Cloro: il trailer del film di Lamberto Sanfelice
Cloro: la storia di Jenny, che sogna di diventare una nuotatrice di nuoto sincronizzato
Uscirà il 12 marzo nelle nostre sale il film drammatico “Cloro”, diretto da Lamberto Sanfelice e interpretato da Sara Serraiocco, Piera Degli Esposti, Giorgio Colangeli, Ivan Franek, Anatol Sassi, Andrea Vergoni, Chiara Romano, Pina Bellano, Anna Preda Anisoara, Sofia Ranalli, Maria Antonietta Bafile. Qui sopra trovate il trailer ufficiale, qui sotto la trama ufficiale e più sotto le foto, una clip e le note di regia.
Jenny ha diciassette anni e sogna di diventare una nuotatrice di nuoto sincronizzato. La sua vita di adolescente a Ostia, sul litorale romano, è sconvolta da un tragico evento e la ragazza è costretta a trasferirsi in un piccolo paese in montagna, con il padre malato e il fratellino di nove anni. Si sistemano in una vecchia baita di montagna accanto a un hotel, dove Jenny inizia a lavorare come cameriera. Non rassegnandosi alla nuova situazione, promette a se stessa e all’amica Flavia che tornerà a Ostia, per riprendere le gare di sincro. La piscina dell’albergo diventa il luogo segreto dei suoi allenamenti.
Cloro: dal Sundance a Berlino 2015 con Rai Cinema
Rai Cinema è pronta a portare al 65° Festival Internazionale di Berlino la Vergine giurata di Laura Bispuri interpretato da Alba Rorhrwacher, unico film italiano in gara per l’Orso d’Oro, la voce dei soldati della Prima Guerra Mondiale con Torneranno i prati di Ermanno Olmi, presentato nella sezione Berlinale Special e Cloro di Lamberto Sanfelice, presentato nella sezione Generation.
Cloro, selezionato per le IFM sceneggiatura Workshops (programma MEDIA), è il film di esordio di Lamberto Sanfelice, in concorso nella sezione World Cinema Dramatic Competition del Sundance Film Festival (dal 22 gennaio al 1° febbraio 2015).?
Il film sceneggiato da Sanfelice con Elisa Amoruso, è prodotto da Ginevra Elkann e Damiano Ticconi per Ang Film e Asmara Films, con il sostegno di MiBAC-DGC, in collaborazione con Rai Cinema, in associazione con Banca del Fucino.
Una storia ambientata nel mondo del nuoto sincronizzato che riflette sul senso del destino, interpretata dalla giovane Sara Serraiocco (notata in ‘Salvo’ e in ‘Francesco’ di Liliana Cavani), affiancata da Anatol Sassi, Ivan Franek, Piera Degli Esposti, Giorgio Colangeli e Andrea Vergoni.
Jenny ha diciassette anni e sogna di diventare una nuotatrice di nuoto sincronizzato. La sua vita di adolescente a Ostia, sul litorale romano, è sconvolta da un tragico evento e la ragazza è costretta a trasferirsi in un piccolo paese in montagna, con il padre malato e il fratellino di nove anni. Si sistemano in una vecchia baita di montagna accanto a un hotel, dove Jenny inizia a lavorare come cameriera. Non rassegnandosi alla nuova situazione, promette a se stessa e all’amica Flavia che tornerà a Ostia, per riprendere le gare di nuoto sincronizato. La piscina dell’albergo diventa il luogo segreto dei suoi allenamenti.
Note di Regia
Un inverno di qualche anno fa ho visto una ragazza che mi sembrava troppo giovane per essere una madre, trascinare un bambino per il colletto della giacca verso la fermata dell’autobus. Il bambino si dimenava scalciando nel vuoto mentre urlava a squarciagola tutta la sua rabbia. Solo qualche frammento di vita, non saprò mai cosa è successo prima né quello che succederà a quei due. Questa scena si svolgeva in una stazione sciistica, proprio sotto la partenza della teleferica. Perché non hanno gli scarponi ai piedi o gli sci in mano? Sul momento fu il mio unico pensiero.
Dalla necessità di capire quella scena nasce Jenny. Una ragazza cresciuta in piscina che sogna di diventare una campionessa di nuoto sincronizzato. Quando però gli avvenimenti sconvolgono il destino della sua famiglia, Jenny si deve fare carico di un fratellino ancora piccolo e del padre malato. A quel punto i sogni da adolescente entrano in conflitto con le responsabilità di una precoce vita da adulta.
I luoghi della storia disegnano una sorta di geografia sociale e sono strettamente collegati al percorso della famiglia di Jenny. Arrivano da Ostia, la spiaggia di Roma, luogo deputato alle vacanze, al piacere. Si ritrovano poi catapultati in montagna, circondati da neve.
Non una stazione sciistica alla moda, ma un picco desolato nell’Appennino, nel mezzo dell’Abruzzo. Sono senza soldi eppure fanno il percorso inverso rispetto alle migrazioni del ‘900, spesso partite dall’Abruzzo in cerca di una vita migliore. La distanza fra Ostia e Passo San Leonardo rende questi luoghi scollegati tra loro, due dimensioni spaziali: il posto del presente, quello dove ci si trova, e il posto dove si vorrebbe essere, sono alla base della dicotomia sogno-realtà di Jenny.
In questa cornice prendiamo in prestito gli occhi di Jenny per vagare nella sua nuova vita. La scuola abbandonata per un lavoro. Un padre malato che non cela dietro ad uno sguardo sfuggente una voglia di vivere che non ha più. Un fratello più piccolo di cui occuparsi. Una piscina usata di nascosto per alimentare il suo sogno. Un uomo che la capisce meglio di quanto lei stessa creda. In mezzo a tutto questo alla fine ci accorgiamo che la riflessione è un’altra, che la storia mette in luce il rapporto di Jenny con il fratello. Fratello dal quale Jenny sembra prima voler sfuggire, ma che si rivela l’affetto primario attraverso il quale la ragazza completa la sua crescita di donna.
Cloro vuole anche essere una riflessione sul senso del destino. Sul fatto che basta un leggero colpo di vento per dare il via ad una serie di conseguenze che spazzano le nostre sicurezze forzandoci ad adattarci a una nuova realtà, a prospettive diverse o anche al perderle del tutto.
Per questo quando Jenny sente che le stanno sfilando via il suo sogno e che si ritrova a vivere la vita di un’altra, lei non ci sta. Sembra volersi riprendere ciò che le è stato tolto, ma forse più semplicemente si ribella alla perdita della sua adolescenza. Di quella gioventù le rimarrà sulla pelle l’odore del cloro, l’odore dei suoi sogni.
Foto | Sundance Film Festival