Clamoroso Skyfall: torna in vetta al box office Usa – disastro Muccino con Quello che so dell’Amore
Weekend povero per il box office Usa, con Skyfall di nuovo in testa, e il nostro Muccino disastroso
Un mese dopo l’uscita in sala, Skyfall torna in testa al box office Usa. Un ritorno che ha del clamoroso, ed è figlio del povero fine settimana vissuto in America. All’ultimo Bond sono infatti bastati 11 milioni di dollari per far sua la vetta. La tenuta risulta comunque straordinaria, tanto dall’aver aggiornato il proprio totale, arrivato ai 261,620,080 dollari. Worldwide siamo a quota 918. Il miglior risultato di sempre per un film Sony, inflazione esclusa. Medaglia di argento per un’altra vecchia conoscenza, fino ad oggi tutt’altro che soddisfatta dall’andamento in sala.
Parliamo de Le 5 Leggende. -21% sugli incassi per il cartoon Dreamworks e poco meno di 11 milioni di dollari, per un totale arrivato ai 62 milioni (119 worldwide). Ne è costato poco più del doppio, e dovrà far furore all’estero per non tramutarsi in una delusione. Inattesa, vista l’eccelsa qualità che contraddistingue la pellicola. Resiste così sul podio The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, arrivato ai 268,734,764 dollari e diventato il capitolo dai maggiori incassi nella storia del franchise. Abbattuti i 712 milioni di dollari raccolti da Breaking Dawn Parte 1 (752 per la precisione), ma il sogno del miliardo, cullato fino ad un anno fa, rimarrà per l’appunto un sogno.
Chi si avvicina ai 100 milioni di dollari casalinghi, ancora una volta, è Steven Spielberg, che con il suo Lincoln ha davvero sorpreso (97,335,634 $ per la precisione), mentre Vita di Pi arriva ai 61 (121 in tutto il mondo), dopo esserne costati 120. Anche in casa Ang Lee bisognerà ‘volare’ tra i mercati esteri, per far recuperare l’ingente budget alla Fox. Sesta posizione per la prima new entry forte del fine settimana. Ovvero Playing For Keeps. Lanciata in quasi 3000 copie, la commedia romantica firmata Gabriele Muccino non è stata solo distrutta dalla critica, ma anche snobbata o quasi in sala. 6 milioni di dollari raccolti in 3 giorni, con una media per sala di 2,115 dollari. The Pursuit of Happyness esordì con 26 milioni, per poi chiudere a quota 163 milioni, mentre Sette Anime partì con 15 milioni, per poi chiudere a quota 70. Costato tra i 30 e i 40 milioni, Quello che so dell’Amore potrebbe tranquillamente arenarsi tra i 15 e i 20 milioni. Un inatteso e cocente stop per il nostro regista.
Sono invece 164,447,566 i dollari incassati fino ad oggi da Ralph Spaccatutto, con Red Dawn arrivato ai 37, Flight agli 86 e Killing Them Softly ai 12 (30 worldwide). Costato 15 milioni, il film di Andrew Dominik, con Brad Pitt protagonista e la Weinstein Company alle spalle, negli States ha innegabilmente deluso. Ancora con solo 371 copie a disposizione, sono 14 i milioni di dollari incassati da Silver Linings Playbook, mentre Anna Karenina (422 copie) arriva ai 6,596,094 $ e Hitchcock (183 copie) ai 1,674,126 dollari. Hyde Park on Hudson, uscito in appena 4 sale, ha infine raccolto 83,300 dollari in 72 ore.
Weekend per certi versi storico il prossimo, grazie al ritorno della Terra di Mezzo firmata Peter Jackson con Lo Hobbit. 4000 copie per la pellicola Warner, in 3D e ‘costretta’ a far meglio dei 3 capitoli legati al Signore degli Anelli. Il primo, uscito nel 2001, incassò 47,211,490 dollari all’esordio; il secondo 62,007,528; il terzo 72,629,713 dollari. Grazie al sovrapprezzo 3D, riuscirà il primo Hobbit a stracciare i ‘vecchi’ primati?