Cineblog consiglia: Il Sorpasso
Il sorpasso. (1962) di Dino Risi con Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Catherine Spaak, Claudio Gora.In una Roma deserta a Ferragosto, il quarantenne Bruno Cortona (Vittorio Gassman), uomo istrionico, irresponsabile e inconcludente, amante delle auto e delle belle donne, viaggia con la sua potente Lancia Aurelia Sport alla ricerca di un tabaccaio aperto e di un
Il sorpasso. (1962) di Dino Risi con Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Catherine Spaak, Claudio Gora.
In una Roma deserta a Ferragosto, il quarantenne Bruno Cortona (Vittorio Gassman), uomo istrionico, irresponsabile e inconcludente, amante delle auto e delle belle donne, viaggia con la sua potente Lancia Aurelia Sport alla ricerca di un tabaccaio aperto e di un telefono pubblico. Lo accoglie in casa lo studente di legge Roberto Mariani (Jean-Louis Trintignant), rimasto in città per preparare gli esami. Cortona convince il giovane, timido ed impacciato, a intraprendere un viaggio in auto verso mete occasionali sempre più distanti. Il giovane Mariani, intimidito ma allo stesso tempo affascinato dall’uomo, sarà più volte sul punto di abbandonare il compagno, ma sempre tornerà sui suoi passi, in un percorso di iniziazione alla vita che lo porterà però ad una tragica conclusione….
Il sorpasso, film di Dino Risi del 1962 (scritto dal regista con Ettore Scola e Ruggero Maccari), rappresenta uno degli esempi cinematografici più significativi dell’Italia del boom economico degli anni ’60, strutturato come una commedia piena di spunti comici e divertenti ma con un forte taglio di critica sociale e di costume.
I protagonisti risultano psicologicamente completi e definiti, soprattutto Trintignant, nel ruolo molto intenso di un giovane timido, attratto da schemi sociali di successo ma allo stesso tempo inserito all’interno di precisi canoni di comportamento. Il duello psicologico fra i due è uno schema nuovo per il cinema italiano di quel periodo: personaggi così diversi ma allo stesso tempo entrambi positivi e negativi, si attraggono e si respingono tra loro, portando gli spettatori verso due estremi distinti e contrapposti di identificazione sociale.
L’auto guidata da Gasmann, la Lancia Aurelia rappresenta in fondo la corruzione dell’idea di fiducia nell’Italia del miracolo che proprio in quegli anni stava per finire, lasciando il posto ad una società scissa e contraddittoria, nella quale solo i cialtroni opportunisti, (come il Cortona), divengono i soggetti protagonisti del successo e del benessere sociale.
L’opera nel suo insieme (considerato da alcuni un vero road-movie, il primo del genere in Italia) è un film leggero, godibile, divertente, veloce e ritmato, che al tempo stesso si propone come testimonianza, documentazione e denuncia, allontanandosi molto dai confini classici della commedia
Curiosità: Originariamente il soggetto era stato scritto per Alberto Sordi nel ruolo di Bruno Cortona.
Stasera lunedì 27 agosto, ore 21 su La7.