Cineblog consiglia Febbre da cavallo: la mandrakata
Febbre da cavallo: la mandrakata Regia: Carlo Vanzina. Con: Luigi Proietti, Rodolfo Lagangà, Nancy Brilli, Carlo Buccirosso, Enrico Montesano. Italia, colore. Commedia 2002Ritornano i protagonisti del celebre “Febbre da cavallo”, sempre alla presa con truffe, scommesse e cavalli…Questo seguito di “Febbre da Cavallo” aveva, sulla carta, tutti i numeri per essere un successo. In primo
Febbre da cavallo: la mandrakata Regia: Carlo Vanzina. Con: Luigi Proietti, Rodolfo Lagangà, Nancy Brilli, Carlo Buccirosso, Enrico Montesano. Italia, colore. Commedia 2002
Ritornano i protagonisti del celebre “Febbre da cavallo”, sempre alla presa con truffe, scommesse e cavalli…
Questo seguito di “Febbre da Cavallo” aveva, sulla carta, tutti i numeri per essere un successo. In primo luogo un illustre precedente, diretto da una delle colonne della commedia all’italiana, quello Steno che, oltre che regista, padre fu dei tanto discussi fratelli Vanzina; poi un cast di attori che, pur avendo (al cinema almeno) più passato che presente, restava però come residuo nella memoria di tutti, anche di quelli che all’epoca dell’uscita del primo episodio non c’erano.
Allo stesso tempo “La Mandrakata”, sempre sulla carta, il film dei Vanzina, rischiava di essere un pallido fantasma dell’originale, sia per i scarsi risultati dei due fratelli come registi (ma hanno realizzato, in televisione, una delle migliori serie comiche degli ultimi anni: “Un ciclone in famiglia”), sia perché, piuttosto che produrre qualcosa di originale, era certo più semplice poggiarsi sulle spalle del gigante e sfruttare il tanto di moda “effetto nostalgia”, che tanti seguiti e remake ha negli ultimi anni prodotto (eccezzziunali…ma molto spesso no). Eppure….eppure in qualche modo regge.
La struttura a barzellette tipica dei due autori romani, è replicata anche qui, ma con maggior senso, maggior aderenza alla storia, più che in tanti cinepanettoni natalizi. E poi c’è Proietti, che è un piacere vedere anche nei panni del Maresciallo Rocca; figurarsi qui, in un ruolo che gli è congeniale (ha pure sempre recitato con Altman), e tutta una squadra di caratteristi che, finita per motivi anagrafici la stagione dei grandi attori italiani, sono da alcuni anni i protagonisti (spesso bravi) incontrastati del nostro cinema, su cui naturalmente spicca un Enrico Montesano che, pur non amando personalmente, apprezzo come solido professionista, capace di strappare più di una risata. Ah, che rimpianto per quando gli attori facevano la gavetta.
Da salvare, dunque, ma con una riserva: visto al cinema, come l’ho visto, cambia forse la prospettiva dello sguardo, rispetto al solito e sterilizzante passaggio televisivo. Si respirava l’aria, per me sua volta cinematograficamente evocata (ma ne ho un ricordo in prima persona con “Pirati” di Roman Polansky), dei cinema di una volta, di quelle sale dove si parlava e si rideva senza riserve, e quando le si conoscevano si anticipavano tic e battute degli attori. Per riscoprirsi tutti quanti un po’ cafoni… in senso buono.
Stasera mercoledì 8 luglio ore 21:20, RaiUno