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CineBlog consiglia: American Gigolò

Oggetto strano questo American Gigolò, scritto e diretto dallo sceneggiatore di Taxi Driver. Film di culto degli anni ’80, è troppo sottostimato da certi critici e un po’ sopravvalutato da altri. Julian Kay è un elegantissimo e richiestissimo gigolò che un giorno diventerà l’amante di Michelle, che poi scoprirà essere la moglie del senatore Straton.

30 Giugno 2006 10:06
Oggetto strano questo American Gigolò, scritto e diretto dallo sceneggiatore di Taxi Driver. Film di culto degli anni ’80, è troppo sottostimato da certi critici e un po’ sopravvalutato da altri. Julian Kay è un elegantissimo e richiestissimo gigolò che un giorno diventerà l’amante di Michelle, che poi scoprirà essere la moglie del senatore Straton. Ed improvviamente si troverà immischiato nell’omicidio di una delle sue clienti: qualcuno forse sta cercando di incastrarlo. American Gigolò è prima di tutto la descrizione di una società in cui tutto si basa sui soldi, e chi li ha di conseguenza ha un grande potere che gli permette tutto. C’è solo una cosa che può batterlo: l’amore, il donarsi del tutto ad una persona, come nel finale (definito da qualcuno toccante, da altri ridicolo). E poi American Gigolò è un giallo: c’è anche un colpetto di scena, che tanto imprevedibile non è, ma comunque l’intreccio è interessante. Però forse la pellicola vuole essere troppe cose assieme e lascia una specie di sensazione di incompiuto: non a caso la parte migliore è forse la prima, in cui Schrader ci descrive lo stile di vita di Julian, che ci viene mostrato spesso con dolci movimenti di m.d.p.
Richard Gere diventò un vero sex symbol e uno dei simboli erotici degli anni ’80, e non era ancora così “potente” (anche perchè se lo fosse stato forse non avrebbe osato il nudo integrale… o no?). Comunque è anche un personaggio che impose un certo stile di moda, un certo modo di vestire basato sull’eleganza (i vestiti sono di Armani). Resta il fatto che questo film bisogna vederlo con i propri occhi: potrebbe risultare a qualcuno curioso, a qualcuno discreto, a qualcuno persino noioso, ad altri potrebbe sembrare una genialata ed uno dei capolavori degli anni ’80. A voi la scelta.
Stasera, 21.00, Rete 4

Voto Gabriele: 7