Cineblog consiglia Il Signore degli Anelli – Le due Torri
Il Signore degli Anelli – Le due Torri (2002) di Peter Jackson, con Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Orlando Bloom, Sean Astin, Liv Tyler, Miranda Otto, Cate Blanchett, Karl Urban, Christopher Lee, David Wenham, Brad Dourif.Stasera 5 luglio su Italia 1 alle ore 20:30Dopo il primo episodio, trasmesso sabato scorso, continua su Italia 1
Il Signore degli Anelli – Le due Torri (2002) di Peter Jackson, con Elijah Wood, Viggo Mortensen, Ian McKellen, Orlando Bloom, Sean Astin, Liv Tyler, Miranda Otto, Cate Blanchett, Karl Urban, Christopher Lee, David Wenham, Brad Dourif.
Stasera 5 luglio su Italia 1 alle ore 20:30
Dopo il primo episodio, trasmesso sabato scorso, continua su Italia 1 la riproposizione di quella che può a buon diritto essere considerata una delle saghe più importanti della storia del cinema, quella che ha riscritto molte delle regole del “fare cinema” (come forse solo Star Wars di Lucas prima) portando sul grande schermo il testo, per molti sacro, scritto da Tolkien.
Subito una premessa necessaria: questo è, a parere di chi scrive, il migliore dei tre episodi in cui il film è stato suddiviso (pur essendo stato, è bene ricordarlo, girato in un’unica, lunghissima, magica sessione in quel della Nuova Zelanda). Sicuramente è quello che rispecchia più fedelmente il testo di partenza, se si esclude lo spostamento di alcuni capitoli alla terza parte per esigenze di girato.
Dopo La Compagnia dell’Anello, che è a conti fatti una lunga entusiasmante premessa all’intera vicenda, qui c’è poco spazio per racconti, riflessioni e momenti di pausa. Le due Torri ci immerge da subito nel gorgo dell’azione più pura; azione necessariamente frammentaria per seguire le vicende dei componenti dell’apparentemente defunta Compagnia, separati dal destino e costretti a percorre strade differenti per giungere alla stessa meta. Personaggi vecchi e nuovi si alternano con grande sapienza ritmica sullo schermo, riuscendo nell’impresa di approfondire i caratteri senza perdere un solo granello di azione e senza provocare rallentamenti, grazie ad uno straordinario lavoro di editing che ci rende parte in causa delle vicende.
Personaggi vecchi e nuovi, dicevamo: Frodo e l’inseparabile Sam si vedono costretti ad affidarsi a Gollum per raggiungere il più in fretta possibile le terre di Mordor; Aragorn Legolas e Gimli si mettono sulle tracce di Merry e Pipino, rapiti dagli orchi di Saruman, in un viaggio che li porterà verso le terre dell’ovest, dal bosco di Fangorn (con un gradito ritorno) a Rohan e Gondor, su cui si concentrerà la vicenda del terzo episodio, fino al Fosso di Helm, dove si combatterà la prima grande battaglia per le sorti della Terra di Mezzo.
A questi personaggi ormai conosciuti se ne aggiungono molti altri, che amplificano la profondità narrativa e concettuale del testo: su tutti Gollum, solo accennato nel primo episodio, che diventa a buon vedere il grande protagonista del film, diviso com’è tra barlumi di bene e la brama assoluta dell’Anello, ed Eowyn (interpretata da una bravissima Miranda Otto), coraggiosa figlia del sovrano di Rohan, che non si rassegna ad un destino di semplice spettatore delle vicende che coinvolgono la sua terra e la sua gente. A mio avviso, ma non solo mio, il personaggio caratterizzato peggio, e distrutto da un’attrice non adatta (Liv Tyler), continua ad essere Arween, che pure possiede una notevole importanza nell’economia del racconto.
Un accenno finale all’altissimo livello tecnico che caratterizza anche, e soprattutto, questo secondo episodio: basterebbe la sola battaglia al fosso di Helm, dell’incredibile durata di quasi 50 minuti, per rendere degno di ri-visioni continue questo gioiello filmico. Laddove il rischio della noia era dietro l’angolo (50 minuti non sono facili da gestire, neanche in concitate scene d’azione), la maestria, ancora una volta, dei montatori e la magnificenza degli effetti speciali ci immergono come non mai nel flusso degli eventi, dai preparativi forsennati ai momenti di tensione in attesa sulle mura di cinta, fino agli spasmodici, interminabili combattimenti. Non nego che, nel momento in cui, dalle mura, si odono le prime urla e si avvista la fiumana di luci nella notte che nascondono orde di esseri mostruosi, beh, ho sentito i brividi scorrermi lungo la schiena, mi sono voltato ad osservare i miei compagni, ho scacciato la paura e mi sono preparato a combattere per la salvezza delle Middle Earth.
Voto Mario: 9,5