Che bella giornata: Cineblog incontra Checco Zalone
Uscirà nelle sale italiane il 5 gennaio 2011 Che bella giornata, il secondo film con Checco Zalone e con la regia di Gennaro Nunziante. Una commedia milanese capace di far ridere anche su un possibile attentato esplosivo che vorrebbe far esplodere la Madonnina del Duomo, un tema scottante con cui però il comico pugliese e
Uscirà nelle sale italiane il 5 gennaio 2011 Che bella giornata, il secondo film con Checco Zalone e con la regia di Gennaro Nunziante. Una commedia milanese capace di far ridere anche su un possibile attentato esplosivo che vorrebbe far esplodere la Madonnina del Duomo, un tema scottante con cui però il comico pugliese e riuscito a trovare uno spunto buono per far ridere, ma anche a pensare…
Abbiamo incontrato Checco alla presentazione milanese (qui potete leggere la recensione del film) ecco cosa ci ha raccontato!
Che bella giornata segna un netto cambiamento rispetto al film precedente.
Abbiamo voluto fare un film con una vicenda meno esile rispetto a quella di Cado dalle nubi. Siamo partiti a lavorare appena finito l’altro film, sull’onda dell’entusiasmo del successo che stava registrando ma non sapevamo dove saremmo arrivati.
La sceneggiatura tocca anche temi difficili come il terrorismo religioso?
Siamo partiti quasi da una barzelletta. Qualcosa come cosa potrebbe succedere se un terrorista arrivasse in una famiglia di meridionali. Chi dei due potrebbe fare più danni? Siamo partiti da qui e poi ci siamo inventati tutti i personaggi di contorno, basandoci su dei tipi classici come il vescovo o il padre militare.
Cosa le è piaciuto di più nel realizzare questo film?
Mi piace tantissimo la fase creativa, quando ci sediamo intorno a un tavolo e immaginiamo cosa sarà il nostro lavoro. Invece il pubblico ci terrorizza! Sarebbe così bello pensare a un sacco di film e non proiettarli mai!
Come avete trovato il giusto equilibrio?
L’equilibrio lo troviamo solo in fase di montaggio, il segreto di chiama Avid! Altrimenti stavamo messi male. Nel montaggio abbiamo tolto un sacco di scene che sulla carta erano tra le più comiche, sono i passaggi in cui “sbroccavo” ma che poi ci siamo resi conto avrebbero sbilanciato il film.
E le scene tagliate? Le metterete tra gli extra del dvd?
Ci sarebbe abbastanza materiale per fare un terzo film! Anzi, potrebbe essere un film di successo. Ma la nostra idea è quella di raccontare una storia forte e quelle scene avrebbero solo allungato il brodo. Io non so molto di cinema, mi fido dell’esperienza di Gennaro Nunziante che alla regia ci sa fare. Le nostre competenze si completano a vicenda, non potrei mai fare il regista di me stesso.
Luca Medici e Gennaro Nunziante è una coppia che lavora bene insieme?
Lui conosce il cinema, io la televisione e la comicità. Inoltre siamo cresciuti in due generazioni differenti, con diversi riferimenti musicali, ma anche film e programmi televisivi. Ma entrambi sentiamo il bisogno di far ridere ed è difficile farlo per la durata di un intero film. Insieme questo lavoro viene meglio!
Ci sono tanti volti noti tra gli attori secondari, come li avete scelti?
Il ruolo di mio padre è stato pensato per Rocco Papaleo, un militare alla perenne ricerca di una guerra pur di scappare dalle incombenze domestiche con la moglie. Abbiamo pensato a lui per le sue origini meridionali e per i suoi tempi comici perfetti. Tullio Solenghi era perfetto per il ruolo di un vescovo dai modi di fare solenni ma che mi dimostra comunque un sincero affetto, nonostante i guai che procuro.
E con Caparezza?
Michele Salvemini , meglio noto come Caparezza, è stato un vero amico. Da buon pugliese ha accettato di partecipare al progetto e a accettato con ironia il piccolo ricatto di dover cantare alla festa del battesimo ambientata ad Alberobello delle canzoni che decisamente non erano nel suo repertorio! Ah, la ragazza stonata che canta con lui è la mia fidanzata, quindi attenti a quello che dite…
Come avete fatto ad arrivare fino alla Madonnina del Duomo?
Gennaro e io abbiamo dovuto dimostrare alla Curia di essere degli umoristi cattolici! Abbiamo mostrato tutti i certificati dei sacramenti necessari. In effetti all’inizio sembrava che ci fosse qualche timore. Poi però ci ha pensato il produttore Pietro Valsecchi, che oltretutto ha già realizzato un paio di film sul Papa e quindi aveva già la benedizione. Qualcuno ci ha detto che siamo i primi ad aver girato così in alto sul Duomo, in realtà lo aveva fatto Renato Pozzetto…
Come è girare a Milano?
Milano è una città bellissima per il cinema e offre anche tanti spunti comici. E’ un po’ meno divertente per chi produce i film, decisamente non è una città economica e non ha una Film commission come quella di Torino che aiuta e sostiene le produzioni. Però ultimamente non sono pochi i film milanesi, se si pensa a Salvatores e ad Aldo, Giovanni e Giacomo, sono anche dei bei successo. Ora tocca a noi…
Mai pensato di sfidare un cinepanettone a Natale?
Natale non ci interessa, tanto meno fare la guerra coi panettoni. E poi non c’è più storia… l’anno prossimo esce il nuovo film di Leonardo Pieraccioni, poi nel 2012 finisce tutto!