CineBlog consiglia: American Graffiti
America, 1962: un’ultima notte, prima di dire addio a tutto. Amori, amicizie, follie notturne, canzoni, voglia di vivere, e un ultimo saluto. Prima che l’American Dream dicesse addio al suo popolo.A guardarlo superficialmente, American Graffiti non sembra neanche così speciale. C’è molta allegria, i personaggi sono comuni adolescenti americani, c’è un personaggio “misterioso” come il
America, 1962: un’ultima notte, prima di dire addio a tutto. Amori, amicizie, follie notturne, canzoni, voglia di vivere, e un ultimo saluto. Prima che l’American Dream dicesse addio al suo popolo.
A guardarlo superficialmente, American Graffiti non sembra neanche così speciale. C’è molta allegria, i personaggi sono comuni adolescenti americani, c’è un personaggio “misterioso” come il dj Lupo Solitario, ci sono gag, bei momenti… Una commedia giovanile, con tutte le hit dell’epoca sixties (più di quaranta canzoni nella soundtrack!), con qualche carta divertente e nient’altro. Ma non è così. Lucas (pre-Star Wars) fa parte di quella serie di autori della new wave americana che aveva in mente qualcosa, che aveva nostalgia di un periodo, che sapeva raccontare le illusioni.
Dietro al divertimento e alla nostalgia per un decennio molto amato, si nascondono l’amarezza e la caduta di quelle illusioni giovanili, nascoste dietro alla spensieratezza della vita adolescenziale. Tutto sarebbe caduto e finito in quel passaggio fondamentale che è l’ingresso nella vita adulta. E con i vari protagonisti, anche l’America, all’alba di un nuovo giorno, avrebbe scoperto la sua vera identità (non a caso l’anno successivo a quello in cui è ambientato il film è proprio il ’63…).
Lucas ha anticipato una gran fetta di cinema; peccato che, nonostante Guerre Stellari, non abbia voluto continuare a dire la sua. Nel cast, moltissimi attori si prepareranno a entrare definitivamente nel mondo del cinema.
Oggi, 14.05, Rete 4