Home Festa del Cinema di Roma Checco Zalone: “La mia vita cambiata da un quindicenne”

Checco Zalone: “La mia vita cambiata da un quindicenne”

Siamo entrati nel vivo del Roma Film Festival 2013 e Checco Zalone, l’attore recordman con Sole a catinelle, ha ricevuto ieri un accoglienza trionfale all’Auditorium, dove ha incontrato pubblico e stampa.

pubblicato 15 Novembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 07:18

Siamo entrati nel vivo del Roma Film Festival 2013 e Checco Zalone, l’attore recordman con Sole a catinelle ha ricevuto ieri un accoglienza trionfale all’Auditorium, dove ha incontrato pubblico e stampa.

Il nuovo Re del botteghino ha sfoderato la sua inconfondibile verve, alternando serio e faceto e ormai il suo “caso” ha valicato anche i confini dello stivale tanto, che anche l’Hollywood Reporter gli ha riservato una lunga intervista. L’attore, accompagnato dal produttore Pietro Valsecchi, ha raccontato la sua storia, iniziata nel 2005 sul palcoscenico di Zelig, fino alla notorietà televisiva e al primo film, Cado dalle nubi (2009), che coincise con l’inizio del sodalizio col regista Gennaro Nunziante. Tre film e altrettanti successi:

“Un giorno mi chiama un signore e mi dice ‘Ciao sono Valsecchi’. Non sapevo chi fosse. Era famoso nel cinema italiano ma non lo conoscevo. Mi chiese di incontralo, perché voleva parlarmi. Quando poi ho realizzato chi fosse, ho convinto il mio amico, regista e sceneggiatore, Gennaro Nunziante a venire con me, ci siamo incontrat, abbiamo bevuto dell’ottimo vino e ci è venuta l’idea per il mio primo film…”

Zalone era stato segnalato a Pietro Valsecchi dal figlio quindicenne del produttore, fan del comico, che mostrò al padre un suo sketch su You Tube:

“E’ la verità, la mia vita è cambiata perché un quindicenne ha visto un video su You Tube. Che mondo incredibile.”

Artista poliedrico, comico, cantante (memorabili le sue parodie di Vasco Rossi, Negramaro e Carmen Consoli), attore di successo. Zalone non sa scegliere quale sia la sua vera natura, anche se la sua “missione” è:

“Far ridere la gente. Ero contento anche con quello che facevo prima. Ora sono felice, ma non avrei mai potuto immaginare una cosa del genere… Non so cosa sono, inizio a credere solo ora di essere un attore.”

Progetti per il futuro. Dopo aver conquistato più volte il mercato nazionale, il naturale step successivo sarebbe puntare all’estero e Zalone non nega di averci già fatto un pensierino:

“Mi piacerebbe fare un film che avesse successo all’estero. Che commedie hanno avuto successo fuori dall’Italia? Roberto Benigni e basta. Sarebbe un sogno per me. La sfida sarebbe trovare un un modo comune, universale, di comunicare. Qualcosa che funzioni sia in Italia che fuori dal paese. I film americani lo fanno sempre, ma con un film italiano è dura.”

Assolutamente d’accordo: il pubblico europeo è assuefatto da decenni alla comicità americana e ne capisce i tempi, i ritmi, i doppi sensi: difficile fare il contrario e immaginarsi la reazione dei politically correct spettatori anglosassoni di fronte alla canzone Gli uomini sessuali di Cado dalle nubi. Innanzitutto ci vorrebbe una full immersion di lingua inglese. Zalone non fa mistero della sua ignoranza in materia e gli piacerebbe passare qualche mese all’estero per migliorare la lingua.

Modesto (e ironico) come sempre, quando gli viene chiesto quale sia il segreto del suo successo, risponde:

“Penso sia 20% fortuna, e il 40, anzi facciamo 45%, il talento. Se non fossi stato a casa il giorno che Pietro mi ha chiamato e mia zia mi avesse solo passato il messaggio probabilmente mi sarei chiesto ‘chi è questo?’ e l’avrei buttato. Il restante 35% sta nel fare le cose nel modo giusto. Rispettare il pubblico. Spesso quando una persona diventa famosa la si vede ovunque: in televisione, nelle pubblicità, sulle riviste di gossip. E’ troppo. Quando ho finito il penultimo film sono scomparso per un po’. Sono stato fuori dalle luci della ribalta e poi ho iniziato a lavorare al nuovo film.”

Ma su cosa ci aspetta dalla quarta fatica cinematografica dell’attore, non è dato saperlo. Sicuramente una commedia:

“Sono un comico. Questo è quello che faccio e non ho nessuna intenzione di darmi a ruoli drammatici. Non potrei farlo. Ora ho una figlia di sei mesi e voglio stare un po’ con lei.”

Immancabile battuta finale. L’attore di maggior successo commerciale di tutti i tempi in Italia non è Mastroianni o Gassman, cosa ne pensa Zalone?

“Credo che si stiano rivoltando nella tomba.”

Festa del Cinema di Roma