Stasera in tv: “Cinderella Man – Una ragione per lottare” su Rai 3
Rai 3 stasera propone “Cinderella Man – Una ragione per lottare”, dramma biografico sportivo del 2005 diretto da Ron Howard e interpretato da Russell Crowe, Renée Zellweger e Paul Giamatti.
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Cast e personaggi
Russell Crowe: Jim Braddock
Renée Zellweger: Mae Braddock
Paul Giamatti: Joe Gould
Craig Bierko: Max Baer
Paddy Considine: Mike Wilson
Bruce McGill: Jimmy Johnston
David Huband: Ford Bond
Connor Price: Jay Braddock
Ariel Waller: Rosemarie Braddock
Patrick Louis: Howard Braddock
Rosemarie DeWitt: Sara Wilson
Linda Kash: Lucille Gould
Nicholas Campbell: Sporty Lewis
Gene Pyrz: Jake
Chuck Shamata: padre Rorick
Ron Canada: Joe Jeanette
Alicia Johnston: Alice
Troy Amos-Ross: John Henry Lewis
Mark Simmons: Art Lasky
Art Binkowski: Corn Griffin
David Litzinger: Abe Feldman
Matthew G. Taylor: Primo Carnera
Rance Howard: commentatore al Fazin
Fulvio Cecere: arbitro Johnny McAvoy
Ken James: Ancil Hoffman
Rufus Crawford: allenatore di Lewis
Angelo Dundee: Angelo “il secondo”
Joe Bugner: autista
Doppiatori italiani
Luca Ward: Jim Braddock
Giuppy Izzo: Mae Braddock
Franco Mannella: Joe Gould
Roberto Draghetti: Max Baer
Stefano Benassi: Mike Wilson
Vittorio Di Prima: Jimmy Johnston
Manfredi Aliquò: Ford Bond
Alessandro Mottini: Jay Braddock
Nike Francesca Pucci: Rosemarie Braddock
Furio Pergolani: Howard Braddock
Claudia Catani: Sara Wilson
Antonella Giannini: Lucille Gould
Romano Malaspina: Sporty Lewis
Eugenio Marinelli: Jake
Paolo Lombardi: padre Rorick
Stefano Mondini: Joe Jeanette
Sergio Matteucci: commentatore al Fazin
Luciano Roffi: arbitro Johnny McAvoy
Bruno Alessandro: Ancil Hoffman
Gerolamo Alchieri: allenatore di Lewis
La trama
La Grande Depressione investe gli Stati Uniti con tutta la sua spietatezza mentre il pugile irlandese Jim Braddock (Russell Crowe) si ritrova lontano dal ring a sperare in una risalita della china per la sua carriera, impegnato a mantenere la sua famiglia sbarcando il lunario con lavori saltuari.
Il destino però ha un regalo in serbo per il tenace pugile, grazie ad un forfait dell’ultimo minuto, Braddock ha una seconda chance con un avversario d’alto profilo, l’incontro lo riporterà in auge e gli permetterà uno stile di vita che per molti americani è solo un ricordo.
Purtroppo guai economici e fisici ne mineranno nuovamente e inesorabilmente la carriera, ma la sua forza d’animo e la sua integrità di buon marito e padre di famiglia lo porteranno di nuovo sul ring a disputare il campionato dei pesi massimi con un avversario con una fama da killer, a combattere e a sopravvivere ancora una volta per la sua famiglia.
Il nostro commento
Il regista Ron Howard porta sullo schermo la storia di Jim Braddock, uno dei pugili più incredibili e sanguigni della storia della boxe. Questo “cenerentolo” del ring orgoglioso e tenace, all’epoca riportò un po’ di speranza nei cuori degli americani affranti dalla devastante crisi economica del ’29 e ricompose anche se solo per una manciata di round i frammenti di un sogno americano finito in frantumi.
