CineBlog consiglia: Sette note in nero
Mi fa sempre piacere da una parte quando in tv trasmettono qualche film di quel bellissimo genere che è il thriller all’italiana (e vedrete cosa vi segnaliamo domani!). Certo, da una parte sono contento perchè queste pellicole non devono essere buttate nel dimenticatoio (e siamo qui a segnalarvele per qualcosa, no?), ma da una parte
29 Marzo 2006 11:55
Mi fa sempre piacere da una parte quando in tv trasmettono qualche film di quel bellissimo genere che è il thriller all’italiana (e vedrete cosa vi segnaliamo domani!). Certo, da una parte sono contento perchè queste pellicole non devono essere buttate nel dimenticatoio (e siamo qui a segnalarvele per qualcosa, no?), ma da una parte c’è sempre la difficoltà del pessimo orario, in questo caso stanotte alle 2.40 su Rete4, e la paura di una forte censura (anche in tardo orario). C’è però da dire che SETTE NOTE IN NERO del grandissimo Lucio Fulci è uno dei film meno violenti del maestro, quindi il pericolo censura è minimo.
Protagonista di questo thriller con sfumature occulte e parapsicologiche è Virginia, che da piccola ha visto la madre suicidarsi ed ora ha appena avuto una visione su un omicidio successo tanto tempo fa: vede nella sua mente una donna che viene murata nella villa di Francesco Ducci, suo marito, che viene subito incolpato, visto che uno scheletro si cela davvero dietro al muro… Ma non tutto è così facile da capire, e i colpi di scena non si conteranno.
Thriller sublime, con una storia per niente banale e una sceneggiatura azzeccata, ottimi attori (a partire da Jennifer O’Neill che tutti ricorderanno per Scanners di Cronenberg), tempi perfetti e tensione che sale a livello esponenziale. Ma soprattutto una bellissima regia di Fulci, elegante e raffinata, artigianale e professionale. Intrigante, interessante, pauroso. Un Fulci del periodo d’oro, osannato anche da Quentin Tarantino nel suo bellissimo Kill Bill – Volume 1 con la bellissima, e ormai celeberrima, main theme della pellicola: propria quella composta dalle sette note del titolo…
Protagonista di questo thriller con sfumature occulte e parapsicologiche è Virginia, che da piccola ha visto la madre suicidarsi ed ora ha appena avuto una visione su un omicidio successo tanto tempo fa: vede nella sua mente una donna che viene murata nella villa di Francesco Ducci, suo marito, che viene subito incolpato, visto che uno scheletro si cela davvero dietro al muro… Ma non tutto è così facile da capire, e i colpi di scena non si conteranno.
Thriller sublime, con una storia per niente banale e una sceneggiatura azzeccata, ottimi attori (a partire da Jennifer O’Neill che tutti ricorderanno per Scanners di Cronenberg), tempi perfetti e tensione che sale a livello esponenziale. Ma soprattutto una bellissima regia di Fulci, elegante e raffinata, artigianale e professionale. Intrigante, interessante, pauroso. Un Fulci del periodo d’oro, osannato anche da Quentin Tarantino nel suo bellissimo Kill Bill – Volume 1 con la bellissima, e ormai celeberrima, main theme della pellicola: propria quella composta dalle sette note del titolo…