CineBlog consiglia: Ogni cosa è illuminata
Ogni cosa è illuminata (Everything Is Illuminated) Regia di Liev Schreiber, con Elijah Wood, Boris Leskin, Eugene Hutz, Laryssa Lauret. USA 2005.Stasera, Rete 4 ore 23:30Tratto dal famoso romanzo di Jonathan Safran Foer pubblicato nel 2001, il film racconta la storia di un giovane ebreo americano che parte alla ricerca della donna che ha salvato
Ogni cosa è illuminata (Everything Is Illuminated) Regia di Liev Schreiber, con Elijah Wood, Boris Leskin, Eugene Hutz, Laryssa Lauret. USA 2005.
Stasera, Rete 4 ore 23:30
Tratto dal famoso romanzo di Jonathan Safran Foer pubblicato nel 2001, il film racconta la storia di un giovane ebreo americano che parte alla ricerca della donna che ha salvato suo nonno durante la seconda guerra mondiale, in una piccola città ucraina cancellata dalle carte geografiche dall’invasione nazista. Quello che inizia come un viaggio per ricomporre la storia di una famiglia nelle circostanze più assurde, si trasforma in un’esperienza sorprendente e ricca di rivelazioni, sull’importanza della memoria, la natura pericolosa dei segreti, l’eredità dell’Olocausto, il significato dell’amicizia e, soprattutto, l’amore.
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2005 ed uscito nelle sale nel novembre dello stesso anno, Ogni cosa è illuminata segna il debutto alla regia dell’attore Liev Schreiber che, avendo trovato nel libro numerose similitudini con la propria storia familiare, ne ha anche firmato l’adattamento per il grande schermo.
Jonathan Safran Foer (Elija Wood) è un ragazzo particolare. Colleziona in modo quasi ossessivo oggetti di ogni tipo appartenuti alla sua famiglia, riponendo tutto con grande cura in buste di plastica trasparente che poi appende al muro della sua stanza. Una vecchia foto di suo nonno in compagnia di una ragazza sconosciuta lo incuriosisce al punto di decidere di partire alla volta dell’Ucraina per trovare il piccolo e sperduto villaggio di Trachimbrod e fare luce su quella parte di passato del nonno della quale nessuno sembra essere a conoscenza. Nel suo viaggio si affiderà a una guida locale (Boris Leskin) un brusco uomo di Odessa, non vedente, che ostenta un rabbioso antisemitismo e viaggia in compagnia di una cagnetta guida ‘psicopatica’ e del nipote Alex (Eugene Hutz), coetaneo di Jonathan, che con il suo strano inglese farà da interprete e lo aiuterà seriamente nella sua ricerca.
Ogni cosa è illuminata è un film delicato, che diverte e commuove senza mai cadere nella banalità del melodramma o nei luoghi comuni di molte altre pellicole che trattano il tema dell’Olocausto. Un’opera prima perfettamente riuscita che lavora sui registri del tragico e del comico, sconfinando nel grottesco e regalando allo spettatore numerose situazioni ricche di ironia. Purtroppo, dopo gli scroscianti applausi ricevuti dal pubblico a Venezia, il film non è stato premiato al botteghino. Bellissima la fotografia ed i colori dei paesaggi, che sembrano usciti da un quadro impressionista di Van Gogh.