CineBlog consiglia: Mystic River
Un film che ti entra dentro, dritto come una lama, e scava nei tuoi pensieri. Non sono troppi i film che hanno questo effetto, e quelli che ce la fanno sono definibili come dei veri e propri capolavori. E Mystic River lo è. Dave, Sean e Jimmy vivono tranquillamente la loro infanzia a Boston, finché
Un film che ti entra dentro, dritto come una lama, e scava nei tuoi pensieri. Non sono troppi i film che hanno questo effetto, e quelli che ce la fanno sono definibili come dei veri e propri capolavori. E Mystic River lo è. Dave, Sean e Jimmy vivono tranquillamente la loro infanzia a Boston, finché un fatto raggelante non li cambierà per sempre: due pedofili rapiscono Dave e lo violentano. Venticinque anni dopo la primogenita di Jimmy viene uccisa, e si pensa subito a Dave come presunto assassino. I tre amici allora devono cercare di far luce su questo dolorosissimo mistero, dovranno combattere contro lo spettro della violenza e della morte ormai onnipresente nelle loro vite, tra l’orrore del passato e l’incertezza del futuro, in un’America a pezzi. Eastwood ci regala un amarissimo ritratto in cui farsi giustizia da soli è di norma, e in cui le anime sono sempre sole, tristi e sconvolte. Un ritratto malinconico e rabbioso, che si legge in faccia al personaggio di Penn quando scopre che la figlia è stata uccisa. Se la tensione emotiva è altissima per tutto il film, è perchè Mystic River è un film prima di tutto di emozioni forti, di nostalgia del classico e rabbia per la società attuale: l’intreccio conta, ma non come la descrizione (favolosa) dei personaggi. “Ci siamo saliti tutti su quell’auto” si dicono i personaggi di Penn e Bacon verso l’epilogo. E le anime dei personaggi vengono portate via fra gli eventi e i dolori, come in un fiume: in questo caso quello del Mystic River.
Stasera, 21.00, RaiTre