Stasera in tv: “Captain America: Civil War” su Rai 2
Rai 2 stasera propone “Captain America: Civil War”, film d’azione con supereroi del 2016 diretto da Anthony e Joe Russo e interpretato da Chris Evans, Robert Downey Jr, Scarlett Johansson, Tom Holland, Chadwick Boseman e Daniel Brühl.
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Cast e personaggi
Chris Evans: Steve Rogers / Capitan America
Robert Downey Jr.: Tony Stark / Iron Man
Scarlett Johansson: Natasha Romanoff / Vedova Nera
Sebastian Stan: Bucky Barnes / Soldato d’Inverno
Anthony Mackie: Sam Wilson / Falcon
Don Cheadle: James Rhodes / War Machine
Jeremy Renner: Clint Barton / Occhio di Falco
Chadwick Boseman: T’Challa / Pantera Nera
Paul Bettany: Visione
Elizabeth Olsen: Wanda Maximoff / Scarlet
Paul Rudd: Scott Lang / Ant-Man
Emily VanCamp: Sharon Carter / Agente 13
Tom Holland: Peter Parker / Spider-Man
Frank Grillo: Brock Rumlow / Crossbones
William Hurt: Thaddeus Ross
Daniel Brühl: Helmut Zemo
Doppiatori italiani
Marco Vivio: Steve Rogers / Capitan America
Angelo Maggi: Tony Stark / Iron Man
Domitilla D’Amico: Natasha Romanoff / Vedova Nera
Emiliano Coltorti: Bucky Barnes / Soldato d’Inverno
Nanni Baldini: Sam Wilson / Falcon
Fabrizio Vidale: James Rhodes / War Machine
Christian Iansante: Clint Barton / Occhio di Falco
Paolo Vivio: T’Challa / Pantera Nera
Nino D’Agata: Visione
Gemma Donati: Wanda Maximoff / Scarlet
Riccardo Niseem Onorato: Scott Lang / Ant-Man
Chiara Gioncardi: Sharon Carter / Agente 13
Alex Polidori: Peter Parker / Spider-Man
Simone Mori: Brock Rumlow / Crossbones
Luigi La Monica: Thaddeus Ross
Francesco Pezzulli: Helmut Zemo
La trama
Il film Marvel “Captain America: Civil War” vede Steve Rogers al comando della nuova squadra degli Avengers, intenti a proseguire la loro lotta per salvaguardare l’umanità. Ma, quando un altro incidente internazionale in cui sono coinvolti gli Avengers provoca dei danni collaterali, le pressioni politiche chiedono a gran voce l’installazione di un sistema di responsabilità, presieduto da un consiglio d’amministrazione che sorvegli e diriga il team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers in due fazioni: una è capeggiata da Steve Rogers, il quale desidera che gli Avengers rimangano liberi dalle interferenze governative, mentre l’altra è guidata da Tony Stark, che ha sorprendentemente deciso di sostenere il sistema di vigilanza istituito dal governo.
Il nostro commento
Captain America: Civil War è un grande esempio di intrattenimento “generalista” capace di attirare un target molto ampio di spettatori che va ben oltre i fan dei fumetti. Iniziamo col dire che era impossibile portare su grande schermo nella sua interezza quel capolavoro che è il fumetto originale di Mark Millar e Steve McNiven poichè al suo interno vi è contrapposto un vero esercito di supereroi che includono team come i Fantastici 4 e gli X-Men fino ai cosiddetti supereroi di strada come The Punisher e Daredevil, un’operazione titanica e improba che ci avrebbe regalato in quel caso forse il cinecomic definitivo, ma che non sarebbe mai stato comunque all’altezza del materiale orginale. Lode quindi ai registi Anthony e Joe Russo per aver saputo cogliere alcuni elementi del fumetto divenuto mero spunto e averli inseriti in un contesto come quello di un film su Captain America, poiché alla fine è ciò che Marvel intendeva realmente portare su schermo, un Captain America 3 e in questo caso l’operazione può dirsi pienamente riuscita.
