CineBlog consiglia: Frankenstein di Mary Shelley
Frankenstein di Mary Shelley (Mary Shelley’s Frankenstein – drammatico, fantastico, USA 1994) Regia di Kenneth Branagh, con Kenneth Branagh, Robert De Niro, Helena Bonham Carter, Tom Hulce, Hugh Bonneville, John Cleese, Aidan Quinn, Ian Holm.Questa notte ore 1:25 (27/7) su Italia 1 Portare sullo schermo i grandi classici letterari del passato è sempre una sfida
Frankenstein di Mary Shelley (Mary Shelley’s Frankenstein – drammatico, fantastico, USA 1994) Regia di Kenneth Branagh, con Kenneth Branagh, Robert De Niro, Helena Bonham Carter, Tom Hulce, Hugh Bonneville, John Cleese, Aidan Quinn, Ian Holm.
Questa notte ore 1:25 (27/7) su Italia 1
Portare sullo schermo i grandi classici letterari del passato è sempre una sfida pericolosa. Non si riuscirà mai a mettere d’accordo il pubblico e si finirà per scontentare sicuramente qualcuno. Eppure da questa sfida Kenneth Branagh è uscito vincitore, avendo cesellato con tecnica encomiabile e ricchezza di particolari un film dove ogni aspetto è curato fin nei minimi particolari, dalla sceneggiatura agile e coinvolgente alla fotografia suggestiva, dall’epicità delle musiche al fascino delle ambientazioni. In più, la pellicola è probabilmente la più fedele al romanzo e ne sviluppa e approfondisce alcuni aspetti.
Seguendo il filone iniziato con Dracula di Bram Stoker nel 1992 da Francis Ford Coppola (che di questo Frankenstein è produttore), per la prima volta Branagh rappresenta la ben nota vicenda tratta dal romanzo di Mary Shelley calandosi nell’animo del mostro, nobilitando e dando spessore emozionale e romantico al personaggio della creatura. Ne risente un po’ l’aspetto ‘horror’ della vicenda (anche se alcune scene fanno salire la tensione alle stelle) ma ne guadagna senz’altro l’aspetto narrativo.
Robert De Niro è semplicemente Robert De Niro ed ha saputo magistralmente infondere al suo mostro solitudine, dolore, spasmodico bisogno di amore e cattiveria come reazione al rifiuto ed alla mancata accettazione da parte dell’uomo che considera un padre. Branagh è come sempre impeccabile, anche se – chi non ama la prosa teatrale – potrebbe giudicare forse un po’ troppo impostata la sua recitazione. Brava la Bonham Carter, anche se forse un po’ sotto tono e ottimi Ian Holm e John Cleese.