Chi è Dayani Cristal?: il trailer italiano del documentario con Gael García Bernal
Il trailer italiano del film “Chi è Dayani Cristal?” di Marc Silver e Gael García Bernal
Uscirà il 20 novembre il documentario Chi è Dayani Cristal? (Who is Dayani Crystal?) diretto da Gael García Bernal e Marc Silver, interpretato da Gael García Bernal, scritto da Mark Monroe, presentato al Festival di Roma 2013 e distribuito in Italia da P.F.A. Films. Vediamo insieme la trama ufficiale:
Nell’immenso deserto di Sonora, bruciato dal sole, la Polizia di Frontiera dell’Arizona scopre il corpo di un uomo in decomposizione. Sotto una maglietta lacerata, è esposto un tatuaggio: Dayani Cristal. Chi è quest’uomo? Cosa lo ha portato qui? Come è morto? Chi o cosa è “Dayani Cristal”? Seguendo un team di persone della morgue della Contea di Pima, in Arizona, il regista Marc Silver cerca di rispondere a queste domande, per dare a quest’uomo un’identità. Mentre l’indagine prosegue, l’attore e attivista messicano Gael García Bernal ripercorre i passi di quest’uomo, lungo il sentiero dei migranti in America Centrale. Nel tentativo di capire cosa debba aver provato nel suo ultimo viaggio, si mescola ai migranti nella missione imminente per varcare il confine. Sperimenta, in prima persona i pericoli che sono costretti ad affrontare e impara dalle loro motivazioni, dalle loro speranze e dalle loro paure.
Recensioni Americane
Il film ha raccolto molte recensioni positive. Ecco qualche estratto dei commenti dei critici di RottenTomatoes (mentre scrivo il film ha il 77% di pareri positivi):
Jamie S. Rich – Oregonian: Affronta alcuni degli aspetti più difficili della politica di immigrazione degli Stati Uniti. Voto: 3/5
Rich Cline – Contactmusic.com: Gael Garcia Bernal dà uno sguardo sconvolgente e complesso sulla questione attuale della migrazione umana dal Centro America agli Stati Uniti, raramente rappresentata con tanta onesta umanità. Voto: 4/5
Kim Newman – Empire Magazine: Bernal fa del suo meglio ma la presenza di una grande star sbilancia un po’ questa tragica storia. Voto: 3/5
Trevor Johnston – Time Out: Questo documentario cerca di dare un volto umano alle statistiche. Voto: 3/5
Alan Laidlaw – The List: La struttura mal concepita e la presenza anomala di Bernal diminuiscono purtroppo l’impatto del materiale. Voto: 2/5
Nicolas Rapold – New York Times: il documentario potrebbe essere arruolato nella battaglia perenne sul diritto dell’immigrazione.
Daphne Howland – Village Voice: La fotografia è squisita e, a volte, da sola muove la storia.
Kenji Fujishima – Slant Magazine: il documentario è ostacolato da un livello di autocompiacimento che quasi annulla la sua efficacia come polemica attivista. Voto: 2/4
Harvey S. Karten – Compuserve: Un racconto straziante. Voto: A-
Riconoscimenti
Cork International Film Festival 2013: premiato con l’Audience Award a Marc Silver e Gael García Bernal
Miami Film Festival 2013: nomination Grand Jury Prize come Knight Documentary Competition a Marc Silver
Sundance Film Festival 2013:
– il film ha vinto come miglior fotografia per “il lavoro elegantemente concepito e complesso e per alcune delle immagini poetiche più potenti che abbiamo incontrato”.
– Nomination Gran Premio della Giuria: World Cinema – Documentary
Gael García Bernal – Filmografia
– Teresa (serie televisiva) (1989)
– Un amore di nonno (El abuelo y yo) (telenovela) (1992)
– De tripas, corazón, regia di Antonio Urrutia (1996)
– Amores perros, regia di Alejandro González Iñárritu (2000)
– Cerebro, regia di Andrés León Becker (2000)
– La regina di spade (serie televisiva) (2000) – Episodio La maschera d’oro
– Y tu mamá también, regia di Alfonso Cuarón (2001)
– El ojo en la nuca (2001) – cortometraggio
– Vidas privadas, regia di Fito Páez (2001)
– Nessuna notizia da Dio, regia di Agustín Díaz Yanes (Sin noticias de dios) (2001)
– Fidel – La storia di un mito, regia di David Attwood (2002)
– Il crimine di Padre Amaro (El crimen del Padre Amaro), regia di Carlos Carrera (2002)
– I’m With Lucy, regia di Jon Sherman (2002)
– Dot the I – Passione fatale, regia di Matthew Parkhill (2003)
– Dreaming of Julia, regia di Juan Gerard (2003)
– I diari della motocicletta (Diarios de motocicleta), regia di Walter Salles (2004)
– La mala educación, regia di Pedro Almodóvar (2004)
– The King, regia di James Marsh (2005)
– L’arte del sogno (La science des rêves), regia di Michel Gondry (2006)
– Babel, regia di Alejandro González Iñárritu (2006)
– Il passato (El pasado), regia di Hector Babenco (2007)
– Rudo y Cursi, regia di Carlos Cuarón (2007)
– Deficit, regia di Gael García Bernal (2007)
– Blindness – Cecità (Blindness), regia di Fernando Meirelles (2008)
– Mammoth, regia di Lukas Moodysson (2009)
– The Limits of Control, regia di Jim Jarmusch (2009)
– Letters to Juliet, regia di Gary Winick (2010)
– Tambièn la lluvia, regia di Icíar Bollaín (2010)
– Il mio angolo di paradiso (A Little Bit of Heaven), regia di Nicole Kassell (2011)
– The Loneliest Planet, regia di Julia Loktev (2011)
– Casa de Mi Padre, regia di Matt Piedmont (2012)
– No – I giorni dell’arcobaleno (No), regia di Pablo Larraín (2012)