L’Atto di registrazione dei Superumani divenuti nel film gli “Accordi di Sokovia” è il cuore del fumetto originale di Mark Millar su cui si scatena una battaglia di proporzioni epiche che purtroppo sul grande schermo si limita ad una schermaglia tra Steve Rogers e Tony Stark, conflitto che si diluisce di minuto in minuto diventando alla fine una questione meramente “personale” con Captain America intento a difendere l’amico Bucky Barnes / Soldato d’Inverno in un finale che non rende assolutamente giustizia alle potenzialità del racconto, tutto sacrificato a didascaliche rappresentazioni del senso di colpa (Tony Stark e Scarlet Witch) e della pericolosità di un controllo da parte del governo degli Avengers che potrebbero diventare il grilletto di un’arma da premere su richiesta, pericolo che Captain America percepisce a tal punto da “disertare” e diventare un ricercato.
Anche se Zemo rappresenta in definitiva un cercare di radicare nella realtà la trama, togliendo un qualsivoglia “supercattivo” che avrebbe potuto catalizzare l’attenzione rispetto allo scontro intestino tra supereroi, il piano del deludente Zemo oltre ad essere oltremodo contorto potrebbe essere qualcosa ordito da una mente come quella di Lex Luthor, ma purtroppo Zemo non ha lo spessore necessario da rendere ciò che fa in qualche modo credibile e coinvolgente, e ciò non è necessariamente colpa dell’attore Daniel Brühl anche se questa scelta di casting non ci ha proprio convinto. Questo però è un problema che possiamo ritrovare in ogni film Marvel, se ci pensiamo bene fino al memorabile Thanos di “Infinity War”, pochissimi film Marvel sono riusciti a fornire al pubblico un “cattivo” degno di confrontarsi alla pari con le loro controparti supereroiche.
Per quanto riguarda l’introduzione di “nuovi” personaggi in grado di stupirci per carisma, Spider-Man e Black Panther risultano un po’ sacrificati e avremmo preferito vederli introdotti in apposite scene dopo i titoli di coda per poi conoscerli a fondo nei due rispettivi film in solitaria, piuttosto che buttarli letteralemente in mezzo alla baraonda togliendo spazio magari allo Scott Lang /Ant-Man di Paul Rudd che avrebbe meritato di più, e naturalmente ci riferiamo al suo ruolo senza costume. In questo caso lo studio è sembrato un po’ più interessato ad informare i fan sui futuri film piuttosto che a concentrarsi sulla storia attuale. Non stiamo dicendo naturalmente che “Captain America: Civil War” non sia un grande film, ma inserire personaggi tanto per farli conoscere, trattando un film come una sorta di trailer di due ore per nuovi film non ancora usciti, danneggia nel complesso la narrazione creando “inserti” che rubano spazio e tempo in un film già di per sé “affollato”.
Una delle cose che hanno fatto del “Civil War” di Mark Millar un fumetto di culto e un capolavoro è stato avere il buon senso di uccidere alcuni personaggi al fine di rendere brutalmente credibile la trama. Comprendiamo che uccidere personaggi amati dal pubblico è una decisione difficile da prendere, ma se ci sono riusciti sul piccolo schermo, vedi la serie tv Arrow e il regista Joss Whedon che lo ha fatto con l’eroica dipartita di Quicksilver in “Age Of ultron”, non possiamo non criticare la svolta narrativa accomodante e poco credibile di un Visione che colpisce War Machine con quest’ultimo che sopravvive dopo un’impatto a dir poco devastante. E’ evidente che il personaggio di Don Cheadle ha idealmente preso il posto di “Golia” caduto in battaglia nel fumetto originale, e la cui morte acuisce l’asprezza dello scontro tra supereroi portandolo a picchi di brutalità di grande impatto emotivo, ma i fratelli Russo in questo caso hanno palesemente mancato di coraggio risparmiando la vita a War Machine e sfruttando invece come innesco emotivo la morte dei genitori di Tony Stark quasi in cerca di un effetto “tranquillizzante”. Parliamo dello stesso effetto che si è scelto nel rendere quasi asettico il contesto “distruttivo” dell’operato degli Avengers, vedi la “innocua” battaglia all’aeroporto senza ulteriori danni collaterali consistenti, rispetto al fumetto in cui l’opinione pubblica insorge di fronte alla morte di 60 bambini. Su schermo tutto si riduce così ad un “firma o non firma” e ad un documento che non ha il medesimo impatto divisorio che ha nel fumetto, quando si legge il lavoro di Millar non si riesce a schierarsi poichè ognuno dal proprio lato commette errori e ha la sua parte di colpa, questo ammorbidire, smussare e semplificare a livello elementare lo scontro potrebbe rivelarsi deleterio a lungo termine, anche se la direzione “generalista” intrapresa in questo caso da Marvel ha pagato a livello di critica, incassi e naturalmente di fruizione.
