CineBlog consiglia: Hero e Fa’ la cosa giusta
Il grande pubblico non cinefilo ha conosciuto il wuxiapian tardissimo, probabilmente con La tigre e il dragone. Non vuol dire che molti non lo conoscessero, lo apprezzassero e lo amassero già da molto prima, ma è inutile negare che fu proprio il film di Ang Lee che iniziò la diffusione nelle sale italiane di questo
Il grande pubblico non cinefilo ha conosciuto il wuxiapian tardissimo, probabilmente con La tigre e il dragone. Non vuol dire che molti non lo conoscessero, lo apprezzassero e lo amassero già da molto prima, ma è inutile negare che fu proprio il film di Ang Lee che iniziò la diffusione nelle sale italiane di questo genere. E i primi che sono arrivati in sala sono proprio i film più “occidentali”, quelli che comunque a primo impatto uno spettatore occidentale medio può ben digerire senza alcun problema.
Va bene tutto, d’accordo, per molti saranno dei difetti, ma al di là di questo Hero di Zhang Yimou è un film bellissimo, tecnicamente meraviglioso. Ciò che colpisce subito è l’uso della fotografia, dei colori che cambiano (strepitosa la metafora della morte col cambiamento dal giallo al rosso delle foglie), delle tonalità. E poi affascinano i combattimenti/danze, i salti impossibili, le trame e gli amori, gli attori (bravo Jet Li, ma le due “primedonne” Maggie Cheung e Zhang Ziyi sono fenomenali). Non un film per chi cerca il ritmo e la baracconata facile, e neanche per chi vuole un film alla Tarantino perchè si è fatto ingannare dal “Quentin Tarantino presenta” in locandina.
Stasera, 23.00, Rete 4
Ma non finisce qui…… perchè Rete 4 trasmette subito dopo un altro film da non perdere, un gioiellino firmato dal grandissimo Spike Lee. Fa’ la cosa giusta è divertentissimo, folle, a tratti davvero geniale, da vedere assolutamente.
E’ un giorno caldissimo e nel ghetto di Bedford Stuyvesant a Brooklyn la gente di colore vive la giornata fra le solite cose e i litigi di carattere razziale. Tra questi c’è Mookie (lo stesso Lee), che lavora come fattorino in una pizzeria gestita da un padre italiano e dai suoi due figli. 24 ore in questa giornata, in cui s’incrociano diverse vicende e moltissimi personaggi singolari, e il tutto sfocerà in un violento scontro.
Il razzismo e i pregiudizi, la violenza come mezzo di difesa, i luoghi comuni e altro ancora. Sono tutti temi che Spike conosce e anche bene e che tratta in maniera unica, singolare, originale e anche spiazzante: sa scrivere una sceneggiatura dove monologhi divertentissimi ma allo stesso modo inquietanti si fondono a spunti su cui riflettere all’infinito (e il finale antitetico con Martin Luther King e Malcolm X lascia un punto di domanda interessante). Ma il tutto con un ritmo travolgente e irresistibile, se possibile anche leggero. Grandioso.
Stanotte, 01.24, Rete 4