Un coinvolgente Russell Crowe, il suo pugile ha il carisma e la fisicità dei migliori boxeur cinematografici, scenografie di grande impatto, alcuni quartieri di Toronto dove sono stati girati gli esterni della pellicola hanno subito un restyling per un credibile ed immersivo viaggio nel tempo e comprimari di rara efficacia: brava la Zellweger e sempre una garanzia il veterano Paul Giamatti.
Cinderella Man ripesca atmosfere e suggestioni di classici come Rocky e Toro scatenato e le colloca in un periodo che evoca tanta disperazione e un pathos naturale, aggiungiamoci l’elegante ed efficace convenzionalità visiva di un regista come Ron Howard ed ecco servito un mix vincente di sogno americano e biopic sportivo.
Curiosità
- Il film ha ricevuto tre nomination all’Oscar: Miglior attore non protagonista (a Paul Giamatti), Miglior montaggio e Miglior trucco.
- Rosemarie DeWitt, che interpreta la vicina Sara Wilson, è la nipote del vero Jimmy Braddock. È la figlia di sua figlia Rosemarie, interpretata da Ariel Waller nel film.
- Ai pugili professionisti chiamati ad interpretare gli avversari di Jimmy Braddock venne detto di portare i loro colpi il più vicino possibile al corpo di Russell Crowe. Sfortunatamente a volte i pugili non riuscivano a controllare i colpi e finivano per ferire Crowe.
- 15.000 manichini con maschere e cappelli sono stati usati per riempire i posti a sedere durante le riprese del match finale.
- Russell Crowe durante le riprese ha sofferto di diverse commozioni cerebrali e denti spezzati.
- Dopo l’uscita del film molti analisti di boxe e persino il figlio di Max Baer, Max Baer Jr,. ha denunciato il film per le libertà storiche prese rispetto alla persona di Max Baer. In particolare nel film viene detto che ha ucciso due uomini sul ring (in realtà ne aveva ucciso uno, un secondo avversario battuto per KO era morto poche settimane dopo il loro incontro per ragioni estranee al match) e che ne era orgoglioso. Max Baer Jr. ha riferito che suo padre era stato sempre perseguitato dai ricordi di aver ucciso un uomo sul ring.
- In realtà dopo che Max Baer ha ucciso Frankie Campbell sul ring, è rimasto al suo fianco per 30 minuti, aspettando l’arrivo dell’ambulanza, e ha trascorso del tempo con lui e la sua famiglia in ospedale, dicendo alla moglie di Frankie che era molto dispiaciuto. Il giorno dopo Campbell fu dichiarato morto. Dopo aver appreso della morte del pugile, Max Baer è scoppiato in lacrime. Baer ha donato alla famiglia di Campbell buona parte del compenso ricevuto per il match. Pur essendo molto competitivo sul ring, apparendo talvolta arrogante e aggressivo, fuori dal ring Baer era noto come un gentiluomo.
- Le riprese delle sequenze di boxe sono state così brutali che Russell Crowe afferma che il film è stato “da quattro a cinque volte più difficile de Il gladiatore”.
- Il “secondo” afroamericano di Braddock nel film e nella vita reale era Joe Jeanette (interpretato da Ron Canada). Lo stesso Jeanette fu un contendente dei pesi massimi di massima serie tra il 1900 e il 1910, ma non ebbe mai l’opportunità di combattere per il titolo a causa del clima razziale del tempo. Jeanette possedeva la palestra del New Jersey in cui Braddock si allenava spesso.
- Russell Crowe ha perso più di 22 chilogrammi, arrivando a pesarne solo 79 per il suo ruolo (rispetto ai 103 chilogrammi in “Master & Commander – Sfida ai confini del mare”).
- Russell Crowe si è slogato la spalla mentre si allenava per le sequenze di boxe del film. Ciò ha ritardato le riprese di due mesi.
- Il direttore della fotografia ha inventato una speciale “tire cam” che è una macchina da presa imbottita posta all’interno di uno pneumatico e dietro del plexiglas. Ciò ha permesso ai pugili professionisti di colpire il pneumatico per creare reazioni realistiche dal punto di vista in prima persona.