Nessun film risulta perfetto se guardato con la giusta obiettività, naturalmente “Captain America: Civil War” resta un grande film e su questo non si può obiettare, ma se lo togliamo dal suo contesto e lo guardiamo senza il supporto narrativo dell’intero Universo Cinematografico in cui si colloca non si può non notarne una certa debolezza di fondo. Quindi non siamo d’accordo con chi afferma che questo terzo film dedicato all’iconico Captain America sia il miglior cinecomic di sempre e rimanendo nel contesto “Captain America”, il sottoscritto preferisce di gran lunga “The Winter Soldier” a “Civil War”; se poi vogliamo ampliare il discorso all’intero Universo Cinematografico Marvel, il titolo di miglior cinecomic UCM di sempre se lo giocano The Avengers, Guardiani della galassia, Black Panther e naturalmente se vogliamo giudicare il tutto a livello “corale”, il recente “Endgame” svetta su tutti.
Curiosità
- Questo film segna l’inizio della “Fase Tre” dell’Universo Cinematografico Marvel ed è il tredicesimo film dell’intero UCM.
- Il film coincide con il 75 ° Anniversario di Captain America, il decimo anniversario del fumetto originale di “Civil War” e il 50° Anniversario di Black Panther.
- Nel film Falcon utilizza un falco robot chiamato Redwing. Nei fumetti tradizionali della Marvel, Redwing era un vero falco, fidato compagno di Sam Wilson.
- (A circa un’ora e trentacinque minuti) Una scena mostra che Ant-Man (Paul Rudd) viene potenziato da una freccia di Hawkeye (Jeremy Renner). Questo è preso direttamente dai fumetti, in particolare dall’albo “The Avengers #223”.
- Gli sceneggiatori originali Christopher Markus e Stephen McFeely avevano scritto un film molto diverso, molto più piccolo e senza gli altri Avengers, ma il produttore Kevin Feige ha suggerito di adattare invece “Civil War”. Alcune parti della loro idea originale sono state comunque inserite nel film, come l’enfasi sulla relazione tra Steve e Bucky, così come l’uso di Zemo come antagonista.
- Mark Ruffalo è stato avvistato sul set di questo film, suscitando così voci su un potenziale cameo di Hulk. Ma il suo ruolo è stato tagliato dalla bozza finale della sceneggiatura.
- (A circa trentatre minuti) Il discorso che Sharon Carter fa al funerale di Peggy, è tratto da un discorso che Captain America ha declamato in “Amazing Spider-Man #537” – “Non importa cosa dice la stampa. Non importa cosa dicono i politici o la massa. Non importa se l’intero paese decide che qualcosa di sbagliato è giusto. Questa nazione è stata fondata su un principio supremo: lottare per ciò in cui crediamo. Quali che siano le difficoltà e le conseguenze. Quando la massa e la stampa e il mondo intero ti dicono di spostarti, il tuo compito è quello di piantarti come un albero accanto al fiume della verità e dire al mondo…‘No. Spostati tu.’“
- Il design di Spider-Man è basato sul suo aspetto originale nei fumetti quando ha debuttato nel 1962. Gli occhi cambiano di dimensione per riflettere gli occhi espressivi di Spider-Man nei fumetti e inoltre gli permettono di affinare i suoi sensi e concentrarsi.
