CineBlog consiglia: Kill Gill vol 1

Presentato a Venezia nel 2004, Kill Gil è un documentario autobiografico che ripercorre il decorso della malattia che ha colpito inaspettatamente il regista e produttore Gil Rossellini (figlio indiano di Roberto Rossellini), alla fine del 2004, e che lo ha costretto su una sedia a rotelle forse per il resto della sua vita. Tre settimane di coma, una ventina di operazioni. Si trovava nella capitale svedese per presentare il film da lui co prodotto del regista malese Puteri gunung Ledang allo Stockholm International Film Festival quando, improvvisamente, ebbe un malore. Una clinica specialistica in Svizzera, dove il regista fu immediatamente trasferito risvegliatosi dal coma, è la cornice di questo slendido e coraggioso documentario. La sua videocamera, talvolta traballante diventa testimone dell’amore e dell’attacamento alla vita. Diario vivente di una malattia terribile e della volontà o forse necessità di raccontare, gridare, reagire al dolore. Isabella Rosselini, sorella, consigliera, amica è di fondamentale aiuto per la buona riuscita del documentario (di cui oltre che interprete è spesso operatrice).

Un diario come una prova di forza, una sfida contro se stessi, affrontata con disarmate e a tratti shoccante lucidità, forza, ma il più delle volte con immensa e totale positività. Gil Rossellini ha l’aria di essere una persona che non ama compiangersi. Gil Rossellini ama ironizzare sulla sua condizione, sul futuro, sul suo male. Un documentario di grande forza, emozionante, interessante. Difficilmente avrete, avremo modo di recuperare un film cosi di nicchia come questo. Consigliatissimo. (Tra l’altro il regista è attualmente a Venezia con Kill Gil vol 2). Questa notte ore 00.40, Raitre