Captivity sotto accusa!
Proprio qualche giorno fa vi abbiam parlato di Captivity, nuovo horror targato Lionsgate, diretto dal due volte cadidato all’Oscar Roland Joffé.Negli Usa il lancio promozionale è stato bello consistente, con migliaia di manifesti esposti ovunque, taxi e autobus compresi. Il problema è che è esplosa la protesta contro le locandine della pellicola, che ritraggono la
Proprio qualche giorno fa vi abbiam parlato di Captivity, nuovo horror targato Lionsgate, diretto dal due volte cadidato all’Oscar Roland Joffé.
Negli Usa il lancio promozionale è stato bello consistente, con migliaia di manifesti esposti ovunque, taxi e autobus compresi.
Il problema è che è esplosa la protesta contro le locandine della pellicola, che ritraggono la protagonista, Elisha Cuthbert, esplicitamente sotto tortura!
Negli states il periodo è molto particolare, i riflessi dei 4 anni di guerra in Iraq si fanno sentire giorno dopo giorno in maniera sempre più consistente, le famose fotografie di Guantanamo e quelle delle torture dei soldati Usa nei confronti dei prigionieri iracheni son ancora fresche nella memoria degli americani, e questa esplicitazione della violenza non è affatto piaciuta, tant’è che alla Lionsgate, sazi della pubblicità gratuita facilmente conquistata, hanno ordinato il ritiro di tutte le locandine sotto accusa!
Da vedere se questo comportamento sarà tenuto anche nel nostro paese, con il film in uscita il 24 aprile.
Nel frattempo l’altra locandina sotto accusa la potete trovare cliccando su continua..