- La storia di Jimmy Braddock che racconta dei suoi figli che confondono la parola “title” (titolo) con “turtle” (tartaruga) è vera. Un giornalista chiese al figlio di Braddock, Howard Braddock, cosa avrebbe fatto se suo padre avesse portato a casa il titolo. Il giovane Howard rispose: “Ci giocherei e la porterei in giro con una corda”.
- Russell Crowe e Craig Bierko non erano amichevoli sul set. Crowe ha persino escluso Bierko dalla sua festa per il 4o° compleanno mentre giravano allo scopo di aumentare la loro tensione.
- I veri figli di Braddock sono stati di supporto a questo film purché rappresentasse accuratamente il loro papà. Hanno anche condiviso informazioni personali e alcune lettere di famiglia per aiutare con la sceneggiatura.
- Russell Crowe si era avvicinato a Renée Zellweger per interpretare il ruolo di Mae nel lontano 1998, e negli anni trascorsi nel tentare di realizzare il progetto, l’attrice ha sempre dato la sua disponibilità per il ruolo.
- Max Baer, il cui nonno paterno era ebreo, combatteva con una stella di David ricamata sui suoi pantalocini. È visibile sui pantaloncini rossi di Baer durante il suo combattimento con Braddock nella scena del match finale.
- Il vero Jimmy Braddock pesava 7 chili e 700 grammi alla nascita. Era uno dei 5 bambini e 2 bambine nati da genitori irlandesi.
- Ron Howard e Russell Crowe hanno iniziato a parlare del film quando stavano realizzando A Beautiful Mind (2001).
- Russell Crowe ha trascorso quasi un anno ad allenarsi per le sequenze di boxe. Ha fatto allestire un ring e strutture di allenamento nella sua fattoria in Australia.
- L’allenamento quotidiano effettivo di Russell Crowe: corsa, nuoto, boxe, sollevamento pesi, ancora boxe e yoga.
- Il sound designer Anthony J. Ciccolini III ha usato angurie, carne di manzo e vetri rotti per creare i suoni dei pugni.
- La scena di combattimento Braddock / Baer è la prima volta nel film in cui Russell Crowe combatte con un altro attore invece di un vero pugile. Ron Howard ha detto che erano tutti “sulle spine”.
- Il pugile canadese Wayne Gordon ha insegnato a Russell Crowe come boxare per il film. Gordon ha donato un paio di guanti indossati da Crowe al museo di Melfort, Saskatchewan, da dove viene il padre di Gordon.
- Paul Giamatti aveva l’abitudine di fischiettare sul set. Russell Crowe ha insistito per trovare un modo per inserire questo elemento nel film.
- Prima che Damon Runyon desse a James Braddock il suo soprannome, il termine “Cinderella Man” era considerato un insulto simile all’odierno “mantenuto”.
- Ben Affleck, Matt Damon, Clive Owen, Billy Bob Thornton e Mark Wahlberg sono stati tutti considerati per il ruolo di Jimmy Braddock. Mark Wahlberg reciterà in seguito come “Irish Micky Ward” in The Fighter anni dopo.
- Russell Crowe ha detto che per un attore cinematografico recitare in un film di boxe è come recitare nell’Amleto.
- Russell Crowe e Mark Simmons avevano oltre 300 pugni coreografati da imparare per il match Braddock / Lasky.
- Ron Howard ha detto a Craig Bierko che il pugno destro di Baer “era come se lanciasse un martello”.
- I realizzatore hanno definito la scena dell’incontro tra Griffin e Braddock il match dei “mille pugni”, da una vera citazione di Braddock.
- Lo sceneggiatore Akiva Goldsman afferma che una battuta che rappresenta davvero Jim Braddock è: “Aveva uno spirito persistente nonostante questa spirale discendente senza fine”.
- Il film è stato girato a Toronto anziché a New York. Lo scenografo Wynn Thomas afferma che New York “è cambiata troppo” dalla Grande depressione per girare in loco.
- Russell Crowe è alto 1,82 m e Craig Bierko 1,89 m. In realtà Jim Braddock e Max Baer erano entrambi alti 1,89 m.
