Cineblog Consiglia – La classe operaia va in paradiso
La classe operaia va in paradiso, in onda su Iris questa sera (8 febbraio) alle ore 23 Lulù Massa, l’ operaio milanese con l’ulcera, è una delle figure più belle che il cinema italiano possa annoverare nei suoi annali. Un personaggio a tutto tondo, magistralmente costruito da un camaleontico Gianmaria Volonté, capace di immergersi in
La classe operaia va in paradiso, in onda su Iris questa sera (8 febbraio) alle ore 23
Lulù Massa, l’ operaio milanese con l’ulcera, è una delle figure più belle che il cinema italiano possa annoverare nei suoi annali. Un personaggio a tutto tondo, magistralmente costruito da un camaleontico Gianmaria Volonté, capace di immergersi in un ruolo complesso e giustificare una trasformazione radicale da uno stacanovista del lavoro a cottimo a capo della contestazione operaia, nonostante due famiglie da mantere.
Lulù lavora per due persone, per questo il padrone lo ama ma i compagni di catena di montaggio lo destestano. Dopo aver perso il lavoro si trova abbandonato da tutti, amici, colleghi e amante. ma grazie a una vittoria del sindacato, viene riassunto.
Elio Petri è il padre del cinema politico italiano, il suo sguardo caustico e satirico illustra un ritratto della impietoso della condizione operaia e della sua alienazione, con tutto quello che di positivo (e di negativo) si può dire a proposito. Il cinema entra con Petri per la prima volta nel mondo della fabbrica scavando nei temi che ancora oggi (purtroppo) sono di estrema attualtià, come il rapporto tra operai e macchine, le sfide politiche tra la sinistra e la destra, i pregi e i difetti dei sindacati, la repressione dei padroni e il progresso tecnologico.
Paradossalmente fu un film che provocò molte polemiche, in particolare dalla sinistra italiana, in compenso vinse niente meno che una Palma d’oro a Cannes, a ex aequo con Il caso Mattei.