- Il costume di Spider-Man in questo film è stato influenzato dai disegni di Steve Ditko e John Romita Sr.. L’ombreggiatura extra scura attorno agli occhi e le cartucce di ragnatele sulla sua cintura sono alcuni degli aggiornamenti minori.
- Thaddeus E. “Thunderbolt” Ross appare per la prima volta nell’Universo Cinematografico Marvel dal suo debutto in L’incredibile Hulk (2008). Ad oggi, questo è il divario più lungo tra le apparizioni di un personaggio nell’Universo Cinematografico Marvel (otto anni). Nonostante la lunga assenza, William Hurt ha ripreso il ruolo, anche se Ross è ora Segretario di Stato, al contrario di generale come in “L’incredibile Hulk”.
- Nei fumetti Spider-Man in principio si schiera con Iron Man e in seguito passa dalla parte di Captain America dopo aver appreso che il lato Pro-Registrazione aveva causato l’arresto e la prigionia degli eroi non registrati, internati contro la loro volontà in una prigione costruita in un’altra dimensione nota come “Zona Negativa”, senza un giusto processo (poiché tecnicamente non sul suolo americano) finché non avessero accettato di registrarsi. In questo film Spider-Man combatte dalla parte di Iron Man, prima di essere mandato a casa da Tony Stark dopo la battaglia all’aeroporto in Germania.
- Visione, Occhio di Falco, Ant-Man e Scarlet Witch non facevano parte della trama del fumetto originale. I primi tre all’epoca erano morti, mentre Wanda era dispersa e mentalmente instabile.
- Quando Captain America lascia cadere lo scudo prefigura l’apparizione del costume di Nomad, un breve periodo nei fumetti degli anni ’70, in cui “Cap” ha continuato la sua missione di eroe senza però rispondere direttamente al governo.
- “The Raft” nei fumetti è una struttura sita a New York, che fa parte del penitenziario di Ryker’s Island, progettato per ospitare i supercriminali catturati e gestito dallo S.H.I.E.L.D. Nel film si trova invece da qualche parte nell’Oceano Atlantico e gestito dagli Stati Uniti, dato che lo S.H.I.E.L.D. nel frattempo è stato sciolto. Anche se “The Raft” non è stato usato nella trama del fumetto originale “Civil War” per custodire i supereroi presi inm custodia, viene comunque menzionata.
- Come nei fumetti, questo film dimostra l’effetto collaterale più comune di tutti i tentativi, dopo quello dello scienziato tedesco Dr. Abraham Erskine, di replicare la formula del super-soldato: la follia.
- Anche il videogioco Marvel: La Grande Alleanza 2 del 2009 era basato sul fumetto “Civil War”.
- Questo film segna il secondo cameo del compianto Stan Lee nei panni di un fattorino. In questo film Lee interpreta un autista FedEx che consegna un pacchetto a Tony Stark (Robert Downey Jr.). Nel film I Fantastici 4 (2005) Lee ha interpretato Willie Lumpkin, un postino della USPS che consegna la posta a Reed Richards (Ioan Gruffudd) all’inizio del film.
- Damion Poitier, che ha interpretato Thanos in The Avengers (2012), ha avuto anche un cameo come mercenario in questo film.
- Il co-regista Joe Russo interpreta lo psichiatra Theo Broussard, che è stato ucciso e sostituito da Helmut Zemo durante il corso del film.
- Il film costato 250 milioni di dollari ha incassato nel mondo 1 miliardo e 153 milioni.
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La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono di Henry Jackman (Kick-Ass 2, Kingsman – Secret Service, Kong: Skull Island). Jackman torna a collaborare con i registi Anthony e Joe Russo dopo aver musicato Captain America – The Winter Soldier.
TRACK LISTINGS:
1. Siberian Overture
2. Lagos
3. Consequences
4. Ancestral Call
5. Zemo
6. The Tunnel
7. Celestial Bodies
8. Boot Up
9. A New Recruit
10. Stepping Up
11. Standoff
12. Civil War
13. Larger Than Life
14. Catastrophe
15. Revealed
16. Making Amends
17. Fracture
18. Clash
19. Closure
20. Cap’s Promise
21. Adagio
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