- Il 7 aprile 2018 il sospensorio in pelle, l’accappatoio di raso blu e i pantaloncini da boxe indossati da Russell Crowe come “Jim Braddock”, sono stati acquistati per 7000$ presso l’asta “Russell Crowe’s ‘Art of Divorce’ Auction”(tenutasi il 7 aprile 2018). Gli oggetti, insieme ad altri cimeli acquistati nell’asta, sono stati consegnati a uno degli ultimi negozi Blockbuster Video ad Anchorage, in Alaska, nella speranza di attirare i clienti per mantenere aperto il negozio. Purtroppo quel negozio Blockbuster ha chiuso nell’estate 2018. L’ultimo negozio della catena Blockbuster ancora in attività si trova si trova a Bend in Oregon.
- Ron Howard durante le riprese ha visionato 24 ore su 24 vecchi filmati di boxe nell’ufficio produzione.
- Ad Art Binkowski non piaceva finire steso al tappeto durante la scena di combattimento tra Griffin e Braddock. Il pugile non aveva mai andato al tappeto durante un match, e non voleva che i suoi avversari pensassero che fosse anche lontanamente possibile.
- Tutti i dialoghi nella scena di combattimento Braddock / Baer sono stati improvvisati. Ron Howard voleva “una cacofonia di suoni”.
- Nel 1944 Joe Gould, il manager di Braddock, allora capitano dell’esercito degli Stati Uniti, fu condannato con l’accusa di cospirazione per aver accettato tangenti per l’aggiudicazione di contratti dell’esercito. Venne condannato, multato di 12.000$ (171.000$ in dollari del 2018), condannato a tre anni di lavori forzati e congedato con disonore.
- Questo dramma dell’era della depressione ha fatto notizia non solo per essere uno dei film meglio recensiti del 2005, ma anche uno dei meno visti. Dopo quattro settimane dall’uscita del film, il film aveva incassato circa 50 milioni di dollari, che anche durante il crollo del botteghino del tempo era una grossa delusione, soprattutto considerando le tante recensioni positive. La catena AMC Theatres sperava di mantenere il film in programmazione e così ha lanciato un’offerta unica che garantiva il rimborso del biglietto. Agli spettatori a cui non era piaciuto il film era stato promesso un rimborso senza domande.
- Il film costato 88 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 108, di questi 60 milioni incassati in patria.
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono di Thomas Newman (American Beauty, Skyfall, Il ponte delle spie), candidato 14 volte al Premio Oscar e tre volte al Golden Globe. “Cinderella Man” segna una reunion tra Newman e il regista Ron Howard a 19 anni dalla commedia Gung Ho – Arrivano i giapponesi (1986).
TRACK LISTINGS:
1. The Inside Out – Thomas Newman
2. Shim-Me-Sha-Wobble – Miff Mole
3. Mae – Thomas Newman
4. Change Of Fortune – Thomas Newman
5. Weehawken Ferry – Thomas Newman
6. Cold Meat Party – Thomas Newman
7. All Prayed Out – Thomas Newman
8. Tillie’s Downtown Now – Bud Freeman
9. Three Bucks Twenty – Thomas Newman
10. Corn Griffin – Thomas Newman
11. hoe Polish – Thomas Newman
12. Londonderry Air – Paul Giamatti
13. The Hope Of The Irish – Thomas Newman
14. Hooverville Funeral – Thomas Newman
15. Fight Day – Thomas Newman
16. Good As Murder – Thomas Newman
17. We’ve Got To Put That Sun Back In The Sky – Roane’S Pennsylvanians
18. No Contest – Thomas Newman
19. Pugilism -Thomas Newman
20. Bulldog Of Bergen – Thomas Newman
21. Big Right – Thomas Newman
22. 9, 4, 2 Even – Thomas Newman
23. Cinderella Man – Thomas Newman
24. Turtle – Thomas Newman
25. Cheer Up, Smile, Nertz – Eddie Cantor
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