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Cineblog consiglia: Penelope

Penelope (2006) di Mark Palansky. Con Christina Ricci, James McAvoy, Reese Witherspoon, Catherine O’ Hara. Stasera 17 dicembre su Italia1 alle ore 21.10Un film passato quasi inosservato questo Penelope: in America è uscito lo scorso febbraio dopo quasi due anni dalle riprese, peraltro con pessimi risultati (io ero in sala a Los Angeles e davvero

di mario
17 Dicembre 2008 10:00

penelopePenelope (2006) di Mark Palansky. Con Christina Ricci, James McAvoy, Reese Witherspoon, Catherine O’ Hara.

Stasera 17 dicembre su Italia1 alle ore 21.10

Un film passato quasi inosservato questo Penelope: in America è uscito lo scorso febbraio dopo quasi due anni dalle riprese, peraltro con pessimi risultati (io ero in sala a Los Angeles e davvero gli spettatori si contavano sulle dita di una mano), mentre in Italia non si è praticamente visto, se non nel formato Dvd. Eppure questa commedia romantica non è malaccio, ed è capace di affrontare con uno spirito scanzonato e un po’ bislacco l’eterna quest della ricerca del vero amore.

Penelope fa parte di una famiglia aristocratica segnata, ormai da generazioni, da una maledizione ancora non avveratasi: verrà un giorno in cui una delle discendenti donne della casata si ritroverà con un naso da maialino, sgraziato e decisamente fuori posto. Penelope è la sfortunata vincitrice di questo maledetto premio, con grande disappunto degli altolocati genitori, che la rinchiudono in casa per proteggerla dal mondo.

I due, per ovviare allo scandalo di avere una figlia non maritata, cercano in tutti i modi di combinare un matrimonio, ma quando gli aspiranti sposi (tutti di sangue blu) si rendono conto dello sgradevole aspetto della ragazza, fuggono immancabilmente. Finché nella vita di Penelope entra Max, tutt’altro che nobile e con frequenti crisi monetarie (ma ovviamente questo nessuno lo sa). Tra i due nasce un sentimento vero. Ma la storia è appena all’inizio…

Bravissima la Ricci a saper portare sulle proprie spalle l’intera vicenda. Se si è capaci di mettere da parte l’assunto un tantino improbabile dell’intera vicenda, e il gusto davvero eccentrico di chi ha scelto un naso da maialino come motore scatenante, si può assaporare davvero una bella commedia, fatta si di buoni sentimenti, ma senza eccessi di glucosio, ed anzi con un messaggio, seppur troppo evidente, di tolleranza e comprensione del diverso.

Non avrà la finezza espressiva di un The Elephant man, ma quanti film sul tema possono dire di possederla? E se in sala si vedono oscenità in quantità industriale, davvero non capisco come un film così non abbia trovato degna distribuzione. Misteri del mercato!

Voto Mario: 6,5