Come buttare 10 euro in 3D
La 3D Mania è ormai esplosa in tutto il mondo. Ad Hollywood non si realizza più nulla se non in 3D, con le major pronte a brindare dinanzi al ‘nuovo che avanza’. Anche l’Italia, con molta lentezza, sta iniziando a conoscerlo, con sempre più sale attrezzate per il suo utilizzo. Negli ultimi mesi abbiamo assistito
La 3D Mania è ormai esplosa in tutto il mondo. Ad Hollywood non si realizza più nulla se non in 3D, con le major pronte a brindare dinanzi al ‘nuovo che avanza’. Anche l’Italia, con molta lentezza, sta iniziando a conoscerlo, con sempre più sale attrezzate per il suo utilizzo. Negli ultimi mesi abbiamo assistito al boom di Viaggio al centro della Terra in 3D, al discreto risultato di Mostri contro Alieni, e proprio in questi ultimi 10 giorni all’exploit di San Valentino di Sangue in 3D.
Annunciato come il ‘primo horror in 3D’, il film ha sbancato i botteghini di mezzo mondo, confermandosi anche nel nostro paese. Tanta era la curiosità nel vedere un horror in 3D, con schizzi di sangue e picconate pronte ad arrivarti in faccia, tanto da convincere centinaia di migliaia di spettatori a pagare quei 2 euro in più che pesano sul ticket di un film in 3D. Non più 7 euro e 50, ma 9 euro e 50. D’altronde, così ci hanno spiegato da Hollywood, l’esperienza che vivrete con la nuova tecnologia vi ripagherà di quei 2 euro.
Ma sarà davvero così? Allora come mai il sottoscritto si è letteralmente sentito ‘truffato’, ieri sera, all’uscita dalla sala che aveva appena proiettato l’osceno San Valentino di Sangue in 3D? L’impressione generale è che i più furbi sì stiano si arricchendo, con film pessimi trasformanti in successo grazie alla ‘novità’, minando però il futuro stesso della tecnologia. D’altronde diciamocelo… siamo così sicuri che passata la curiosità del momento, e constatata la palese bufala, saremo tutto disposti a spendere quei famosi 2 euro in più sul prezzo finale del biglietto per un qualcosa che stufa dopo nemmeno 10 minuti?
Il “caso” di San Valentino di Sangue in 3D, a mio avviso, è assolutamente pertinente e perfetto. Remake di uno slasher movie degli anni 80, il film sarebbe passato inosservato al mondo intero, se non avesse puntato tutto, ma proprio tutto, sull’utilizzo del 3D. Peccato che il 3D utilizzato sia scadente, banale, ripetitivo, con punte di pistole, fucili e piccone pronte ad uscire dallo schermo 1, 10, 100, 1000 volte. Alla prima occasione sorridi divertito, alla seconda ti ripeti perchè quasi obbligato, alla 50° non ci fai più caso e passi alla fase sbadiglio.
Imbarazzante per la regia, per gli attori, per i dialoghi e con quello che a mio avviso risulta essere uno dei doppiaggi peggiori della storia del cinema moderno (roba da Prophilax… con tutto il rispetto per i Prophilax!), San Valentino di Sangue in 3D sta sì sbancando il botteghino italiano, ma al tempo stesso sta anche prendendo a picconate i prossimi film in 3D in arrivo nei nostri cinema. Film che magari costruiranno 3D molto più originali, complessi ed affascinanti, ma rovinati dai titoli, come questo, che l’hanno preceduti. Della serie “mi hanno fregato una volta, col cavolo che ci casco anche la seconda!“.
Il sottoscritto continua così ad essere molto scettico nei confronti di questa ‘novità’. Se sfruttata a dovere, che sia pure la benvenuta. Se invece nasce solo per spillarci 2 euro in più dal portafoglio che la smetta pure, perchè ci si casca una volta, al massimo due, ma alla terza vado in pizzeria, non al cinema.