CineBlog consiglia: Shrek 2
Col senno di poi, chi ha gradito Shrek Terzo non deve meravigliarsi delle critiche che ha ricevuto il film, soprattutto se paragonato a questo secondo capitolo. Il ritmo e la maleducazione di questo film il terzo capitolo non li ha. Certo, poi il terzo capitolo ha una grafica strabiliante, ma questi sono i passi da
Col senno di poi, chi ha gradito Shrek Terzo non deve meravigliarsi delle critiche che ha ricevuto il film, soprattutto se paragonato a questo secondo capitolo. Il ritmo e la maleducazione di questo film il terzo capitolo non li ha. Certo, poi il terzo capitolo ha una grafica strabiliante, ma questi sono i passi da giganti che ci si aspetta da un’operazione del genere.
Shrek 2 è stato fra i migliori film del 2004 e la Dreamworks non sarà mai più su questi livelli, per quanto riguarda l’animazione. E non sarà mai più così geniale nel saper amministrare una serie di personaggi meravigliosi e gag esilaranti: non a caso il Gatto con gli stivali è entrato di diritto nella storia dell’animazione.
Ma ciò che colpisce di questo secondo, bellissimo capitolo della saga dell’orco verde è il fatto che, rispetto al primo capitolo, si va al di là della parodia e rivisitazione in chiave ironica e scorretta delle celeberrime favole. Non è un caso che Far Far Away abbia la scritta come quella di Hollywood, e che ci sia anche una passerella per entrare al castello che tanto richiama quella degli Oscar. E che le citazioni, che hanno un repertorio da Flashdance a Da qui all’eternità, siano una vera e propria presa in giro del mondo dello spettacolo hollywoodiano.
Ecco cosa sembrano dirci Shrek & co. in questo capitolo: se il cinema americano commerciale d’oggi arranca e non sorprende più, ci siamo noi a regalare divertimento e a salvare quel cinema. Forse, hanno più che ragione, perchè il film ha il ritmo del miglior musical e il divertimento della grande commedia.
Stasera, 21.10, Canale 5