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Chris Vicens: la reincarnazione di Marilyn Monroe

Credete nella reicarnazione? Oggi vi racconto un caso legato al mondo del cinema: la protagonista è… Marilyn Monroe

di carla
pubblicato 14 Settembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 09:39

A prima vista, Chris Vicens sembra un ragazzo “normale” ma sotto sotto è davvero speciale: è la reincarnazione di Marilyn Monroe, almeno secondo il suo parere. Chris vive a Londra, lavora in un negozio ed un giorno si è sottoposto ad una terapia di ipnosi. Durante una seduta gli è stato “chiesto” di viaggiare indietro nel tempo, per recuperare frammenti di memoria sepolta di una “vita precedente” (alias “regressione nella vita passata”) ed… è successo…. Ecco cosa ha dichiarato Chris:

“Sì, la gente mi ha deriso, ma so quello che ho detto. Quando mi sono svegliato dalla mia sessione e il terapista mi ha detto quello che avevo detto e chi ero, ho pensato: ‘No, dai, non è possibile’. Ma so che Marilyn è stata assassinata nella sua casa, poi è stata trascinata in camera da letto e spogliata. Cinque persone sono state coinvolte nella sua morte. Ed ogni volta che regredisco, conosco altri dettagli. Mi piace pensare di essere una persona sana di mente e razionale. Non sto assolutamente inventando niente. Perché mettermi in ridicolo?”

Durante cinque sessioni con regressione con la terapista Fiona Childs, Vicens ha appreso dettagli della vita della Monroe di cui non era a conoscenza prima.

“In una occasione ero (era) con la madre di Norma Jean in una casa colonica, una casa vuota a parte un oggetto bianco nella stanza di fronte. In seguito, ho ricevuto un libro sulla vita di Marilyn Monroe ed ho scoperto che, anche se ha trascorso gran parte della sua vita negli orfanotrofi, ha anche passato un breve periodo di tempo con la madre. Durante questo periodo, sua mamma ha comprato una casa e mobili a credito. Nel giro di un mese, tutti i suoi averi erano stati recuperati, e c’era un pianoforte bianco gigante, cioè quello che ho visto nella mia visione”.

Chris French, professore di psicologia al Goldsmiths College, Università di Londra, ha spiegato però:

“La maggior parte di questi pazienti “regressivi” non vogliono frodare nessuno ma sono convinti delle loro storie. Stanno sperimentando quello che gli psicologi chiamano “criptomnesia”, letteralmente significa ricordi nascosti, ma non sono i ricordi di un’altra vita”.

Il terapista Andrew Hillsdon ha aggiunto:

“Ci sono state storie di persone che vanno alla ricerca della causa di fobie o di disturbi ricorrenti, e le terapie di ipnosi possono aiutarli ad affrontare il loro problema. In questo senso, può essere molto utile. L’esperienza con più di 1.000 clienti mi ha provato che c’è più di una terapia regressiva di ricordi semplici e di fantasia. Di volta in volta, il livello di dettaglio e di riferimenti storici continuano però a stupirmi”.

Fonte: TheMarilynMonroeCollection