Cineblog Consiglia: Ubriaco d’amore
Ubriaco d’amore (Punch-Drunk Love, USA, 2002) di Paul Thomas Anderson con Adam Sandler, Emily Watson, Philip Seymour HoffmanStasera, Venerdi 7 dicembre, Rete4 ore 23:20Barry Egan è un uomo solitario e al limite della follia. Vittima di sette sorelle (e in alcuni casi dei rispettivi mariti) ha problemi seri con le persone e soprattutto con le
Ubriaco d’amore (Punch-Drunk Love, USA, 2002) di Paul Thomas Anderson con Adam Sandler, Emily Watson, Philip Seymour Hoffman
Stasera, Venerdi 7 dicembre, Rete4 ore 23:20
Barry Egan è un uomo solitario e al limite della follia. Vittima di sette sorelle (e in alcuni casi dei rispettivi mariti) ha problemi seri con le persone e soprattutto con le donne. Ha una sua piccola azienda che vende stura lavandini dove passa la maggior parte della sua vita.
Ogni tanto le sorelle cercano di presentargli qualche amica… certo non è che gli facciano un granchè di pubblicità, lo vessano in ogni modo criticandolo alla minima stravaganza. Qualcosa sta per cambiare nella sua vita, e simbolo di questo cambiamento è un armonium che qualcuno ha lasciato per strada e che Barry porta nel suo ufficio.
Lo stesso giorno conosce una donna che sembra interessata a lui, mentre la sera ha inizio un incubo da cui sarà difficile uscire. Il titolo originale di “Ubriaco d’amore” è “Punch-Drunk Love”, che tradotto letteralmente significa “Amore suonato”.
Evito i commenti sul fuorviante titolo italiano che fa desumere che il film sia una banale commedia romantica. In realtà questa brillante opera di Paul Thomas Anderson, l’autore di “Boogie Nights” e Magnolia, è difficilmente classificabile.
Protagonista assoluto è Adam Sandler che riesce a dare al suo personaggio un’aria da psicotico pronto a scoppiare da un momento all’altro. Apparentemente calmo e sottomesso in realtà distrugge tutto quello che gli capita a tiro nei suoi scatti d’ira.
Tutto quello che gli accade sembra quasi il frutto della sua mente folle. Anche l’uso della fotografia (di Robert Elswit) esalta questo stato di perenne allucinazione: moltissime scene sono realizzate in controluce e la luminosità degli sfondi è spesso eccessiva e fastidiosa.
La colonna sonora (di Jon Brion) poi, particolarmente incisiva, contribuisce ad esaltare i momenti di maggior tensione. Sottotema principale della storia è senz’altro la funzione castrante della famiglia. Berry odia le sue sorelle e loro, probabilmente, odiano lui, sebbene si nascondano in un falso stato di preoccupazione costante nei suoi confronti.
Paul Thomas Anderson trasforma una banale storia d’amore in un film spiazzante, dalle scene folgoranti e popolato di personaggi eccentrici e cattivi. Tra gli altri protagonisti, Emily Watson, che interpreta Lena, la donna entrata non per caso nella vita di Berry, e Philip Seymour Hoffman, presenza costante nei film di Paul Thomas Anderson.
Una curiosità: il film è ispirato ad un fatto realmente accaduto. Paul Thomas Anderson ha letto infatti sul giornale la storia di un ingegnere che vinse milioni di miglia in viaggi aerei grazie ad una raccolta punti. E’ quello che tenta di fare anche Berry in “Ubriaco d’amore”, sebbene (almeno all’inizio della storia) non abbia mai preso un aereo in vita sua.
Paul Thomas Anderson ha vinto con questo imperdibile film il premio per la miglior Regia al Festival di Cannes del 2002.