Cineblog Consiglia: Mission: Impossible
Mission: Impossible (Mission: Impossible – USA 1996) di Brian De Palma, con Jon Voight, Jean Reno, Emmanuelle Béart, Tom Cruise, Henry CzernyStasera, Venerdì 25 gennaio ore 21.10 su Rete4.In Mission: Impossible si trova tutto il peggio, e qualcosa del meglio, di De Palma. Il film, che è tratto da una fortunata (ma da noi poco
Mission: Impossible (Mission: Impossible – USA 1996) di Brian De Palma, con Jon Voight, Jean Reno, Emmanuelle Béart, Tom Cruise, Henry Czerny
Stasera, Venerdì 25 gennaio ore 21.10 su Rete4.
In Mission: Impossible si trova tutto il peggio, e qualcosa del meglio, di De Palma. Il film, che è tratto da una fortunata (ma da noi poco nota) serie televisiva degli anni ’60, sceneggiato per il grande schermo dal nuovo pupillo di Hollywood David Koepp (con De Palma aveva già lavorato a Carlito’s Way), tratta di una naturalmente intricata storia di spionaggio che non starò qui a riassumere. Più interessante è approfondire il senso di dejà vu che la pellicola suscita.
Volendo parlare esclusivamente dal mio punto di vista, mi trovo costretto a citare un film, Topkapi (regia di Jules Dassin) che non ricordo quasi, che ho visto anni fa, che forse non è neanche quello al quale con la memoria voglio riferirmi, ma nei confronti del quale la pellicola di De Palma potrebbe avere più di un debito.
Facezie a parte, bisogna dire che Mission: Impossible non brilla certo di originalità; lo spettatore un minimo smaliziato ha già la sensazione di aver visto già tutto, quello meno è comunque sollevato dalla fatica di stupirsi.
Ciò non toglie che il film sia, spesso, parecchio divertente, anche se De Palma raschia un po’ il fondo del suo talento e gioca qualche tiro mancino. Peccato che qualche anno dopo arriverà John Woo a rubargli lo scettro, dirigendo un sequel che, pur condividendo molti difetti del predecessore (entrambi gli autori hanno diretto questi film usando il loro talento come una scatola di pezzi di ricambio piuttosto che come un tavolo da bricolage) lo supera in lunghezza.
Entrambi comunque piacevoli.