Christine – La macchina infernale: all’asta una delle automobili originali del film
In vendita una delle Plymouth Fury del 1958 utilizzate sul set del film horror “Christine – La macchina infernale” di John Carpenter.
Per i fan di Stephen King e in particolare dell’adattamento Christine – La macchina infernale di John Carpenter, una delle automobili utilizzate durante le riprese del film sarà messa all’asta per un prezzo stimato tra i 400.000 e i 500.000 dollari.
La “macchina infernale” in questione, una fiammante Plymouth Fury del 1958, è una delle pochissime Christine sopravvissute di quelle usate sul set. Questa particolare vettura è stata utilizzata per le inquadrature ravvicinate. La produzione totale per la Plymouth Fury del 1958 fu di sole 5.303 unità, e all’epoca delle riprese erano difficili da trovare e costose da acquistare. Inoltre le Fury erano prodotte in un solo colore, “Buckskin Beige”, come mostrato nella catena di montaggio durante le scene iniziali del film. Diversi veicoli furono distrutti durante le riprese, ma la maggior parte delle auto erano modelli Savoy e Belvedere “truccate” per assomigliare alla Fury.
La Plymouth all’asta è stata messa in palio in una lotteria promozionale per promuovere il film. Circa 40.000 persone hanno partecipato al concorso a premi, ma Scott Edminster è stato il fortunato vincitore. Gli interni sono rosso bicolore con vinile e tessuto, moquette rossa, rifiniture e tachimetro 150 MPH specifiche per Fury. Tra gli accessori più curiosi legati al film la famosa radio AM, nota come “Voce di Christine”, e un adesivo che adorna il paraurti posteriore che recita: “Stai alla larga, sono puro male, sono Christine”. L’adesivo in questione non appare nel film “Christine”, ma può esssere visto nel film horror L’occhio del male, altro adattamento tratto da Stephen King in cui Christine appare in un cameo.
John Carpenter accettò di dirigere una versione cinematografica del romanzo di Stephen King “Christine” per lasciarsi alle spalle il flop de La cosa, che fu un insuccesso commerciale e venne stroncato all’epoca dalla consueta critica poco lungimirante e in questo caso anche poco avvezza al genere, visto che ad oggi il remake di Carpenter è considerato un cult alla stregua di Alien.
Fonte: Mecum