Cineblog consiglia: L’ultimo Boyscout – Missione Sopravvivere
L’ultimo boy scout – Missione: sopravvivere (The Last Boy Scout / Usa 1991) Regia di Tony Scott. Con Bruce Willis, Damon Wayans, Chelsea Field, Halle Berry. Genere Avventura, colore 105 minuti. – Divertimento puro con “L’ultimo Boy Scout”, film del 1991 del bravo Tony Scott, fratello nominalmente meno celebre di Ridley, ma che ultimamente sembra
L’ultimo boy scout – Missione: sopravvivere (The Last Boy Scout / Usa 1991) Regia di Tony Scott. Con Bruce Willis, Damon Wayans, Chelsea Field, Halle Berry. Genere Avventura, colore 105 minuti. –
Divertimento puro con “L’ultimo Boy Scout”, film del 1991 del bravo Tony Scott, fratello nominalmente meno celebre di Ridley, ma che ultimamente sembra ottenere, rispetto a quest’ultimo, migliori risultati nelle sale, e non solo economicamente. Girato appena dopo una sequela di mediocri film d’azione, il peggiore dei quali l’inguardabile ed estetizzante Revenge (ma chi scrive è un ammiratore del coraggioso Miriam si sveglia a mezzanotte), L’ultimo Boy Scout segna probabilmente il primo grande film del regista, che pure era diventato molto noto dopo l’enorme successo della poco interessante pellicola avventurosa-generazionale Top Gun.
Uno dei pochi ex-pubblicitari che sono riusciti ad affermarsi ad Hollywood nel corso degli anni ’90, riuscendo a conquistarsi faticosamente l’appellativo di “autore”,Tony porta avanti un’idea di cinema molto precisa: sceneggiature di ferro ricche di flashback, ritmo adrenalinico, e un’immagine nitida ed iperealistica, grazie all’uso sapiente di luci e soprattutto di filtri (ora massicciamente supportati dagli effetti digitali), che condivide con il fratello maggiore, più evidente, e per una volta originale, debito verso il mondo degli spot.
L’ultimo Boy Scout è un bell’esempio di questo cinema, che sul piano narrativo raggiungerà forse livelli più alti con le ultime pellicole, ma che vive di vita propria grazie ad una freschezza ed un ritmo che ne fanno uno dei film d’azione degli anni ’90.
Certo, il successo era quasi scontato. Il film basa gran parte del suo fascino sul personaggio da duro che Bruce Willis aveva costruito soprattuto nei primi due capitoli della fortunata saga di Die Hard, recentemente nelle sale con il quarto episodio, e per quanto riguarda la costruzione del protagonista, L’ultimo Boy Scout potrebbe benissimo essere un capitolo apocrifo della serie.
Eppure la regia di Scott aggiungono al tutto un fascino originale e quasi retrò ad una trama comunque ben costruita e, sinceramente parlando, selvaggiamente divertente, con un duro come da tempo non se ne vedevano al cinema. Sarà che Willis era perfetto per il ruolo, sarà che nessuno sa soffrire come lui, ma il film corre via come un treno e la giga che Bruce balla alla fine del film è indimenticabile.
Uno dei film pre-tarantino con la più alta densità di volgarità ed improperi che io ricordi. Inoltre, quando Joe Hallenbeck uccide uno dei sicari che l’ha rapito facendogli rientrare il naso nel cervello con una testata scappa quasi l’applauso.
Stasera, martedì 13 novembre, ore 21.10 su Italia1.