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Cannes 2018: ecco i film in Quinzaine des Réalisateurs

Festival di Cannes 2018: tre italiani per l’edizione numero 50, nonché l’ultima di Edouard Waintrop, con una Quinzaine des Réalisateurs destinata perciò a cambiare pelle dal prossimo anno

pubblicato 17 Aprile 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 21:08

Giunta alla cinquantesima edizione, la Quinzaine des Réalisateurs negli anni ha acquisito uno status tutto suo. Tanti e d’innegabile rilievo i nomi transitati dalle sue parti, da (semi)sconosciuti ad autori già affermati. Sarà anche l’ultima edizione di Edouard Waintrop, colui che presiede la commissione che all’atto pratico ha scelto i film dal 2012 a oggi. A novembre Waintrop dichiarò che la sua uscita di scena non fu volontaria, adducendo tra le motivazioni le critiche per certe sue scelte, non ultima quella di aver portato alla scorsa edizione Jeannette di Bruno Dumont – che per chi scrive è sul podio dei migliori film del 2017.

Nel recente passato pare poi non siano mancati i malumori per aver accolto nomi più blasonati, forse pure perché la Quinzaine si percepisce più come un luogo di sperimentazione che dà spazio a voci inedite. Ad ogni modo questa sembra essere la linea che questa manifestazione seguirà in futuro, stando a quanto confermato da Céline Sciamma, membro di spicco del direttivo, oltre che una delle più affermate registe e sceneggiattrici francesi. Dal canto nostro, avulsi da certe dinamiche, non possiamo che salutare persino con un pelo di amarezza la gestione di Waintrop, che negli anni ha portato sulla Croisette nomi e titoli come Deniz Erguven (Mustang), Damien Chazelle (Whiplash), Chloé Zhao (The Rider), Pablo Larraín (No e Neruda), Miguel Gomes (Arabian Nights), Clio Barnard (The Selfish Giant), Arnaud Desplechin (My Golden Years) e Bruno Dumont (Li’l Quinquin e Jeannette), per dirne alcuni.

Tornando al merito di questa edizione numero 50, non mancano le cose interessanti. Già in apertura, con il film di Gallego e Guerra, quest’ultimo regista di un altro film che nel 2015 ha transitato dalle parti della Quinzaine per poi fare parecchia strada col suo El abrazo de la serpiente. Ci sono Gaspar Noé e Guillaume Nicloux, altri che magari un posto in selezione ufficiale se lo sono giocati alla vigilia. Altri, come Mamoru Hosoda, integrano quel quid che non guasta mai attraverso l’animazione. La qual cosa ci porta agli italiani, tre in totale: due lunghi e un cortometraggio. Tra i primi troviamo l’altro film d’animazione, Samouni Road, diretto da Stefano Savano e disegnato da Simone Massa, colui che negli ultimi anni si è occupato delle locandine del Festival di Venezia, e Troppa Grazia di Gianni Zanazi, che peraltro chiuderà la Quinzaine. Il corto è invece di Marco Bellocchio, La lotta.

Di seguito tutti i film che verrano proiettati in Quinzaine des Réalisateurs dal 9 al 19 maggio.

LUNGOMETRAGGI

Amin, di Philippe Faucon
Carmen & Lola, di Arantxa Echevarria
Climax (aka Psyché), di Gaspar Noé
Buy Me A Gun (Cómprame Un Revólver), di Julio Hernandez Cordon
The Snatch Thief (El Motoarrebatador), di Agustin Toscano
The Trouble With You (En Liberté!), di Pierre Salvadori
Treat Me Like Fire (Joueurs), di Marie Monge
Le monde est à toi, di Romain Gavras
Leave No Trace, di Debra Granik
To The Ends Of The Earth (Les Confins Du Monde), di Guillaume Nicloux
Los Silencios, di Beatriz Seigner
Mandy, di Panos Cosmatos
The Pluto Moment (Ming Wang Xing Shi Ke), di Ming Zhang
Mirai, di Mamoru Hosoda
Birds Of Passage (Pajaros De Verano), di Cristina Gallego e Ciro Guerra (Film d’Apertura)
Petra, di Jaime Rosales
Samouni Road, di Stefano Savona
The Load (Teret), di Ognjen Glavonic
Troppa Grazia, di Gianni Zanazi (Film di Chiusura)
Weldi, di Mohamed Ben Attia

CORTOMETRAGGI

Basses, di Félix Imbert

This Magnificent Cake! (Ce Magnifique Gâteau!), di Emma De Swaef and Marc James Roels
L’Arbre Et La Pirogue, di Sébastien Marques
The Song (La Chanson), di Tiphaine Raffier
La Lotta, di Marco Bellocchio
La Nuit Des Sacs Plastiques, di Gabriel Harel
Las Cruces, di Nicolas Boone
Le Sujet, di Patrick Bouchard
O Órfão, di Carolina Markowicz

Our Song To War, di Juanita Onzaga
Skip Day, di Patrick Bresnan

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