Brothers Taught Me, di Chloé Zhao (US)
PROIEZIONE SPECIALE
Yakuza Apocalypse : The Great War of the Underworld (Gokudo daisenso), di Takashi Miike (Giappone)
FILM DI CHIUSURA
Dope, di Rick Famuyiwa (USA)
Semaine de la Critique
FILM D’APERTURA
The Anarchists (Les Anarchistes), di Elie Wajeman (Francia)
SELEZIONE
Dégradé, di Tarzan and Arab Nasser (Palestina-Francia-Qatar)
Krisha, di Trey Edward Shults (USA)
Mediterranea, di Jonas Carpignano (Italia-Francia-USA-Germania)
The Wakhan Front (Ni le ciel ni la terre), di Clément Cogitore (Francia-Belgio)
Paulina (La patota), di Santiago Mitre (Argentina-Brasile-Francia)
Sleeping Giant, di Andrew Cividino (Canada)
La tierra y la sombra (Land and Shade), di César Augusto Acevedo (Colombia-Francia-Olanda-Cile-Brasile)
PROIEZIONI SPECIALI
Coin Locker Girl, di HAN Jun-hee (Corea del Sud)
Les Deux Amis, di Louis Garrel (Francia)